• Caterina Ulivelli
  • Melissa Ulivelli
  • Andrea Ulivelli
  • Barbara GU
  • Giovanni Protopapa

MOENA '25

A 10-day adventure by Caterina, Melissa, Andrea and 3 others Read more
  • Trip start
    February 14, 2025

    PARTENZA

    February 14 in Italy ⋅ 🌧 -1 °C

    E anche quest'anno la vacanza più attesa è arrivata. Dopo una nottata passata con l'ansia a causa del maltempo nel Portoferraiese, riusciamo a partire con la nave delle 09:30 e ci mettiamo immediatamente in marcia, ma, sulla Fi-Pi-Li (stranamente) troviamo traffico che ci tiene fermi, o quasi, per un'oretta buona. Appena siamo riusciti a liberarci e a prendere l'autostrada, tutta la famiglia Ulivelli si ferma per pranzare, mentre i Sammicheli sarebbero partiti di li a poco da Firenze e Il Bacigalupi era già per strada. Spuntino, bagno, caffè e sigaretta fatti, quindi possiamo ripartire. Nonostante non troviamo tanto traffico, ci mettiamo più del solito per arrivare a destinazione a causa della forte pioggia che abbiamo trovato sulla "Direttissima" - A1, infatti, alle 18:30, finalmente, tagliamo la linea del traguardo, ma, prima di tutto, bisogna prendere sci per tutti, scarponi a noleggio per il novellino e scarponi nuovi per la sottoscritta e, una volta concluso l'affare, ci dirigiamo verso l'albergo e così possiamo decretare l'effettivo arrivo e inizio della vacanza.Read more

  • GIORNO 1

    February 15 in Italy ⋅ ☀️ -6 °C

    Tutti pronti? Si comincia! Sveglia alle 07:00, colazione alle 07:30 e massimo alle 08:15 fuori, che dovevamo ritirare gli skipass e Gio aveva la sua primissima lezione di sci con la maestra Desiree alle 09:00 sul Lusia (rigorosamente). Una volta saliti e lasciato il ragazzo all'insegnamento, noi andiamo a fare un giro fino a Bellamonte, quindi fino a raggiungere la parte opposta del comprensorio. Pausa caffè e bagno si fanno al Valbona, così da raggiungere Gio, che finiva la lezione alle 11:00, e Robi che nel frattempo ci stava raggiungendo a piedi. Mentre gli altri fanno qualche discesa in più, io mi fermo con Gio a fare qualche Skilift così che lui mi potesse fare vedere i progressi del giorno. Tra una cosa e l'altra è ora di pranzo e quindi ci raduniamo per mettere qualcosa sotto i denti al solino (dato che era una giornata meravigliosa), ma, subito dopo, tutti riprendono il loro: Gio torna sullo skilift da solo, io, zio Ricki e Robi rimaniamo al Valbona a prendere un po' di sole e a controllare che Gio non si faccia male, e gli altri continuano a fare discese come se fosse l'unico giorno all'anno che hanno a disposizione.
    Contemporaneamente il tempo passa, e, senza accorgersene, si fanno le 15:30, così decidiamo di avviarci verso la macchina e, di conseguenza, l'albergo. Come rientriamo, facciamo merenda con un buon the caldo e poi riposino, doccia e pronti per la cena. Così si è conclusa la prima giornata, ma prima dobbiamo obbligatoriamente aprire la "bisca clandestina", facendo un paio di partite al gioco dei Re, e solo dopo possiamo andare a letto e riposare le gambe per l'indomani.
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  • GIORNO 2

    February 16 in Italy ⋅ ☀️ -5 °C

    Nuovo giorno, ma stesso posto: anche oggi Gio ha lezione dalle 09:00 alle 11:00 con la maestra Desiree, perciò anche oggi ce ne rimaniamo buoni buoni sul Lusia. Per le 09:00 accompagnamo Gio al ritrovo per poi andare a prendere un caffettino al Valbona (giusto per vedere Gio che sciava, però non glielo dite questo eh!). Ricarica fatta, quindi si parte! Anche oggi solito giro di ieri: passiamo dalle Cune, per poi arrivare a prendere la Zirmes che, passando da Le Fassane e da una delle tre piste successive - Dolomitica, Fraine o Castelir -, porta fino a Bellamonte. Una volta raggiunta la valle, torniamo indietro, anche perché era pieno pieno pieno di gente (è domenica per tutti d'altronde). Nel frattempo, si sono fatte le 11:00, quindi è ora di andare a prendere il ragazzo lasciato nelle grinfie della MaEsTrA e, una volta liberato, lo portiamo con noi solo sulle Cune, perché c'era veramente troppa gente, quindi decidiamo di rientrare con la Fiamme Oro II per andare a mangiare al Valbona (anche oggi) e di poi valutare il da farsi, che poi si è deciso da solo: dopo pranzo alcuni di noi hanno fatto un altro paio di discese ma con scarsi risultati, perché le condizioni non erano proprio delle migliori. A questo punto torniamo in albergo provati dalla giornata e ci riposiamo un pochino, rigorosamente dopo la merenda dell' hotel. Verso le 18:00 iniziamo a prepararci per la sera e con calma si scende per andare a prendere il NOSTRO posto al Bar, iniziamo a cenare alle 19:30 e dalle 21:00 in poi stiamo al NOSTRO posto a bere un buon ammazza caffè e a giocare al "Gioco dei Re" -che verrà spiegato poi, forse-.Read more

