The Land of Ice & Fire

December 2019 - January 2020
A 7-day adventure by Pietro & Sara
  • 23footprints
  • 2countries
  • 7days
  • 133photos
  • 2videos
  • 3.1kkilometers
  • 2.1kkilometers
  • Day 1

    Copenhagen

    December 27, 2019 in Denmark ⋅ ☁️ 1 °C

    Benvenuti cari lettori!
    Questo album inizierà con Copenaghen, semplicemente perché a nessuno interessa una foto di Milano Malpensa, o peggio ancora di noi che ci svegliamo poco prima di quando i Vampiri vanno a dormire, per partire da S. Giorgio. Comunque, caricato il necessario in valigia e in macchina, fatte due carezzine a Pongo prima della pisciatina e riempita Sara di antibiotici (si, si è ammalata il giorno prima), arriviamo all'aeroporto di Malpensa dopo la bellezza di 2 ore e 40 fottuti minuti. Parcheggiamo, facciamo il check in e partiamo verso Copenaghen (lo scalo). Arrivati, ci tocca una attesa di 5 ore circa, che decidiamo di sfruttare con un giro veloce nel centro città. E' un giro veloce, quindi riusciamo a vedere poche cose (vedi foto). Scopriamo che è la città dei lego, che la metrò costa un casino, che ti restituiscono soldi se riconsegni le bottiglie di plastica dove le hai comprate, che c'è una versione Danese dei Navigli e che fa un freddo cane; ma mai come a S. Giorgio. Ps. Ribadirò questo concetto durante tutto il viaggio. Finito il giro, si torna all'aeroporto, check in, e si parte per la Terra del Ghiaccio e del Fuoco.Read more

  • Day 1

    Reykjavik: arrival

    December 27, 2019 in Iceland ⋅ ⛅ 4 °C

    Reykjavik è la capitale del Paese nonché la sua città più grande. Tutta l'Islanda conta più o meno 300.000 abitanti, compresi Elfi, Gnomi e Troll.
    Per intenderci, Bologna ne conta attualmente (secondo Wiki) più o meno 390.000 compresi i Bolognesi.
    Il primo "giorno" è stato interessante, perché effettivamente siamo arrivati in città che era già passata la mezzanotte (ora locale). La città era immersa nel buio, ma ben illuminata grazie all'energia geotermica che l'intera isola sfrutta, senza temere bollette da salasso.
    L'immagine che potete vedere allegata però, non è Reykjavik di notte, ma bensì di giorno, per la precisione ore 9 am. (perché siamo international).
    La foto è stata scattata presso un centro che si occupa di aurore boreali e dove, oltre a spiegarci come nascono e come in ogni paese del mondo vengono percepite, ci hanno spiegato come impostare la macchina fotografica per riuscire a fotografarne una. Nell'ipotetico caso in cui ne avessimo vista una!
    Eh si! Perché il problema è proprio questo. Anche se siamo andati in inverno, dove la probabilità di vedere aurore boreali è molto più alta, non è scontato riuscire a scorgerle, poiché dipende dal clima e dall'attività solare.
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  • Day 2

    Lava center

    December 28, 2019 in Iceland ⋅ 🌧 2 °C

    Ore 11.30 am. Guarda ad Est!
    Devo ammettere che quando ho visto quest'alba mi sono commosso: il Sole già mi mancava. E' assolutamente vero quando si dice che si comprende l'importanza di una cosa quando la si perde...
    Avevo appena cambiato il cinturino blue dell'orologio con un cinturino yellow (perché siamo international), quando ho visto che il Sole timidamente si affacciava e i suoi raggi irradiavano il mio viso dormiente e sono stato travolto da un'inaspettata energia. Anche perché già faceva un freddo fottuto; ma mai come a S. Giorgio... nella bassa.
    Il Lava Centre è un museo sul magma, sui vulcani e sulla loro origine geologica. In Islanda ce ne sono più di 100. Per questo motivo, il simbolo vero e proprio dell'Islanda dovrebbe essere, secondo me, il vulcano, perché è una costante, sia in inverno che in estate. Se gli tira il culo rutta, sputa e vomita cambiando l'ecosistema e la geografia del territorio.
    La guida, che sia chiama come me (all'Islandese), ci ha spiegato che ogni abitante dell'Islanda, tranne Elfi, Gnomi e Troll, ha un'assicurazione per i disastri naturali, compresi i vulcani.
    Nel museo, è possibile vedere diversi video sui vulcani e sulle conseguenze delle eruzioni, in particolare quella più recente, del vulcano di cui riporto il nome: suifhsifuhwipufhwfòlkuasfjwoifjwifhjoifjw (nome finto) che ha fermato per molto tempo i voli da e verso l'isola.
    Sara (qui ammetto che era molto presa da tutte queste cose geologiche) penso che si stesse immaginando con la sua classe, mentre uno dei suoi alunni ascoltando diligentemente la spiegazione e ammirando tutti questi modelli in diverse scale, video, video interattivi le chiedeva: Prof. ma a che ora si pranza?
    Museo interessante comunque. Penso sia una tappa fissa per chi vuole avere qualche info in più su chi comanda veramente qui!
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  • Day 2

