Tân Hiệp

Appuntamento di fronte all'hotel con Giacomo e Valentina, pronti per la nostra avventura marittima. Dopo una contrattazione degna del miglior mercato delle pulci, ci imbarchiamo per l'isola di Cham. Il sole brilla come se avesse appena cambiato le batterie, e passiamo la giornata tra mare, snorkeling e passeggiate. Praticamente Robinson Crusoe, ma con più stile e meno barba.

Dopo pranzo, come da copione vietnamita, il cielo decide di fare i capricci. Arrivano le prime nuvole minacciose e alle 13:30 scatta l'operazione "salviamo i turisti". Tutte le barche ci riportano ad Hoi An come se l'isola fosse improvvisamente diventata radioattiva. Con il senno di poi, passarci la notte sarebbe stato interessante. Magari la prossima volta.

Ci accontentiamo delle ultime ore di mare alla spiaggia di Hoi An, perché un po' di sabbia tra le dita dei piedi non ha mai ucciso nessuno (credo).

La sera ci aspetta il "Hoi An Memories Show". Cinque atti che raccontano la storia di Hoi An dall'antichità all'era moderna. Giochi di luce da far invidia a Las Vegas e 400 artisti che si muovono come se avessero fatto un patto con il diavolo. Impressionante.

Per cena, Vale sceglie un ristorantino ben recensito su Google. I piatti non sono male, ma confrontati con la cena della sera prima è come paragonare una Fiat Panda a una Ferrari. Eh, non si può sempre vincere.

Chiudiamo la serata con la nostra fedele amica birra. Al gruppo si uniscono Costanza, un'amica dell'EUR incontrata casualmente (il mondo è davvero un fazzoletto), e il suo ragazzo. Domani si parte per Hue, sperando che il fegato regga e che le valigie non decidano di ribellarsi.​​​​​​​​​​​​​​​​Read more