  • GIORNO 3

    February 17 in Italy ⋅ ☀️ -5 °C

    Finalmente oggi si cambia meta, oggi andiamo sul San Pellegrino con una special guest, oggi c'è anche Giovannino, perché dato che eravamo abbastanza vicini alla casa base allora gli era stato dato il "permesso" di venire con noi. Una volta arrivati e ricongiunti, mettiamo il Gio junior a seguire le istruzioni di Gio senior, il quale esprime la sua, vede il livello del nostro ragazzo e si offre per fargli un paio di ore lezione, mentre gli altri continuavano il tour e io, invece, rimango con loro aiutare e fare da supporto morale. Facciamo per un po' la stessa pista, così che il maestro possa mostrare e insegnare al meglio ogni movimento base con dei risultati sbalorditivi: Gio migliorava di curva in curva! Al ché ci riuniamo con il resto del gruppo per un caffè e per salutare Giovannino, visto che per lui era arrivata l'ora di andare a casa, per poi riprendere a sciare sempre lì in zona ma cambiando pista. DRAMMA: Gio si prende paura vedendo un pista un pochino più pendente ed è sempre in terra (fa cascare anche me quel disgraziato!). Dato che ormai si era demoralizzato e stancato (e si era anche fatta l'ora di andare a pranzo) ci fermiamo e ci cambiamo per andare a Fuciade a mangiare. Raggiungiamo il rifugio con la motoslitta e ci facciamo una delle mangiate migliori della vacanza, quindi per smaltire, mica possiamo tornare con la slitta, ma dobbiamo camminare: una bellissima passeggiata in mezzo al bosco, alla neve e al ghiaccio (chiedetelo a Pina!). Tra una palla di neve e l'altra, qualche caduta e tantissime risate, arriviamo alle macchine dopo circa un'ora e torniamo alla base. Come arriviamo sprofondiamo in un sonno profondo che, aimé, è interrotto dalla sveglia messa per prepararci alla cena e alla bisca successiva.Read more

  • GIORNO 4

    February 18 in Italy ⋅ ☀️ -1 °C

    Dopo la disavventura di ieri, facciamo un passo indietro e torniamo sul Lusia, così che Gio possa tornare nella confort zone. Iniziamo subito rassicurandolo e gli consigliamo di fidarsi ciecamente di noi e di sé stesso, tanto gli sci li sa mandare, e si parte per il nostro solito giretto: raggiungiamo Bellamonte e poi cambiamo versante, così che si possa "cambiare un po'". Gio non si demoralizza, ci segue e fa del suo meglio, si impegna e si arma di tanta pazienza, ogni volta che casca ride e si rialza, rimettendosi lo/gli sci in un attimo. Migliora di curva in curva, cosa visibile anche in video: il primo è stato fatto la mattina verso le 10:00 ed era la seconda pista che abbiamo fatto, mentre l'altro era l'ultima discesa del giorno. Dato che mostrava sviluppi notevoli, lo portiamo anche sulla Mediolanum, una pista rossa un tantino più complicata rispetto alle altre data la pendenza e la posizione rispetto al sole, ma lui non si lascia abbattere, infatti l'affronta con disinvoltura e grinta. Alla luce dei fatti, gli propongo di andare avanti lui - perché a seguire qualcuno è più facile che aprire la strada - e, senza esitazione, parte e la conclude in modo eccezionale. Dopo poco ci fermiamo a mangiare qualcosina a Malga Pozza, che ha riaperto con un'altra gestione, facciamo qualche altra discesa - così i bimbi sono contenti - e poi concludiamo verso le 15:00. Una volta rientrati, the, doccina al volo e andiamo a fare un giretto in paese tutti insieme, giusto per fare due passi e guardare qualche vetrina (ovviamente stiamo parlando di quelle del Livio Sport, detta La Liviessa, per i suoi prezzi folli). Verso le 18:00 torniamo in albergo per prepararci per la serata, composta da cena e carte (tanto per cambiare).Read more

