Spain
Plaza Suso Gayoso

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Travelers at this place
    • Day 25

      Vilalba - O Buxio

      October 26, 2023 in Spain ⋅ 🌧 13 °C

      Regen den ganzen Tag 😄

      Wir hörten ihn schon als wir noch im Bett lagen, wir sahen ihn als wir frühstückten, wir spürten ihn als wir aus der Tür traten. Es regnete mal mehr mal weniger, dann schüttete es auch mal und die letzt halbe Stunde des Wandertages hatten wir tatsächlich Sonne! Die hielt sich dann eine Stunde noch und es regnet seitdem wieder. Für morgen ist noch mehr Regen gemeldet.

      Kann mir gar nicht vorstellen wo der noch überall hinfließen soll, es steht ja schon jede Wiese und jeder Weg und Wald unter Wasser. Ich musste heut gar nicht mehr drauf achten wo ich hintrete, war ohnehin alles klitschnass. An einer Stelle mussten wir mehrere Meter durch tiefes Wasser warten, da der Abfluss von der Nationalstraße hier so massig war, dass kein Graben das ganze mehr fasse konnte.

      Nur gut dass wir wohl am Sonntag ankommen werden und uns dann nicht mehr den Großteil des Tages draußen aufhalten müssen. Wäre allerdings auch ganz schön wenn wir einen etwas denkwürdigeren Abschluss finden könnten. Also im positiven.
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    • Day 38

      Vilalba - ein harter Kampf

      June 20, 2022 in Spain ⋅ ⛅ 15 °C

      Die Straße von Abadín nach Vilalba ist wie mit dem Lineal gezogen. Für den Pilger geht's immer wieder rechts oder links davon auf Nebenstraßen und Feldwege.
      Bei Regen, Matsch und feuchten Wiesen entscheiden wir uns aber bald doch für die eintönige, harte, ewig lange Straße. Die drückt auf die Füße und auf's Gemüt.
      Nur mit Tee, Kaffee und Zaubertrank (Cerveza) halten wir durch. Das letzte Stück wird das Wetter etwas besser und wir trauen uns wieder in die Landschaft.

      Aber so ganz ohne Highlights, Sonne oder Meer, rückt der Wunsch endlich anzukommen immer mehr in den Vordergrund. Eine Woche brauchen wir ungefähr noch.
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    • Day 12

      Vilalba

      August 30, 2023 in Spain ⋅ ☁️ 22 °C

      Så blev bilen ordnet og vi er tilbage på Camino sporet. Noget lidt anderledes sted at overnatte denne gang, men det ligger klods op af Tinas rute. Tina lugtede lidt fælt efter dagens etape, og jeg var også lidt svedig. Så er det jo godt man kan bruge de midler, der er på stedet. Lidt primitivt, men gratis og godt. Og så ligger vi lige i centrum, så middag bliver igen i aften ude af hjemmet.
      Første gang vi har taget bad ved en tømmestation😂
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    • Day 31

      Villalba and 'I Wanna Cook a Risotto'

      June 24, 2022 in Spain ⋅ 🌧 12 °C

      "Vivere soltanto vivere, in quel momento in quel luogo.
      Senza mappe, senza orologio senza niente.
      Montagne innevate, fiumi, cieli stellati.
      Solo io e la natura selvaggia"
      (Christopher McCandless)

