Spain
Franco, El

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Travelers at this place
    • Day 34

      alles gut

      May 24, 2022 in Spain ⋅ 🌧 14 °C

      Nach einem guten Frühstück geht's bei ebenso gutem Wetter auf die Strecke. Die scheint heute perfekt, wir sehen immer wieder das Meer, alles blüht und beim großen Regenguß finden wir einen Unterschlupf🙂 Wir kommen entspannt in La Caridad an und genehmigen uns eine Pause mit Verpflegung🍻🥗🍷😉. Am besten ist jedoch unsere heutige Unterkunft- einfach nur genießen 😊Read more

    • Day 30

      La Caridad/A Carida

      June 8, 2023 in Spain ⋅ 🌧 21 °C

      Was soll ich euch sagen, heute morgen weg um 7 Uhr 30 und Regen und ich hab gestern meinen Ponscho verloren.
      Macht nix, hier hat schon eine Bar offen, also erst frühstücken, da kommen die besten Ideen.
      Wer sagt's denn, um 8 Uhr 30 fährt ein Bus bis Navis, den nehmen wir, bis dahin scheint wieder die Sonne. So war's dann auch und dann marschierten wir , nachdem wir 16 mkm gefahren waren , 13 km nach A Caride. Heut war es verdammt schwül durch den Regen. Wir konnten auch noch die letzten 2 Betten in einer der schönsten Herbergen ergattern. Ihr braucht nicht glauben, dass ich die einzige Pilgerin im Bus war, nein alle Pilger, die gestern im Hostel waren od.wir schon kannten, trafen sich hier wieder und fuhren weiter als ich . Also kein schlechtes Gewissen, noch dazu hab ich Probleme mit dem Knie. Ohne Ibuprofen geht's gar nicht.
      In Herberge angekommen, etwas eingekauft und schon regnete es wieder und ein Gewitter kam dazu.
      Zum Glück gab's hier im Ort einen Chinaladen, wo ich mir einen Poncho kaufen könnte, denn es ist bis Dienstag wieder Regen angesagt, aber in Galicien regnet es sowieso mehr, wo wir in 2 Tagen sein werden, weg von der Küste. Jetzt heißt der Camino auch nicht mehr Küstenweg, sondern del Norte.
      Außerdem kamen wir heuteauf einem Markt vorbei, Textilien, Gemüse,... und Geselchtes, schaut euch das Foto an, hab ich noch nie gesehen.
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    • Day 6

      Bohnen mit Bohnen

      August 5, 2022 in Spain ⋅ ☁️ 18 °C

      Die Herberge heute war eine öffentliche, dass heißt wer zuerst kommt malt zuerst. Wir waren eine Stunde nach Öffnung dort, und es war noch einiges frei. 60 Minuten später war alles voll und viele "fertige" Pilger mussten weiterlaufen... sehr schade.

      Zum Essen gab es leider nichts, lediglich einen Supermarkt und der hatte auch nur Bohnen zum warm Essen. Es gab also Bohnen mit Brot😜
      Wobei im Nachhinein betrachtet die Bohnen nicht die schlechteste Grundlage lieferten.
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    • Day 27–28

      Von Lluarca über Navia nach La Caridad

      October 19, 2023 in Spain ⋅ 🌬 18 °C

      Trotz der sehr vollen Herberge in Luarca konnte ich doch sehr gut schlafen und machte mich gleich um 7 Uhr auf den Weg ins 35 km entfernte La Caridad. Das erste Etappenziel hieß jedoch erst einmal Frühstück, was sich auf den ersten 13 km nicht realisieren ließ. Doch dann am Straßenrand eine kleine Bar mit einem sehr freundlichen Inhaber. Ein Schinken- und ein Schnitzelbrötchen, dazu zwei frisch gepresste O-Saft für 7,80 Euro ließen auch das grausige, regnerische und windige Wetter ein wenig in Vergessenheit geraten. Direkt danach ging es in Richtung Küste, wo auch mein geliebtes Meer wartete. Schon die ersten Küstabschnitte waren wieder eine Wohltat für meine Augen und die Brandung für meine Ohren. Danach gings nach Navia einer kleinen Hafenstadt, wo ich direkt am Ortseingang ein paar coole Grafitti und in einem Einkaufszentrum, in dessen Kaffe lecker Mittag machte. Auch hier, ein fettes Omlet, dazu zwei kleine Schweinerippchen, Nachspeise- in der Art einer Creme Brülee und zwei frischen Osaft 11, 70Euro. Da kann der Schwabe nicht meckern. Jetzt warteten noch rund 10 km auf mich, um zur Unterkunft zu gelangen. Nach einem kurzen aber heftigen Gewitter war ich dann aber auch schon angekommen. Kurz davor entdeckte ich den mir bis jetzt bekannten größten Ochsen. Ein riesiges Vieh. Würde fast auf die Größe eines Büffels tippen.
      35 km - die letzte derartig lange Etapoe auf meinem Tripp, der jetzt "nur" noch 210 km andauert.
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    • Day 27