  • GIORNO 5

    February 19 in Italy ⋅ ⛅ -4 °C

    Visto che Gio ormai si era mollato, lo portiamo a Pozza, sul Buffaure, che è uno dei comprensori che preferisco, per iniziarlo ai nostri soliti giri. L'ora è la stessa, alle 08:15/08:30 tutti pronti che si parte, solo Umbe ci anticipa perché avrebbe fatto il giro dei 4 passi, quello che gira intorno al Sella Ronda. Noi, appena arrivati, ci dividiamo: mamma, Meli e Marta si fanno una Vulcano, mentre io, babbo e Gio facciamo una Panoramica, e ci troviamo di nuovo alla prima ovovia (visto che entrambe sono "da rientro"). Subito dopo, però, ci buttiamo verso Alba di Canazei per raggiungere il Belvedere, il comprensorio di Canazei, ma nel mentre ci imbattiamo in un elicottero che blocca una parte di pista per soccorrere qualcuno - una scena molto brutta -. Arriviamo ad Alba, Gio ci mostra dove vanno di solito loro in vacanza l'estate e prendiamo tutti e 6 la funivia per Canazei. Come raggiungiamo la vetta era ora del caffè, quindi ci fermiamo per un pochino e ci aggiorniamo con Umbe, ma lui era troppo indietro per raggiungerci in quel momento, allora decidiamo di sentirci poi più tardi per il pranzo. Noi ripartiamo e facciamo prendere a Gio la seggiovia a sei posti con i sedili riscaldati (che sogno), la Kristiania. Dopo qualche discesa, capiamo che la gente in quel versante era decisamente troppa e quindi torniamo verso Pozza, anche perché l'ora di pranzo iniziava ad avvicinarsi e le piste cominciavano ad essere brutte. Arriviamo nel rifugio Baita Cuz che era l'ora di mangiare, quindi ci fermiamo lì e ci rilassiamo un pochetto. Una volta finito, concludiamo con le ultime due piste che dovevamo fare per arrivare alla macchina e, appena iniziamo a toglierci gli scarponi, arriva anche Umbe. Una volta riuniti torniamo in albergo, riponiamo le cose, ci beviamo un thè caldo e alcuni di noi tornano in paese, visto che Meli il giorno prima aveva visto una giacca nera e blu molto carina e conveniente. Concludiamo l'affare e rientriamo di corsa, dato che quella sera ci sarebbe stata la cena tipica Ladina, la quale ci è stata servita nella Stube, la stanza che hanno di sotto che è utilizzabile solo su prenotazione, così che potessimo stare "tranquilli" per una sera. Ovviamente le abitudini sono brutte a morire e dopo cena saliamo a prendere un caffè, un amaro e apriamo la bisca, alla quale partecipiamo tutti, tranne nonno, lui sta a chiacchiera, fa il cameriere e legge uno dei suoi libri sul Kindle.Read more

