The Land of Ice & Fire

December 2019 - January 2020
A 7-day adventure by Pietro & Sara Read more
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  • Day 4

    Hekla&Eyjafjallajokull

    December 30, 2019 in Iceland ⋅ ⛅ 2 °C

    Per gli amici Hekla.
    "Né potea conservare quella tranquillità della vita alla quale erano rivolti i miei pensieri: perché le tempeste spaventevoli di mare e di terra e ruggiti spaventevoli del monte Ecla [...] non intermettevano mai di turbarmi."
    (Giacomo Leopardi, Dialogo della Natura e di un Islandese, dalle Operette morali)
    L'Hekla, è un vulcano situato nel sud ovest dell'Islanda, alto 1491 m. È il vulcano più noto d'Islanda; nel Medioevo era ritenuto la porta dell'inferno.
    Si trova al centro della frattura che da sud ovest a nord est segna l'Islanda ed è molto attivo: nell'ultimo millennio sono state censite una ventina di eruzioni, dalla prima rilevata nel 1104 alle più recenti (1980, 1991 e 2000). Il suo nome significa "incappucciato" e deriva dal fatto che la cima del vulcano è quasi sempre coperta da nubi. Fonte: wiki.
    Oltre ai bellissimi soggetti (noi), voglio attirare la vostra attenzione su due foto in particolare.
    1. Quella dell'alba e suo padre sole: che dire... lode al sole!
    2. La mia potenza. A volte non controllo la mia forza ed il ghiaccio non può nulla contro il mio pugno.
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  • Day 4

    Grindavik&Hvergadi

    December 30, 2019 in Iceland ⋅ ⛅ 3 °C

    Serre, citazioni e Troll
    Partiamo dalle Serre di Hvergadi: in Islanda l'agricoltura è in perenne lotta contro madre natura, quindi se volete delle mele (per esempio) dovete coltivarle in serra, alimentate dall'energia geotermica, come gran parte delle terre islandesi.
    Citazioni: La foto che ritrae me, è un omaggio al "Viandante sul mare di nebbia". Dipinto di Caspar David Friedrich. Si sono colto e lo faccio notare!
    La foto è stata effettuata nei pressi di una antica città di pescatori, Grindavik.
    L'attività ittica si è spostata nelle vicinanza del più moderno porto e attualmente sono rimasti solo alcuni ruderi, qualche casa di campagna e rocce cosparse da muschio, dove si pensa risiedano le tane dei Troll.
    Si dice infatti che le Huldufolk (gente nascosta), cioè folletti, elfi, gnomi e troll si nascondano negli anfratti delle rocce e sotto i cespugli
    Il suolo Islandese è simile a quello lunare, lo sapevate? Io l'ho scoperto con Donna Avventura.
    Le prove del primo allunaggio furono fatte qui, e i primi tentativi di contatti con forme aliene furono prima testati con i Troll Islandesi.
    Le loro tane nascono tra le rocce ed i loro tetti sono fatti di muschio. Le tane sono molto belle da vedere, ma la maggior parte di esse sono protette dalla LEGGE signori.
    Se le calpesti per sbaglio, un Troll ti pesta e poi un Islandese ti aresta.
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  • Day 4

    Blue Lagoon

    December 30, 2019 in Iceland ⋅ ⛅ 3 °C

    Relax!
    La Laguna Blu è un'area geotermale con piscina termale che rappresenta una delle attrazioni turistiche più visitate dell'Islanda.
    La laguna è alimentata dalla produzione di acqua del vicino impianto geotermico di Svartsengi (nome vero). Le acque vengono dunque incanalate nel sottosuolo, nei pressi di un deposito di lava fluida, e fatte scorrere per attivare delle turbine che trasformano i vortici in elettricità. L'acqua raggiunge una temperatura di 37-39 °C.
    Il colore azzurrino delle acque della Laguna, in particolare, è dovuto alla presenza di silice, calcare, zolfo e alghe verdi-azzurre. Fonte: esterna.
    Hanno senso queste terme? Se ti fai il mazzo avanti e indietro per l'Islanda, con ossa e articolazioni che chiedono venia, direi proprio di si.
    Lasciamo perdere i fanghi, le fig e i fig, che girano per le terme.
    Lasciamo perdere che puoi bere alcolici in acqua.
    Lasciamo perdere che sei in un'area termale naturale di tantissimi anni.
    Lasciamo perdere che la nebbia è ovunque è aggiunge un alone mistico.
    Lasciamo perdere che puoi cospargerti la faccia di fango, simulando un cosa che per gli uomini può essere denigrante, ma qui lo faccio perché è cool!
    Io sono contento di esserci stato, perché è stato rilassante oltremodo e la compagnia era top (grazie delle chiacchiere Matteo, Lara, Haila, Marlo!)
    Come dicono da Roma in Giù: Ce stà!
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  • Day 4