      A Caridad The Second Longer Day Of Year

      June 20, 2022 in Spain ⋅ ☁️ 15 °C

      "Hello there, the Angel from my nightmare
      The Shadow in the background of the morgue.
      I need somebody and always, the sick,
      strange darkness..."
      (Blink 182 - I Miss You)

      La notte in appartamento è stata fantastica, nessun rumore e nessun fastidio da segnalare.
      Io e Chris abbiamo dormito come non mai.
      Mi piacerebbe avere come alloggio sempre questa soluzione, ma penso che si perderebbe una parte dell'esperienza di essere un pellegrino.
      Devo prendere tutta la roba dallo stendino e per questo faccio tardi, ben 7 minuti che Alessandro scherzosamente non mi perdona.
      Partiamo dunque in ritardo e chiunque sull'autostrada può ammirare questa lunga carovana di pellegrini che cammina sparsa qua e là.
      Immagino che considerando i numeri del cammino del nord e la mia personale esperienza con tappe completamente fantasma, questo non sia una normalità.
      Siamo l'eccezione che conferma la regola; un'eccezione stupenda.
      La giornata di oggi passa talmente veloce che non riesco a ricordare tutto; ogni giorno è una nuova galassia di emozioni, pensieri, lingue diverse, di persone incontrate e persone che lasciamo indietro.
      Siamo viaggiatori interstellari che si muovono alla velocità della luce tra le vite di persone con culture e esperienze diverse, ma unite in quest'universo chiamato cammino.
      Siamo un universo limitato nel tempo che avrà un inizio ma anche una fine.
      E questo termine ultimo, questa data di scadenza mi terrorizzano come se stessi per morire domani.
      Sto camminando in silenzio, cercando di capire come sempre la parte anglofona di questo gruppo, quando colgo queste parole dette da Chris: " In fin dei conti sarebbe bello se, finito il cammino, rimarrete nelle menti di ognuno per un po' nella vostra vita'.
      Lui con quel 'per un po'' ha già capito tutto, meno esperienza nel cammino ma molta più esperienza nella vita, e mi ha aiutato a comprendere una cosa fondamentale.
      Il cammino non deve essere più importante di quello che è.
      È una fase, un periodo bellissimo ma che deve avere un importanza relativa. La nostra vita non inizia e non finisce qui, e i cambiamenti avvengono solo perché sei tu che li fai accadere. Il cammino è un boost, un potenziamento, un tramite potente ma che è sempre pronto a dirti : 'ehi, io ti ho aiutato, adesso tocca a te, cammina sulle tue gambe quella è la porta'.
      Troppo spesso mi sono chiesto come mai io avessi fallito dopo il cammino del 2018, vivendo anni all'insegna della depressione e della sfiducia.
      Una delle risposte è che ho chiesto troppo al cammino e alle persone che ho conosciuto.
      Pensavo che quell'esperienza mi potesse accompagnare per sempre durante la mia vita, ma così facendo ho dimenticato di vivere la mia quotidianità con impegno e dedizione.
      Guardo quella foto che ho nel portafoglio di cui sono tanto geloso, la faccio vedere a Megan e agli altri, e la ripongo dove deve stare.
      'Grazie, sei nel mio cuore, ma adesso sei solo una parentesi' sussurro a me stesso mentre Megan a cena dice che non ha mai voluto foto nel suo portafoglio.
      Amen, non siamo tutti uguali.
      E quindi sempre rispondendo alla domanda di Chris ( si, lui è quello delle domande, da bravo professore che si rispetti) 'che cosa diresti al te stesso di 10 anni fa?' io direi al mio doppleganger che sta vivendo in un universo alternativo dopo il primo cammino :" vai via, questo non è un posto per te, non importa se non piaci o se non ti capiscono, tu sai chi sei".
      Ma la macchina del tempo non l'hanno ancora inventata ed i wormhole spazio temporali sono solo teorie.
      Insomma, non ci resta che guardare avanti, il cammino e la vita hanno una sola direzione; verso ovest il primo e solo in avanti la seconda.
      Ma come ci sono finito ad ascoltare queste domande di Christopher, a cui tra l'altro non ho nemmeno risposto?
      Riavvolgo il nastro un attimo.