      Guardo l'ennesima pietra miliare, segna meno di 140 km a Santiago.
      Questo conto alla rovescia mi sta uccidendo.
      'It's the final countdown' canterebbero gli Europe ma nella mia testa non c'è nessuna musica gloriosa o epica a farmi compagnia.
      Piano piano sta diventando un'agonia costante e sono sicuro che la cosa non può che peggiorare.
      Vorrei avere il potere di fermare il tempo e di godermi per bene ogni attimo; forse è questa la vera ragione per cui scrivo, per ricordare questi momenti che non verranno più.
      Guardo Matt seduto sul pavimento con gli occhi e la mente persi nel vuoto, e mi chiedo se stia pensando le stesse cose.
      Ma se lo conosco un po' sta solo ascoltando il rumore della pioggia che sta diventando sempre più forte.
      La pioggia oggi ci ha accompagnato per gran parte del tragitto, ma raramente è stata forte o fastidiosa.
      Si camminasse sempre così sarei contento e motivato.
      Da bravo siciliano io am... voglio dire, odio il sole forte con tutte le mie forze!🤭🤭🤭
      Oggi la tappa è corta, solo 20km per arrivare fino a Villalba e inziamo con tutta la calma del mondo; non mettiamo un piede fuori dalla porta prima delle 9.
      'You are not a true pilgrims' è il mantra ereditato da Zarautz e continuo a ripetermelo ogni volta che sfruttiamo troppe comodità; per esempio prima di partire mi faccio una nuova doccia.
      Magari non è un male coccolarsi un po' di più.
      Anche il tipo di tragitto oggi ci aiuta, completamente piatto e in mezzo ai boschi; di meglio non posso chiedere.
      La Galizia non delude mai e penso, ancora una volta, che sarebbe un bel posto in cui vivere.
      Sono con Axel, Blondie, e Megan e cerco di camminare al loro passo pur facendomi gli affari miei.
      Quando mi trovo un po' più avanti Megan mi sorprende e mi chiede:' stai bene? Ti ho infastidito in qualche modo? Ho notato che negli ultimi giorni hai preso le distanze, ho fatto qualcosa? Perché stiamo arrivando a Santiago e non voglio avere problemi con nessuno."
      Io rispondo vagamente, un po' per la sorpresa e un po' per la lingua:' no ero solo stanco, e a volte ho solo bisogno di riposare. Un po' come fai tu quando la mattina metti le cuffie.'
      Ovviamente sono un coglione,perché potrei dire molto di più su quello che ho provato negli ultimi giorni, su quello che mi è piaciuto e non mi è piaciuto del nostro 'rapporto'.
      Allora calco un po' la mano e le pongo la stessa domanda: 'ed io ti ho infastidito? Sai perché mi sono reso conto che sono troppo premuroso con te, per esempio ti aspetto sempre ecc'.
      Lei ci mette un po' a capire le mie parole ed io uso il traduttore ma 'premuroso' non ha un corrispettivo preciso in inglese e quando 'riusciamo a capirci' mi risponde soltanto che non se n'è resa conto.
      Ok caro lettore fantasma, ma mi sta prendendo in giro? O è solo una maniera diplomatica per evitare problemi?
      Con chi parlo parlo è palese che io sia molto 'attento' nei suoi confronti ma adesso lei mi dice che non l'ha notato.
      Amen, non è questo il tempo e il luogo per dirle che la trovo fantastica e anche questa volta rimando e vado avanti.
      Concludo dicendo che non amo stare da solo e che potrà sempre chiedermi ciò che lei vorrà quando lo vorrà.
      Parliamo per molto tempo e per molta strada, come non ci accadeva da settimane. Parliamo dell'arrivo a Santiago, delle emozioni che avremo e di quelle che abbiamo avuto nel cammino precedente, di quelle che non vuole ricordare e di come sarà il suo mese da hospitalera.
      È il suo anno questo, e sono sicuro che lo vivrà alla grande.
      Quando è così allegra è una gioia per gli occhi.
      Mi soffermo su questi dettagli perché oggi c'è molto poco da dire in fin dei conti; per quanto bello, il paesaggio è sempre lo stesso e non lo descriverò ulteriormente.
      Chris mi dice che non si sente stimolato da queste tappe così, e non vede l'ora di arrivare alla meta finale. Da una parte lo capisco, ma sono sicuro che se anche volessi che tutto questo finisse( come due giorni fa) so che appena metterei piede in Sicilia me ne vorrei scappare a nuoto pur di tornarmene qua.
      Dopo una piccola pausa in un caffè, siamo pronti alla parte finale della tappa e mi devo sorbire Chris, Megan e soprattutto Erika parlare di relazioni e degli approcci degli uomini.