    Seljalandsfoss&Skogafoss

    December 28, 2019 in Iceland ⋅ ☀️ 6 °C

    Dopo il museo ci siamo spostati verso due bellissime cascate: Seljalandsfoss & Skogafoss (nomi veri).
    Qui è dove le immagini iniziano a parlare da sé. Cosa posso aggiungere…. vediamo: per capire bisogna vedere. Trovarsi li e accogliere la natura con i propri sensi.
    Parliamo di una terra unica dove il ghiaccio scricchiola sotto i piedi, l'acqua è gelida, il sottosuolo ribolle, e tutto questo in pochi chilometri quadrati.
    E' vero, è una cascata e ce ne sono a bizzeffe in giro per il mondo, ma non credo che tutte siano patrimonio dell'UNESCO.
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  • Day 2

    Reynisfjara beach

    December 28, 2019 in Iceland ⋅ 🌧 6 °C

    Are you Odin?
    Reynisfjara beach, conosciuta come black beach, o come ciò che ha ispirato la spiaggia di death stranding per i nerd, è stata per me il posto più mistico.
    Tutto, compresi i colori, richiamavano quello che può esserci di vichingo in questo viaggio. Non ho visto Troll in giro, ma se fossero giunti credo sarei entrato in ira Barbarica.
    C'erano addirittura cartelli che dicevano: soifhjsfkkuihwijhfewoiefujowijfoiwjefwio. Tradotto: non vi avvicinatevi alla riva perché le onde vi portano via e so cazzi vostri!
    Io mi sono avvicinato, perché sono un impavido, ma non troppo, perché non sono scemo. Quel giusto per dire: mi bagno i piedini (omaggio ad un'amica).
    Volevo sentire il mare con le mie mani, un mare diverso, selvaggio rispetto a quello da cui provengo. L'ho sentito e mi è piaciuto molto. Non mi sono sentito minuscolo di fronte alla natura, come molti dicono, mi sono sentito rispettoso e parte di essa.
    I colori sono quelli che vedete in foto, senza filtri. Non aggiungo altro.
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  • Day 2

    Chocolate time

    December 28, 2019 in Iceland ⋅ 🌧 2 °C

    Dopo una dura "giornata" di viaggio, giungiamo in hotel: ci riposiamo, ceniamo e poi la Guida si avvicina al nostro tavolo e ci dice che dobbiamo prepararci per la prima escursione notturna a caccia dell'Aurora.
    Non avevo capito che quello era il motivo di una cena a dir poco scarsa, però ora trovavo una giustificazione più plausibile: volevano tenerci leggeri per la camminata. Non è vero, ma mi piace pensarlo!
    Il giro è stato piacevole, un'oretta di scarpinata nelle buie e selvagge terre Islandesi, ma purtroppo niente Aurora a questo giro.
    In compenso, al ritorno ci aspettava una cioccolata calda.. ;P
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  • Day 3

    Vatnajokull National Park - jokulsarlon

    December 29, 2019 in Iceland ⋅ 🌧 0 °C

    Il ghiaccio come non l'avete mai visto!
    Il Parco nazionale del Vatnajökull copre parte del sud-est dell'Islanda, inclusi fra tutti il Vatnajökull, la più grande calotta di ghiaccio in questo paese e una delle più grandi di Europa, così come le zone circostanti come l'Askja a nord.
    Ghiaccio ovunque, a perdita d'occhio. Erano enormi blocchi di ghiaccio di un azzzurro intenso e accecante, galleggiavano sull'acqua come se niente fosse, come divi in attesa dell'ennesimo scatto. D'altronde eravamo noi gli ospiti li.
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  • Day 3