    Rejkyavik by night

    December 30, 2019 in Iceland ⋅ 🌧 3 °C

    A Rejkyavik c'è il più grande museo di falli: coincidenze?
    La Hallgrímskirkja (in italiano: chiesa di Hallgrímur) è un luogo di culto luterano di Reykjavík, la capitale dell'Islanda. Con i suoi 74,5 metri è la quinta struttura architettonica più alta d'Islanda. Fonte: wiki.
    Chiesa spartana, priva di fronzoli, ad eccezione dell'organo costituito da oltre 5200 canne!. Ti danno la possibilità di salire in cima e ammirare un bel panorama della città. La sua forma si ispira ai paesaggi islandesi, in particolare i basalti colonnari,
    Questa per noi è stata la prima cena fuori, in un locale che si chiama Loki, dove ho assaggiato lo squalo (grazie Matteo)...ma mai più!
    Il resto molto buono: io ho preso il piatto del giorno e non mi ha deluso.
    Una bella serata Italiana con cucina Islandese.
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  • Day 5

    Rejkyavik

    December 31, 2019 in Iceland ⋅ 🌧 6 °C

    E finalmente arriviamo a Rejkyavik! Per la seconda volta, ma a sto giro con più calma.
    Foto panoramiche della città scattate soprattutto da Sara che si è sguinzagliata come una fotoreporter per la città mentre io riposavo le articolazioni a letto.
    Per la cronaca: eravamo entrambi contenti, perché non c'è cosa migliore di una coppia libera che decide di comune accordo come spendere il proprio tempo, senza costringere l'altro a bestemmiare in Islandese.
    No, non è un frappuccino di Starbucks: tradimento!

    Foto: Solfar (famosa scultura che ricorda le navi vichinghe, situata sul lungomare), facciata del museo di arte contemporanea (trasformata in museo nel 200, inizialmente era un magazzino e ospitava gli uffici amministrativi portuali), porto antico con vecchie variopinte case di pesatori riadattate a ristoranti, interno di un negozio di fotografia, lago all'interno della città, una delle vie principali (Skolayordustigur), simil Frappuccino!
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  • Day 5

    New Year's Eve

    December 31, 2019 in Iceland ⋅ 🌧 4 °C

    Capodanno multiculturale.
    Fare un viaggio di questo tipo con guida inglese, significa rischiare (come me) di non capire tutto facilmente, se poi l'accento è Islandese... Fortunatamente però c'era la Prof!
    Cosa voglio dire con questa premessa: inizialmente ci sono stati dei contro, ma devo ammettere che quando arrivi con il pulman privato al mega hotel, nel mega attico con gente di tutto il mondo e solo 4 Italiani, capisci un paio cose, se non ti fai intimorite.
    1. Figata!
    2. Il vino è tuo alleato, sempre!
    3. Gli Italiani si vestono sempre meglio, punto.
    4. Quando scatta la canzone italiana (tipo "O sole mio") puoi importi sulla folla e strappare il microfono allo speaker, facendo capire al resto della sala che non esiste solo l'italiano medio, ma anche quello con il pollice e il mignolo alzato,
    se proprio proprio.
    4. In Italia si festeggia un'ora prima, quindi le chiamate tra parenti si fanno con calma e si riesce a sentire bene senza schiamazzi, botti, urla e sbiascichi da gomito alzato.

    La festa si è sviluppata in 3 Atti:
    Primo: cena con portate abbondanti e deliziose. Mangiato benissimo. Aggiunta di vini rigorosamente italiani; buonissimi.
    Secondo: torniamo sul pullman e raggiungiamo il falò, dove gli Islandesi e tutti i turisti presenti nella città, si sono riuniti intorno al fuoco per festeggiare.
    Terzo: ritorno all'Hotel. Ci viene servito il dolce, accompagnato da ottimo vino, spumante e....10, 9, 8 ,7, 6, 5, 4, 3, 2, 1 - Nuovo Anno!!! O, come dicono gli Islandesi, asoiufhiufhweufhwouhiefw (non sono sicuro qui, perché ero brillo).
    Infine si sono aperte del danze: chi mi conosce, sa.
    Il resto... un altro anno passato insieme a Sara. Un'altra tacca, un altro ricordo felice ;)
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  • Day 6