      È un argomento che odio, perché in qualunque modo l'uomo faccia alla fine sbaglia; e della conversazione l'unica cosa che mi interessa sono le opinioni e le esperienze di Megan ma che per la barriera linguistica non riesco a cogliere fino in fondo.
      Quando arriviamo a Villalba il pueblo è una città fantasma, tutto è chiuso per San Juan e la gente sembra essersi teletrasportata tutta da un'altra parte. Chris vuole fare il suo risotto stasera ma trovare un supermercato aperto non sarà facile. Ci registriamo all'albergue, doccia e subito a mangiare qualcosa per pranzo.
      Troviamo un piccolo negozio di Kebab aperto e il cibo che prendo sembra il più buono mai mangiato sulla faccia della terra.
      Come ricorda Chris 'la fame è il miglior condimento'.
      A noi si è unito Lukas, che ci ha finalmente raggiunto dopo giorni di rincorsa interminabile.
      Sta male, ma male davvero.
      Sembra influenzato ed io sto iniziando a pensare che ci sia qualcosa nell'aria, perché anche l'italiano, Franco, che c'era nell'albergue di ieri aveva gli stessi sintomi.
      Se dovessi stare male e non arrivare a Santiago con gli altri sarebbe uno scherzo del destino troppo duro da sopportare.
      Torno in albergue e mi metto al letto; sto in dormiveglia per un po' fino a quando Chris non mi sveglia per andare a trovare un supermercato aperto.
      Ci fermiamo in un bar del pueblo fantasma e mi offre una birra nell'attesa che il supermercato apra.
      Per inciso, il market è davvero piccolo e non molto fornito e per fare il risotto dobbiamo improvvisare e trovare ingredienti sostituitivi.
      Il mio aiuto in cucina stavolta è un poco più limitante perché non ho idea di come si faccia un risotto ma, alla fine, di il mio contributo ugualmente e sono contento di aver imparato una cosa nuova.
      Il risultato secondo me è più che soddisfacente e diamo da mangiare al gruppo più Axel; purtoppo Chris ha dovuto tagliare fuori Valdemar, Lukas e il suo amico perché la pentola non era abbastanza grande per 10 persone.
      La cosa non mi è piaciuta ma preferisco non parlarne più.
      Il proprietario dell'ostello canta qualche canzone con la chitarra, tra cui Volare, Bella Ciao, Mariposa Tracionera, e la canzone 'ufficiale' del cammino, 'Lodo' per la gioia e la sorpresa di tutti i presenti.
      Successivamente lavo i piatti mente Axel DJ lancia brividi di nostalgia a tutti i ragazzi del gruppo scegliendo con cura canzoni degli anni 80/90, e anche Megan si lascia andare canticchiando al suo solito. La ragazza che ho incontrato a Deba molto composta e riservata adesso è cambiata e la sera si apre un po' di più senza perdere però la sua grazia innata.
      A volte mi perdo a guardarla, e la mia concentrazione in questo mi ricorda lei che scruta l'ambiente circostante per disegnare qualcosa sul suo quaderno.
      Ok ammetto che la cosa è inquietante.
      Domani ci aspetta la tappa più lunga di tutto il cammino, ben 34 km: non ho alcuna voglia di alzarmi alle 5.30😅
      Oggi è il 24 di Giugno e nella mia vita è sempre stato un giorno speciale. In questo giorno, molto indietro nel tempo, ho dato il mio primo bacio e sono arrivato a Santiago la prima volta. A volte le coincidenze ti fanno pensare che ci sia qualcosa di più grande a muovere i fili del destino.
      Sono passati 4 anni...sembra ieri.

      PS: una ragazza straniera mette su Spotify 'A Te' di Jovanotti e Chris ricorda 'questa l'ho dedicata alla mia ex'.
      Chissà se in fin dei conti, sotto la sua armatura fatta di ironia e battute sagaci, è un tenerone anche lui...
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    • Day 33

      Tag 33: Abadin - Vilalba 19km

      August 18, 2018 in Spain ⋅ ☀️ 18 °C

      Aus Abadin raus ging es über schmale Straßen, dann weiter über Feldwege. Diese führten durch Wälder, zwischen Kuhweiden hindurch und wieder entlang von Eukalyptuswäldern. Über uralte Brücken und entlang von mehr oder weniger überwucherten Steinmauern. An einem abgelegenem Bauernhof gab es frisches Obst. Wie im Baskenland.
      Zwischendurch habe ich den Kilometerstein 130 passiert.
      Das war definitiv eine der schönsten Etappen. Schöne Wege, Landschaft wie daheim oder im Voralpenland.
      Vilalba dagegen ist eine wenig einladende Stadt. Alles wirkt grau und dreckig. Die Herberge ist schön und sauber, die Gäste (viele Radler, sagte ich schon, das ich Radler hasse¿) unmöglich.
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    Plaza Suso Gayoso

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