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  • Day 38

    Negreira and " To Walk or Not To Walk'

    July 1, 2022 in Spain ⋅ 🌙 15 °C

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    Ieri sono crollato così istantaneamente che vorrei tanto che questo accadesse ogni sera.
    Tuttavia mi sveglio con un orribile dolore alla cervicale che non mi darà pace per qualche ora.
    Le cose non migliorano, quando andando verso la cattedrale,
    Megan mi dice che ha dormito malissimo e mi parla di un dibattito di cui non capisco bene il senso.
    Le chiedo di spiegarmi meglio e mi dice decisa 'non so se voglio ancora camminare! Ma non voglio stare in Santiago'.
    Quindi il dibattito di cui parlava era con se stessa e non ha chiuso occhio fino alle 4 di notte.
    Come sempre mi perdo molto quando parla e non capisco un cazzo, specialmente la mattina.
    Mi cade il mondo addosso; perché diavolo tutti continuano inesorabilmente a cambiare i loro piani ogni stramaledettissimo giorno.
    Sono tutti bipolari e indecisi😅😅.
    Va bene non avere obblighi o programmi, è così che mi piacerebbe vivere, ma se per tutto il viaggio dici di volere arrivare ad un certo punto e poi quando sei lì per lì per raggiungerlo ti tiri indietro, io non lo capisco.
    Le rispondo solo ' when It's done, it's done', se il corpo dice basta, forse è meglio darci un taglio. La cosa mi mette di cattivo umore e mi sembra davvero un dejavu: è come se fossi tornato indietro di 4 anni e stessi vedendo Thomas che non riesce a godersi gli ultimi giorni verso Finisterre.
    All'epoca lui continuò solo per stare con me, ma quei giorni furono solo vera sofferenza per lui; era completamente saturo a livello mentale.
    Voglio dire, la situazione è simile ma di certo lei non sta camminando per me o per farmi compagnia.
    Vuole solo allontanarsi da Santiago e stare con Matt e Axel, ma si nota che non c'è la fa più.
    Arrivati alla cattedrale ci dirigiamo al bar vicino all'officina del pellegrino, ed io offro una 'costosa' colazione a tutti in attesa che arrivi Blondie.
    Axel non fa storie ma Megan non è contenta e vuole ridarmi i soldi.
    Mi dice:' non voglio che spendi i tuoi ultimi risparmi per me'.
    Ci risiamo, cerco di farle capire che era un regalo per tutti ma la cosa non sembra funzionare, mi dice che me li darà ma io faccio orecchie da mercante e mi giro dall'altra parte.
    Questa cosa mi rende frustrato, perché lei non mi reputa un suo pari. E anche se non è così, è quello che sento io e fa male lo stesso.
    Arriva dal nulla Marjoleine e fa le congratulazioni ai miei amici, e come sempre nel modo in cui arriva va via.
    Oggi fa caldo e la camminata, che già parte in ritardo, so che non sarà facile.
    Uscire da Santiago è facilissimo, la pietra miliare che segna il kilometraggio per Muxia e Finisterre ci porta nella giusta direzione e noi rincontriamo dopo un po' i boschi di eucalipto che tanto abbiamo amato nel cammino del norte. Forse questi boschi sono più radi e meno folti, ma a me piacciono lo stesso e sembrano profumare di più.
    Il paesaggio bene o male è questo, e si alterna con strade assolate di piccoli puebli del circondario di Santiago.
    In una di queste vediamo un pellegrino fare il cammino al contrario. Matt lo ferma per puro caso e il destino vuole che sia John del Newzeland, o meglio John dell'Olanda che non vediamo da Deba. La cosa buffa è che Matt e John non si riconoscono subito nonostante siano stati abbastanza in confidenza nei primi giorni. Io lo riconosco immediatamente ma dato che sembrano non conoscersi penso che la mia mente si sbagli. Ad un tratto John dice a Blondie ' hai un aspetto familiare' ed io inizio a ridere tantissimo. Lui tra il soddisfatto e il sorpreso risponde semplicemente con 'John!'.
    Un'altra curiosa storia sul cammino che mi fa capire quanta vita ci sia in un singolo mese in questo viaggio, e quante persone e ricordi collezioni ogni giorno, così tanti che spesso pochi giorni sembrano lunghi come mesi e mesi.
    Cammino con Matthew mentre Axel è con Megan un quarto d'ora più indietro.
    Il primo Bar disponibile è quasi dopo 10 km e Megan ricorda di esserci già stata. Sette anni fa una donna le aveva chiesto dei pantaloni perché poeticamente 'se l'era fatta addosso'.