      La mattina appena alzati non è facile fare chissà quali discussioni, e Megan è la testimonial principale di questa teoria. Non so se ha firmato un contratto redditizio con qualche azienda che vende solitudine mattutina ma quando mette su le cuffie senza dire mezza parola a nessuno è come se esponesse una grosso cartello con su scritto 'don't break my balls, abstain time wasters' con un dito medio minaccioso pronto a farti cambiare tendenze sessuali se solo tu provi a parlarle.
      Anche oggi capisco l'antifona, rifiuto l'offerta del dottore e vado avanti ancora una volta.
      Ma la mia spugna assorbi emozioni stamane non funziona e la cosa non mi tange più di tanto.
      Matthew e Chris sono a capo fila perché vogliono andare alla velocità del suono, mentre Ale è particolarmente loquace stamattina e forse questo è uno dei motivi per cui la statunitense ha messo le cuffie.
      Scusa zio, a volte ti si sente dalla città vicina.
      Il paesaggio oggi si apre, non più piccoli sentieri vicino alla costa o boschi e montagne in cui la tua visuale è limitata. I campi e le piccole cittadine che passiamo non sono un ostacolo ne per le nostre gambe ormai allenate, ne per i nostri occhi che spaziano da sinistra a destra con un senso di infinito.
      A questo punto sembra tutto troppo facile, la fatica è meno che relativa e sopratutto la mente non fa più brutti scherzi se cammini con le persone giuste e non ti fai trascinare nel baratro oscuro dei tuoi pensieri più profondi (e inutili).
      Parlo di questo proprio con Tony e poi con Fabi e Sandra.
      I dialoghi sul cammino sono la medicina per questo cuore clandestino e questo cervelllo che girovaga braccato dove non dovrebbe.
      Abbiamo un abbondante 'desayuno del peregrino' e successivamente mi ritrovo con la parte anglofona, probabilmente perché io ho accellerato e loro hanno abbandonato il loro proposito di essere i più veloci del far west.
      Entriamo in una bella cittadina per un secondo break e chiedo a Chris come si dice in inglese superare:' Overcome' è la risposta.
      Voglio superare i miei limiti; questa è la prima verità che mi ha mostrato il cammino. È come se fossi all'ultimo posto di una gara, ed è il momento di dare gas a questa moto ed iniziare a prendere le curve con molta più 'garra'.
      Non devo superare nessuno, solo me stesso.
      Ogni posizione raggiunta è una skill, è un achievement fondamentale.
      Le mie mancanze linguistiche sono inammissibili ed io mi sento come se mi mancasse un braccio o la lingua stessa.
      Ma fortunatamente non ho mutilazioni di sorta, e per quanto sia difficile, posso sempre migliorare almeno un po'.
      Uscendo dalla cittadina parlo un po' con Elena e successivamente finisco l'ultima tratta con Erika e Megan.
      Arriviamo all'albergue 'La Xana' dove la proprietaria Patricia è molto gentile e dopo un chek-in interminabile prendiamo possesso dei nostri letti. Sono stanchissimo ma se resto a letto brucerò tutto il resto della mia giornata.
      Nella doccia ci sono un casino di scritte motivazionali che sembrano prese da 'To Write Love On Her Arms' e vederle qui e adesso mi sembrano poco incisive e fuori luogo, quasi pacchiane.
      Frasi sul senso della vita e su quanto ognuno sia meraviglioso e giù di lì mentre ti pulisci il sedere: no grazie.
      Esco con Ale, Fabi e Sandra per vedere il paese ma è il nulla cosmico e torniamo subito dopo un prelievo in banca.
      A cena andiamo in un ristorante dove Ale mangia i suoi calamari preferiti mentre io prendo solo una fanta e lui decide di pagare per tutti. Mi piacerebbe fare una cosa del genere per i i miei amici ma non ne ho la possibilità, maledetti soldi!
      Chris pone la domanda 'qualcuno piangerà a Santiago per la cattedrale?' ed io rispondo 'per la cattedrale no ma quando tu te ne andrai si'. Onesto, sincero e diretto.
      E se gli altri non proveranno le stesse cose, funculo😅 non è un problema mio.
      Tornano all'albergue è facciamo un casino della Madonna, tutti bevono un po' del rum comprato da Chris mentre Michael Jackson risuona nella cucina dell'albergue.
      Passiamo poi ai Tenacious D e infine a Natalie Imbruglia con Torn. Matthew l'ascolta come se fosse in uno stato zen mentre Megan canticchia sottovoce parti della canzone alzando ogni tanto gli occhi al cielo, è il suo modo di divertirsi con moderazione quasi 'nascondendosi'.
      È una cosa molto dolce.