    Diamond beach

    December 29, 2019 in Iceland ⋅ 🌧 3 °C

    La spiaggia di diamanti!
    Nel sud est dell’Islanda, in prossimità della laguna glaciale, si trova la spiaggia di diamanti, uno tra i più suggestivi spettacoli naturali dell’isola.
    Il nome deriva dalla grande quantità di blocchi di ghiaccio di varie dimensioni che si trovano disseminati sulla spiaggia. La sabbia nera, di origine vulcanica, grazie alla sua caratteristica colorazione scura contribuisce ad accentuare il contrasto con i blocchi ghiaccio enfatizzandone colori e riflessi, facendoli apparire agli occhi dei visitatori come una distesa di tante scintillanti pietre preziose. Fonte: esterna.
    Vedere dei blocchi di ghiaccio così grandi e maestosi, poggiati su una spiaggia nerissima ha il suo fascino.
    Il contrasto di colori, inoltre, era davvero stupendo.
    Il ghiaccio, puro e antico, assumeva varie gradazioni di azzurro cristallino, adagiandosi su granelli di lava solidificata...Incredibile!!
    Devo dire però che in questo splendido luogo c'era un'altra cosa che saltava all'occhio: i temerari che si facevano le foto con abiti da matrimonio o vestiti in cosplay da Frozen.
    Ci hanno spiegato che questo luogo è molto famoso per le foto di matrimonio e che ci sono molti influencer che usano questa location per le loro istafoto.
    Che devo dire, li capisco, ma ammetto che mi facevano ridere quando si toglievano strati di cappotti per fare foto veloci di 20 secondi prima di rischiare il congelamento XD.
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  • Day 3

    Skaftafell

    December 29, 2019 in Iceland ⋅ 🌧 2 °C

    Il Parco Nazionale di Skaftafell, forse il più rinomato d’Islanda, si trova nella regione di sud – est, e si estende tra la parte meridionale del ghiacciaio Vatnajökull (nome vero), il più grande dell’isola e d’Europa, e l’Oceano Atlantico. In particolare il comprensorio del parco comprende la lingua glaciale dello Skeiðarárjökull (nome vero), appendice del Vatnajökull (nome vero), e i pendii sottostanti. Fonte: wiki.
    Una piccola aggiunta di Sara:
    Un mare ghiacciato di colore azzurro intenso che si estende a perdita d'occhio, uno spettacolo unico e magnifico!
    La prorompente forza della natura che caratterizza l'intera Islanda non finirà mai di stupirmi e affascinarmi… ci rivedremo presto!
    Come sempre abbiamo approfittato dei nostri compagni di viaggio Matteo e Lara per le foto :)
    Questo luogo è famoso sia perché si può ammirare l'enorme ghiacciaio, sia perché sede di molte location di serie Tv, come Game of Thrones.
    Ps. In questa parte del viaggio, Io e Sara abbiamo costatato con amarezza che le nostre giacche non erano fatte per durare ore sotto la pioggerella gelata.
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  • Day 3

    Northern lights

    December 29, 2019 in Iceland ⋅ 🌙 2 °C

    Aurorina Boreale!
    "A tutti è dovuto il Mattino, ad alcuni la Notte. A solo pochi eletti la luce dell'Aurora."
    Emily Dickinson, Poesie, 1850/86
    Dopo DUE ore di scarpinata, dove solo i più audaci hanno raggiunto la meta, giungiamo a aoifhsfihfhwefhjwoeifjwoi (nome finto).
    Premessa:
    Prima di partire, la Guida, ci ha riferito che non era sicuro che avremmo visto l'Aurora. A guidare la nostra motivazione era quindi solo il desiderio di avere una chance.
    Ecco perché quando siamo arrivati in cima (tra il freddo, il vento imperioso e la notte buia) e abbiamo visto un "bagliore bianco nel cielo" abbiamo esultato!
    Finalmente l'aurora boreale, generata dal vento solare che impatta sul nostro campo magnetico ma che, secondo gli islandesi, non è causata da altro se non lo sfolgorio delle armature della valchirie che cavalcano nei cieli.
    Molti hanno esultato per la felicità, io per la felicità di chi era felice, ma sopratutto perché: Audentes fortuna iuvat!
    Torneremo sicuramente. Suppongo che l'Aurora abbia voluto metterci alla prova. La prendo come un primo appuntamento.
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