I primi colleghi

Le giornate piovose oramai non si contano più, le nubi seguono i nostri spostamenti, come a volerci oscurare i lineamenti e i colori della rocciosa costa croata, che nonostante il meteo lascia intuire ciò che il suo rinomato mare sa regalare. Le lapidi dei motociclisti caduti lungo le strade sono così numerose da rendere l'idea che ogni anno si consumano delle stragi.. Riprendiamo l'Eurovelo 8 che abbiamo abbandonato dopo Rijeka per seguire la costa croata, per avere forse anche più chances di trovare altri ciclisti lungo la strada, ma sia per il meteo che per la stagione, non confidiamo molto nell'incontro. Fissata la notte in un appartamento per asciugare ciò che la pioggia i giorni scorsi ci ha bagnato, continuiamo la marcia verso sud, per scappare alla morsa dell'inverno, o comunque ritardarla. La tappa di oggi è Sibenik, piccola città affacciata sull'adriatico, conosciuta soprattutto nel periodo estivo come punto di ritrovo per le vacanze. La via per raggiungerla ci fa passare zone della Croazia molto devastate, paesi abbandonati, cantieri non finiti..
Quando però all'improvviso, oramai a pochi kilometri dalla meta, durante una piccola sosta a bordo strada, scorgiamo un piccolo gruppo di cicloturisti, tre per l'esattezza, che sorpresi quanto noi si fermano per fare due chiacchiere. Reciprocamente sorpresi dell'incontro, decidiamo di trascorrere la notte insieme condividendo l'appartamento, in modo così da poter parlare e godere di un tetto sulla testa.Read more