  • GIORNO 6

    February 20 in Italy ⋅ ☀️ 2 °C

    Giovanni ormai è partito e nessuno lo può fermare, così lo portiamo a Carezza, il bellissimo e nemmeno troppo vasto comprensorio letteralmente dietro Moena, o meglio, dietro il monte che sovrasta la Fata delle Dolomiti. Partiamo alla solita ora e arriviamo alla solita pista, la Pra di Tori, una bella discesa nera avvolta dalla sua variante rossa. Suggerisco a Gio di fare proprio la seconda, data la pendenza della pista "ufficiale", ma, dopo il primissimo pezzettino, Gio non si lascia intimidire e quindi ci lanciamo - piano piano - sulla nera: un portento, il nostro Giovannino è un portento. Dopo questa iniziazione, la rifacciamo e poi, una volta ritrovati tutti, ci allunghiamo verso la parte centrale del comprensorio dove ci imbarchiamo sulla Paolina, una seggiovia a doppia fermata dove, se scendi alla prima, ti eviti un piccolo pezzetto nero in cima alla bellissima pista omonima. Ma oggi era decisamente da evitare: tutta la pista era ghiacciata, ad ogni curva si rischiava la caduta, sia in pendenza che non. Quando ce ne siamo accorti, però, era troppo tardi perché avevano già superato il bivio per continuare il giro e ci toccava rifarla. Mentre ci preparavamo a riaffrontare la pista, Marta propone di scendere alla fermata intermedia, perciò istruiamo Gio al quasi salto più scattante della sua vita - si, perché non è proprio sicurissima questa modalità -. Scesi tutti sani dalla seggiovia, raggiungiamo Ricki, che ci aspettava già da prima all'aggancio, per essere seguiti poi dagli altri. E si riparte verso le seggiovia a 6 Tschein che ci porta al nostro rifugio di fiducia, il Laurins Lounge, dove facciamo una pausa caffè fuori al sole e, quando finiamo di fare gli splendidi, scendiamo e arriviamo giù fino a Nova Levante, ultima tappa del nostro giro. L'ora di pranzo era alle porte e così torniamo indietro, ma troviamo un intoppo, o meglio Gio trova un intoppo: uno sci gli si stacca mentre era sull'unico skilift che devi prendere per forza se vuoi tornare indietro, perciò lui torna al casottino per risalire e io lo raggiungo per non farlo stare solo - rifacendolo 3 volte - e il resto di noi raggiunge i nonni e Robi alle macchine. Una volta superato l'ostacolo, arriviamo finalmente a meta per scoprire che il ristorante dove volevamo mangiare era chiuso - che delusione -, così ci togliamo l'attrezzatura e andiamo al Cafè Golf, un rifugio ai piedi della prima pista, vicino alle macchine, pranziamo e poi ci dirigiamo verso il Navalge: Gio ormai è uno sciatore provetto e ha bisogno di sci e scarponi più alla sua portata - anche perché per tutto il giorno ha avuto problemi con entrambi- e quindi aveva bisogno di cambiarli.Read more

  • GIORNO 7

    February 21 in Italy ⋅ ☀️ 6 °C

    Di nuovo qui!! Anche oggi abbiamo scelto come metà il San Pellegrino, anche perché la volta precedente il nostro Giovanni aveva avuto dei problemini, perciò non se l'è potuta godere per niente.
    La routine è la stessa, sveglia presto, colazione, vestizione e partenza, ma oggi (come la volta scorsa) abbiamo l'ospite d'onore: il maestro dei maestri Giovannino. Lo raggiungiamo e iniziamo il giretto "solito": partiamo da Costa lunga fino ad arrivare sul Cima Uomo e, pian pianello, Gio affronta anche quella pista rossa (che di rosso ha ben poco) e che ci permette di andare al lato opposto della strada, sul Col Margherita. Il nostro giro continua e và sempre meglio, Giovannino ci fa fare ADDIRITTURA la Volata, la nera delle nere, una bellissima pista usata anche per le gare, e il nostro Gio l'ha fatta, senza farsi male, ma soprattutto bene, molto molto bene!
    Ormai per Giovannino, però, era arrivata l'ora di rientrare, quindi ci separiamo e noi andiamo al nostro Chalet di fiducia per il caffettino di metà mattina, con la speranza, inoltre, di imbatterci nella Pista degli Innamorati, ma senza successo.
    Era mezzogiorno, la gente era tanta, la temperatura un pochino più alta del solito e le piste iniziavano ad essere molto pericolose, quindi decidiamo di rientrare e di andare a mangiare qualcosa. Una volta raggiunte le macchine e tolte le trappole, andiamo alla Malga Negritella, dopo tanti anni che non andavamo (prima tappa fissa).
    Fatta l'ora giusta, torniamo in albergo, ci cambiamo (per modo di dire) e andiamo a fare le compere mangerecce e non in vista della partenza (purtroppo), e poi come sempre: doccia, cambio look, cena, bisca ed ecco pronta la serata perfetta!
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  • GIORNO 8