      PS: Le lancette girano. Ci siamo quasi.
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    • Day 127

      Die Kunst des Pausemachens

      July 5, 2023 in Spain ⋅ ☁️ 20 °C

      Auch heute stehen uns wieder mehrere Küstenvarianten zur Verfügung und Sarah, Sam, Maru, Nathalie und ich machen uns mit Freude auf den Weg dorthin. Schon bald holen uns Addie und Amy ein. Irgendwie hat Sam scheinbar uns allen beigebracht, was es bedeutet, häufige Pausen so richtig zu genießen. Mir fällt vor allem an mir selbst auf, dass ich kaum noch einen Drang verspüre, am Tagesziel anzukommen und dass es mir egal ist, wie spät es wird. So sehr im Moment gelebt wie jetzt, habe ich wohl noch nie.
      "Sam bringt mir die Kunst des Pausemachens bei", werde ich später zu unseren Freunden sagen.
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    • Day 127

      Auf den Klippen

      July 5, 2023 in Spain ⋅ ☁️ 20 °C

      Am späteren Nachmittag finde ich mich alleine mit Sam auf den Klippen der Nordküste wieder. Wir verbringen lange Pausen miteinander, reden, aber schweigen auch viel. Es ist ein besonderer Tag für mich und die atemberaubende Landschaft tut ihr Übriges.

      Als wir es endlich nach Tapia de Casariego schaffen, ist es schon früher Abend. Wir kaufen unser Abendessen im Supermarkt und Picknicken, bevor wir uns auf den Weg zum Campingplatz machen, wo Sarah für uns Schlafplätze in Zelten reserviert hat. Auf dem Weg dahin erschallen plötzlich Rufe vom Strand auf der anderen Seite der Bucht und wir sehen ein paar wild fuchtelnde Arme. Da sitzen sie: alle unsere Caminofreunde, die längst angekommen sind und seit dem am Strand relaxen. Wir beeilen uns, zu ihnen zu stoßen und bekommen erst mal ein Bier in die Hand gedrückt.

      Den Sonnenuntergang hinter dem Campingplatz schaue ich mir mit Sam und Addie an. Mir wird bewusst, dass es vermutlich der letzte Sonnenuntergang über dem Meer für mich sein wird, bis ich Finisterre an der Costa da Morte erreiche. Denn davor geht es ins Inland.
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    • Day 141

      132. Etappe: La Caridad

      November 20, 2018 in Spain ⋅ ⛅ 8 °C

      Heute wars n bissl ungemütlich, zunächst gings bei leichtem Regen los - der verflüchtigte sich aber schnell. Leider blieb es drübe und die Temperaturen einstellig.
      Die Küste war immer noch in Sichtweite, auch wenn ich nicht direkt daran entlang gewandert bin. Viele kleine hübsche Dorfkirchen gab es (leider nur von außen) zu bestaunen.
      Begleitet wurde ich heute von vielen durchaus witzigen Botschaften eines Mitpilgers, die aber einen ernsten Hintergrund haben. Denn so manche Pilger und Wanderer hinterlassen leider ihre Spuren in der Natur ohne darüber nachzudenken. 😓
      In der Herberge hab ich nun wieder freie Bettwahl und kann mich in der Mikrowellenküche voll entfalten. Den Temperaturen entsprechend gibt es wieder eine der leckeren Suppen ausm Karton 😋
      Ab morgen könnte ich mich nun auf den Weg ins Inland begeben und den "Camino historico" laufen, aber irgendwie kann ich mich noch nicht von der Küste verabschieden und werde mich wohl für eine sehr kurze, aber lt. verlässlichen Pilgerquellen, wunderschöne Route über den E9 direkt an der Küste entscheiden und erst übermorgen so langsam nach Galicien und weg von der Küste pilgern.
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    • Piñera to Tapia de Casariego

      June 11, 2019 in Spain ⋅ ⛅ 13 °C

      It was on this stretch last year that I walked too fast and got shin splints. I'm happy to report that I made it today uninjured. 😊
      And additionally I walked an extra 2.5 km to be closer to the coast, which was beautiful.Read more

    • Day 35

      Very hot in La Caridad

      June 20, 2017 in Spain ⋅ ☀️ 32 °C

      This was a hot 25 km walk (32 C= high 80s F, I think). We left a little later than usual as well, 7:30, which took its toll later in the day. First a coffee stop at about 8:30, then a boots-off bench rest stop in the small city Navia, and then a sit in the shade and go buy 3 liters of Aquarius at a gas station shorter break as we geared up for the last little bit.

      This morning as we were leaving, Ann decided it would be prudent for her to take a bus rather than walk. That nagging feeling when you want to walk but know that you should not avoid the shooting pain. We thought we might not see her again. About an hour later we got a phone call from her, saying she had decided to jump ahead to our destination and had reserved us a place in the nice private albergue.

      She was there when we got here, having already made great progress on our dinner. Angel Ann! Hopefully tomorrow her foot will be better.
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    You might also know this place by the following names:

    Franco, El

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