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  • Day 3

    On the Hringvegur

    December 29, 2019 in Iceland ⋅ 🌧 4 °C

    Risaliamo in autobus cercando un posto dove far sgocciolare e asciugare le nostre povere giacche da sci, provate dall'acqua oltre le loro possibilità.
    La strada per Vik non è breve, ma per qualche minuto ancora ci permette di vedere, nella luce grigiastra e lattiginosa del maltempo islandese, la strada attorno a noi. Durante il viaggio, e soprattutto quando la notte artica scende e non possiamo vedere nulla, Pietyr ci racconta aneddoti e curiosità dell'Islanda:
    - per lungo tempo la birra è stata vietata perchè ricordava loro il periodo di dominazione danese e solo ora inizia ad essere diffusa
    - le case che vediamo nella campagna islandese sono tutte ad un piano perchè in realtà sono "condomini orizzontali", nel senso che ogni volta che un figlio si sposa la famiglia crea la sua casa attaccata alla propria, arrivando a creare case di 16 metri di lunghezza
    - la cultura e la lingua islandese sono minacciate dalla fuga dei giovani e dalla dominazione della lingua inglese, sempre più presente: non esistono doppiatori islandesi, quindi a parte le produzioni locali tutta la televisione è in inglese, i ragazzi studiano l'inglese come seconda lingua a scuola e la maggior parte di loro sogna di andarsene. Per questo motivo ogni volta che un nuovo termine viene introdotto in Islanda, si crea una parola in islandese per descriverlo (drone, telefonino, computer hanno parole create ad hoc) in modo da cercare di non far sparire questa lingua
    - in tutta la nazione sono solo 350.000 persone, per cui quando due ragazzi si incontrano c'è un alto rischio... che siano parenti! Per questo motivo il DNA di tutti gli islandesi è registrato in una app e quindi si può cercare la persona di cui si è interessati per capire se in effetti c'è la possibilità di avere una storia. Pietyr ha controllato dall'app e ha scoperto che lui ed Anna, la nostra autista, che si sono conosciuti per il tour, sono cugini di quinto grado!
    - le spese per l'energia in Islanda sono bassissime: l'acqua calda è gratuita grazie al geotermico, l'elettricità deriva dal sistema idroelettrico e per questo ha un costo bassissimo e nell'insieme il 99% dell'energia utilizzata dagli Islandesi deriva da fonti rinnovabili. Mi inquieta riflettere sul fatto che sono il popolo più "green" del pianeta ma stanno subendo per primi gli effetti del cambiamento climatico causato da tutti gli altri...
    - vista la poca gente che circola su queste strade, ci siamo accorti che Anna si ferma ogni volta che vede qualcuno accostato (in effetti, non può sapere quanto tempo passerà prima della prossima auto dopo di noi...)
    - i tantissimi ponti su tutti i corsi d'acqua, piccoli e grandi, lungo la via, sono sempre a una corsia sola a senso alternato; questo non causa grandi disagi visto che per la maggior parte del tempo viaggiamo senza altre auto sia in un senso che nell'altro, ma probabilmente sono fatti così perchè siano più resistenti alla corrente dell'acqua, che può essere veramente devastante al disgelo...

    Durante il tragitto Pietyr ci fa fermare in un punto panoramico da cui di giorno, con la luce del sole, si può ammirare una colata lavica di un'eruzione antichissima dalla forma a cuscinetti davvero particolare. Con gli ultimi raggi di sole si riescono a scorgere le onde e le colline create dalla lava, ma quando diventa troppo buio (alle quattro appena) la cosa più bella da vedere è il rosso intenso del tramonto islandese.
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