    Tingvellir

    January 1, 2020 in Iceland ⋅ ❄️ 0 °C

    Stavo per dire: "Che cavolo è sto posto....non lo ricordo!"
    Poi ho rimembrato!
    Questo luogo è molto importante perché si tratta della famosa dorsale oceanica che tutti gli ambientalisti, geologici o prof. di scienze nominano almeno una volta nella vita, per onorare madre natura: il grande architetto.
    In pratica, da quello che ho capito, funziona cosi: nelle foto possiamo vedere placche della crosta terrestre che, in tempi lunghissimi, si sono allontanate. Questo fenomeno è unico, perché di norma avviene negli abissi dell'oceano Atlantico, dove dimora il Kraken. In questo caso, invece, il fenomeno è visibile in superficie.
    In tutto il mondo, i posti dove ciò accade si contano sulle dita di una mano.
    Se ci penso attentamente è affascinante, ma per capire cosa vuol dire, bisogna essere li.
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  • Day 6

    Laugarvatn

    January 1, 2020 in Iceland ⋅ 🌧 2 °C

    Il pane e la pizza lasciateli agli Italiani!
    No, non è il solito stereotipo, è solo che in questo paese, dove sorge un piccolo lago bollente, cuociono il pane sottoterra con il calore geotermico che risale dalle profondità del terreno. Il cuoco è un Italiano, originario di Bologna, che è venuto a vivere in Islanda un anno fa.
    Ci troviamo a Laugarvatn, un piccolo paese di 200 abitanti nella regione sud-occidentale dell’Islanda chiamata Sudurland.
    Dopo aver letteralmente scavato ed estratto con una pala la pentola sigillata (tenuta in quello stato per 24 ore), la guida ci mostra questa prelibatezza, che ho sicuramente trovato negli Hotel dove siamo stati mentre facevo colazione, ma che ho divorato senza farmi troppe domande.
    Il sapore è leggermente dolce e l'usanza prevede che venga servito con burro salato spalmato sulla superficie.
    Not too bad! (perchè siamo international)
    Il lago è interessante, ma c'è di meglio. e se vuoi vedere l'acqua che bolle circondata dal ghiaccio... allora prosegui con la lettura.
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  • Day 6

    Geysir

    January 1, 2020 in Iceland ⋅ ❄️ 1 °C

    Geysir (noto anche come il Grande Geysir) è un geyser situato nella valle di Haukadalur (nome vero), in Islanda.
    E' ritenuto il più antico geyser conosciuto; la parola stessa "geyser" deriva da "Geysir", a sua volta derivato dal verbo islandese "gjósa" che significa "eruttare", "emettere a fiotti". Le sue eruzioni, talvolta irregolari, spingono fiotti di acqua bollente fino ad un'altezza di 60 metri. Nel 1845 raggiunse eccezionalmente un'altezza di 170 metri. Tra il 17 e il 20 giugno 2000, il Geysir raggiunse un'altezza di 122 metri; è considerato come il più alto fra i geyser in attività, anche fra quelli provvisori. Fonte: wiki.
    Il Geysir ed i suoi fratelli fanno un pò come vogliono: eruttano si, ma quando gli tira di farlo. Ergo, se vuoi vedere questo fenomeno, o vuoi filmarlo, ti devi armare di pazienza e aspettare con la macchina fotografica. Soprattutto se tua moglie vuole farsi la foto con lo spruzzo a tutti i costi.
    Ho fatto la fila e portato pazienza per molte cose nella mia giovane vita, ma mai per una spruzzata gigantesca; anche se meritava, lo ammetto!
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  • Day 6

    Iceland horses

    January 1, 2020 in Iceland ⋅ ☀️ 1 °C

    Questi poveri cavalli hanno avuto un'infanzia difficile da quel che mi è sembrato di intuire. Purtroppo quando la guida ha raccontato la loro storia non ho capito una mazza e mentre ci provavo, uno di loro voleva fare amicizia (vedi prima foto), quindi nisba.
    Entrambi amiamo la macchina fotografica, come si può intuire, e nella foto si può notare un fascio di luce (rarissimooo) che proprio in quel momento ci ha raggiunto, benedicendo il nostro incontro.
    Nota: sono le creature più tipiche dell'Islanda, se ne trovano a bizzeffe, ma si pensa siano stati importati.
    La guida si è raccomandata di non chiamarli pony (perché sono piccoli e tozzi) altrimenti si arrabbiano. Non l'ho fatto, ma solo perché non prendo in giro chi è diverso.
    Non intendo chiamarli cavalli e neanche pony, quindi dirò: cavallini bellini!
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