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  • Day 53

    Tekirdag

    December 22, 2019 in Turkey ⋅ ☀️ 18 °C

    La notte procede bene, la sveglia sempre alle 6 come dalla nostra partenza dall'Italia ma le due ore in più di fuso orario hanno spostato l'alba quasi alle 8. Rimesse le borse in ordine, partiamo per una nuova tappa, il sole splende in una mattina quasi invernale. Usciamo dalla città la strada diventa sterrata, le bici sobbalzano, le borse tremano, il peso delle bici si fa sentire ancora di più, il vento ci sbalza, è più forte di ieri, ci gira il manubrio e rende la marcia un gioco di equilibrio e forza. Sorpassiamo paesi dove le piccole case vengono sormontate dalle grosse moschee dove l'ammaliante canto del Muezzin invoca i fedeli alla preghiera. Nell'angolo di una piccola casa sferzata con forza dal vento esce un'anziana signora. Vestita di abiti vissuti ci ferma e anche se la barriera linguistica ci rende distanti, i gesti a volte ci avvicinano più di qualsiasi altra parola.. Ci intima di aspettare mentre da un'altra porta esce il marito che nonostante la tarda età, come da quando era piccolo, sa che l'alba di un nuovo giorno è una nuova occasione di portare a casa qualcosa e dopo averci salutati a suo modo si avvia verso i campi l'unica loro fonte di sostentamento. Quasi con ansia attendiamo il ritorno della donna mentre il vento fa sentire tutta la sua forza. Siamo fermi ma nonostante questo lottiamo per tenere le bici su e non cadere noi con loro. Tra una raffica e l'altra ecco riapparire la signora che con difficoltà si avvicina a noi e tra le sue mani solcate dalla vita di duro lavoro stringe un sacco. All'interno, noci.. forse l'unica cosa preziosa che ha in casa e che con una gentilezza e sguardo che solo chi vede quegli occhi può immaginare ce le offre in dono. Rimaniamo esterrefatti, dalla partenza è la prima volta che riceviamo qualcosa in dono da chi ci ha semplicemente visto per strada e cercando a gesti e a parole di far intendere la nostra gratitudine, interiormente sedimentiamo le energie di questo splendido incontro. Continuiamo la nostra tappa meravigliati e ricaricati cercando con più forza di tener testa alla potenza di eolo. Giungiamo al nostro obiettivo giornaliero più presto di quanto ci aspettavamo, per questo decidiamo di fare quasi una doppia tappa godendo magari di una ospitalità offerta da gente locale. Il vento non finisce mai di soffiare ma nonostante tutto riusciamo a raggiungere la casa di chi stanotte ci darà un tetto. La famiglia che ci accoglie è speciale.. al nostro arrivo, la cena ci è stata preparata a nostra insaputa con cibi locali. La lingua locale ci mette in difficoltà ma nonostante i 93km e i più di 1200mt di dislivello vogliamo imparare e capire di più su questo nuovo paese che sarà la nostra casa per alcuni mesi a venire.Read more