    February 22 in Italy ⋅ ⛅ 4 °C

    Ed eccoci arrivati all'ultimo giorno, il meno atteso di tutti. Per chiudere in bellezza abbiamo deciso di tornare sul Carezza, dato che la volta precedente il nostro ristorante era chiuso (e che fai?! Te ne privi di una bella mangiata come si deve?!), quindi tutti pronti a partire alla solita ora, ma con un velo di malinconia. Il giro è lo stesso: dritti fino a Nova Levante, per poi salire fino al Laurins Lounge per una pausa caffè e sigaretto con un velino di nebbia e poi subito di rientro, perché il tempo non era affatto dei nostri. L'unica differenza oggi è stata che Gio è riuscito a fare lo skilift alla prima volta (e non è neanche caduto una volta).
    Giunti alle macchine e tolti gli scarponi, guidiamo fino al Hennenstall, per gli amici "dalle galline" (dato che in tedesco hennenstall significa pollaio e nel ristorante c'erano un sacco di galline impagliate), e con una breve attesa ci fanno accomodare. Non avevamo dubbi su cosa avremmo mangiato, anche perché siamo andati lì proprio per lei: una bella grigliata mista, tra carne e verdure, e, a seguire, per sciacquarsi un po' la bocca, una piccola porzione di Kaiserschmarrn, un dolce tipico austriaco semplicemente goloso.
    Con una lacrimuccia che ci accarezzava il viso, abbiamo riconsegnato la nostra attrezzatura, però prima ci siamo fermati alla Conad di Vigo di Fassa per comprare i formaggi, ma purtroppo era chiusa, quindi li abbiamo presi all' ingrosso la vicino (come era strano!).
    Distrutti di fatica e di tristezza, facciamo le valige, o meglio, iniziamo a farle, perché il tempo era poco e alcune cose sarebbero servite fino al giorno dopo. Ci prepariamo e scendiamo per l'ultima cena (ovviamente per questo anno) nel nostro albergo preferito e ci godiamo la serata in compagnia, ma ci salutiamo prima del solito, dato che le valige ci stavano aspettando ai piani superiori, nonché una bella dormita in vista del lungo viaggio del giorno dopo.
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  • RIENTRO

    February 23 in Italy ⋅ ⛅ 15 °C

    Purtroppo, anche questo anno, è arrivato il momento di salutarci e di lasciare la nostra amata Moena, la nostra seconda casa, per tornare alle nostre abitudini, in attesa di tornare sulla neve.
    Oggi, a differenza degli altri giorni, ci alziamo un pochino più tardi e ci troviamo a fare colazione tutti insieme. Dopo qualche chiacchiera e una scorpacciata come si deve (d'obbligo per chiudere in bellezza), torniamo in camera per concludere le valige, prendere le ultime cose e caricare le macchine con un'abilità che solo chi ha giocato a Tetris tutta la vita può esserne capace.
    Macchina pronta, noi pronti?! No, ci manca l'ultimo caffè pre partenza e dobbiamo sempre salutare i nostri amati Roberto, Barbara, Sabrina, Nicole e Isabel, che ci mancheranno come l'aria, ma che ogni anno ci aspettano a braccia aperte, perché ormai il nostro non è un rapporto albergatore-cliente, ma una bellissima amicizia che va avanti da anni e che continuerà con le generazioni a venire.
    Dopo un breve piantino, partiamo verso le 9:30, molto prima del solito, perché Gio avrebbe dovuto lavorare, quindi siamo scappati per poter prendere la nave delle 16:40 - spoiler: ci siamo riusciti -.
    Dopo una breve sosta per sgranchirsi le gambe, ci fermiamo a pranzo sulla A1 poco prima di arrivare a Firenze (praticamente eravamo arrivati) e poi via di nuovo sulla strada per Piombino.
    Traghetto preso, ci rilassiamo e realizzano che stiamo tornando a casa e che anche questo anno la vacanza più attesa è finita. Non ci resta che cambiare il nome al gruppo whatsapp con l'anno successivo (Moena '26) e contare i giorni che mancano al suo arrivo.
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  • PERLA DEL GIORNO

    February 23 in Italy ⋅ ☁️ 8 °C

    Questo anno abbiamo deciso di fare una cosa nuova: scriverci ogni “tormentone” della vacanza, che poi in sostanza sono le cose che vedevamo, sentivamo o che comunque ci colpivano e in qualche modo hanno caratterizzato la vacanza.

    PERLE DEI GIORNI:
    - La signora con gli occhiali (cioè la Bardi)
    - I turbo nani (i bambini sciatori lasciati scendere come se fossero dei piccoli Tomba)
    - Tre comode rate
    - Diamine
    - Aguantimola (mamma sul ghiaccio)
    - Maremma zucchina
    - Si chiama fetherico
    - Il capello tinto
    - Una pettinatina
    - Turbo gigante (cioè Gio)
    - Un Brindisi allo sci di giovannino
    - Chiedilo a ChatGBT, "ciao chat" (essere gentili con l’intelligenza artificiale così da non essere uscissi dai robot quando ci sarà la rivolta, cit. Marta)
    - La corona, lo scettro e lo spadino (un po’ tutti)
    - L’alluce del cammello (Meli e i pantaloni rossi)
    - Il briaco penciconi (con tutti gli scarponi)
    - Coppia o padre-figlia? Erano Padre e figlia (menomale)
    - Sarangheeeeee (cuoricino con pollice e indice🫰🏼)
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    Trip end
    February 23, 2025