    Questa cosa che lei ricorda un sacco di bar ma non molti paesaggi mi fa morire dal ridere, e mi conferma che quello che ricordiamo di più sono i momenti con le persone e tutto quello che il nostro cuore condivide. O in molti casi quello che condivide il nostro stomaco.
    Abbiamo una seconda colazione ed io ho un caffè gigantesco.
    Non c'è molto da vedere prima del bel ponte di Maceira, in cui Blondie e Axel rimangono un po' con i piedi a mollo tra le rapide.
    Megan va veloce in avanti alla ricerca di un bagno, ed io percorro gran parte del tragitto che porta nella cittadina di Negreira da solo. Quando la ritrovo è nel bar in cui ho mangiato con Thomas 4 anni fa e anche lei ha ricordi di questo posto e dei boccadillo lunghi quanto il suo braccio.
    Ora come dico sempre le dimensioni non sono importanti 😅😅😅ma il fatto che il boccadillo di 45 centimetri di questo bar venga così tanto pubblicizzato mi fa davvero ridere. E Megan che mette il suo braccio accanto al panino per misurare la dimensione è a metà tra il divertente e l'inquietante.
    C'è sempre distanza quando siamo soli e questo mi infastidisce.
    I miei amici fanno un breve recap dei giorni che mancano e probabilmente ci vorrà un giorno in più per arrivare a Finisterre perché in queste condizioni fare due giorni da più di 30km non è semplice. In questo modo Megan non arriverà a Muxia, e dice che va bene così che non ne ha bisogno, e la cosa non mi fa piacere. È il mio posto preferito e mi piacerebbe molto che lo vedesse. Ma amen, io non lo mancherò per niente al mondo.
    Nel mentre Matt e Axel hanno, invece, un menù del dia molto invitante e veniamo quasi 'buttati' fuori perché è tardi ed è orario della siesta.
    Decidiamo di rimanere in città e l'albergue è veramente vicino a questo bar e ci sistemiamo subito e in fretta.
    Faccio la doccia, una lavatrice e stendo i miei vestiti. Fa caldo ed è pieno di mosche, non è sicuramente il miglior posto in cui sono stato. I miei amici dormono tutti ed io passo il mio tempo nella living room cercando di fare un recap mentale di quello che è successo ieri mettendo per iscritto il più possibile. Successivamente vado al super a comprare qualche schifezza e vedo Megan che ha già terminato la sua spesa.
    Mi siedo per un poco in una panchina in mezzo alla strada e noto che questa città è piena di statue ma non ho voglia di esplorarle più di tanto. Sono certo che Negreira non sarà tra le cose che ricorderò in futuro.
    Rientro giusto un attimo per vedere tutti intenti nelle loro cose, c'è chi scrive e chi sta al telefono, e in poco tempo siamo tutti pronti a uscire e andare in pizzeria. Prendiamo due pizze da dividere in quattro, e Megan ci mette sopra la rucola che ha comprato al supermercato.
    Penso che la metterebbe dovunque e la mangerebbe su qualsiasi superficie.
    La pizza non è malaccio ma ovviamente non è pizza, e la serata passa tranquilla senza bevute esagerate o discussioni memorabili. O perlomeno io non le ho colte.
    Torniamo in albergue e ci prepariamo a dormire, mentre scrivo nella living room un gruppo di francesi parla a voce alta e ridono di me quando passo tra di loro. Ovviamente non so ne saprò mai il motivo.
    Quando ritorno una stangona di queste mi fa segno se voglio bere, ma io perentoriamente rifiuto e forse ho perso un'occasione.
    Ma non bevo, non conosco il francese e non mi piace questa gente così rumorosa.
    Quando ritornano sono peggio di prima e parlano a voce alta, e queste due ragazze e un ragazzo hanno un atteggiamento molto promiscuo e sembrano usciti da ' The Dreamers'.
    Boh, magari è solo la mia immaginazione.
    Oggi è stato un giorno poco proficuo, e abbastanza piatto per non dire negativo.
    I miei poteri di spugna hanno funzionato e ho assorbito la stanchezza mentale e fisica dei miei compagni, soeriamo che domani sia migliore, ma ne dubito fortemente.
    Non voglio che il cammino finisca, ma certe dinamiche e certi pensieri hanno saturato anche me.
    Ho bisogno di un nuovo inizio.

    PS: Grazie al miracoloso incontro con John ritrovo anche il numero di Drew e così rientro in contatto con la Oregon Family. Nonostante tutto, questo cammino non smette mai di stupirmi
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