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- Day 7
- Thursday, February 20, 2025
- ☀️ 2 °C
- Altitude: 1,750 m
ItalyPasso di Costalunga46°24’14” N 11°36’30” E
GIORNO 6
February 20 in Italy ⋅ ☀️ 2 °C
Giovanni ormai è partito e nessuno lo può fermare, così lo portiamo a Carezza, il bellissimo e nemmeno troppo vasto comprensorio letteralmente dietro Moena, o meglio, dietro il monte che sovrasta la Fata delle Dolomiti. Partiamo alla solita ora e arriviamo alla solita pista, la Pra di Tori, una bella discesa nera avvolta dalla sua variante rossa. Suggerisco a Gio di fare proprio la seconda, data la pendenza della pista "ufficiale", ma, dopo il primissimo pezzettino, Gio non si lascia intimidire e quindi ci lanciamo - piano piano - sulla nera: un portento, il nostro Giovannino è un portento. Dopo questa iniziazione, la rifacciamo e poi, una volta ritrovati tutti, ci allunghiamo verso la parte centrale del comprensorio dove ci imbarchiamo sulla Paolina, una seggiovia a doppia fermata dove, se scendi alla prima, ti eviti un piccolo pezzetto nero in cima alla bellissima pista omonima. Ma oggi era decisamente da evitare: tutta la pista era ghiacciata, ad ogni curva si rischiava la caduta, sia in pendenza che non. Quando ce ne siamo accorti, però, era troppo tardi perché avevano già superato il bivio per continuare il giro e ci toccava rifarla. Mentre ci preparavamo a riaffrontare la pista, Marta propone di scendere alla fermata intermedia, perciò istruiamo Gio al quasi salto più scattante della sua vita - si, perché non è proprio sicurissima questa modalità -. Scesi tutti sani dalla seggiovia, raggiungiamo Ricki, che ci aspettava già da prima all'aggancio, per essere seguiti poi dagli altri. E si riparte verso le seggiovia a 6 Tschein che ci porta al nostro rifugio di fiducia, il Laurins Lounge, dove facciamo una pausa caffè fuori al sole e, quando finiamo di fare gli splendidi, scendiamo e arriviamo giù fino a Nova Levante, ultima tappa del nostro giro. L'ora di pranzo era alle porte e così torniamo indietro, ma troviamo un intoppo, o meglio Gio trova un intoppo: uno sci gli si stacca mentre era sull'unico skilift che devi prendere per forza se vuoi tornare indietro, perciò lui torna al casottino per risalire e io lo raggiungo per non farlo stare solo - rifacendolo 3 volte - e il resto di noi raggiunge i nonni e Robi alle macchine. Una volta superato l'ostacolo, arriviamo finalmente a meta per scoprire che il ristorante dove volevamo mangiare era chiuso - che delusione -, così ci togliamo l'attrezzatura e andiamo al Cafè Golf, un rifugio ai piedi della prima pista, vicino alle macchine, pranziamo e poi ci dirigiamo verso il Navalge: Gio ormai è uno sciatore provetto e ha bisogno di sci e scarponi più alla sua portata - anche perché per tutto il giorno ha avuto problemi con entrambi- e quindi aveva bisogno di cambiarli.Read more







