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  • Day 1

    Milano Malpensa

    June 7, 2015 in Italy ⋅ 28 °C

    Abbiamo sognato, immaginato e preparato questo viaggio per più di un anno. Finalmente il giorno 7 gennaio abbiamo prenotato il volo con Emirates, ad un prezzo molto conveniente, 450 a persona, che al tempo concedeva due valigie in stiva + bagaglio a mano. + l’assicurazione 252 euro per tutti e 4 (63 euro a testa per 32 giorni).

    Partenza alle 16,10 da Malpensa e arrivo alle 19 a Jfk.

    Mentre il ritorno con partenza alle 22.20 e arrivo alle 12.15.

    Eravamo veramente carichi!

    Abbiamo risparmiato per più di un anno perché volevamo che questo viaggio fosse speciale. Vero che eravamo ospiti da Michela ma non volevamo rinunciare a visitare New York intensamente e anche altre città, oltre a spendere un po’ per lo shopping negli outlet americani così convenienti.

    Una spesa molto importante è stato il New York Pass per 10 giorni che è costato 909$ però l’abbiamo abbastanza sfruttato...

    Milano Malpensa è stata veramente una tappa del nostro viaggio.

    Eravamo in fila al Check in, con le valigie già belle incartate quando vediamo un addetto del check in che chiede qualcosa a tutte le persone in coda e tutte lo guardano piuttosto scettiche e ci aspettiamo un qualcosa di pubblicitario...
    Arriva e ci dice che sono in overbooking e se cediamo il nostro posto partiremmo il giorno successivo e in omaggio ci darebbero un volo per New York da spendere entro un anno in qualsiasi periodo, anche alta stagione. Noi gli diciamo che andiamo da mia sorella quindi non abbiamo coincidenze o hotel prenotati e lui capisce subito che siamo le persone giuste. Ci spiega che ci offrono la notte a Malpensa, nello Sheraton, con cena, colazione e pranzo...

    Noi non siamo molto pratici e siamo rimasti un po’ stupiti da questa proposta... Abbiamo chiamato subito mia sorella e mio cognato che viaggia molto spesso ci ha detto accettate immediatamente a me non è mai capitato! Siete fortunati...

    Abbiamo accettato, ci hanno detto di aspettare un’oretta in aeroporto che vedevano come si metteva la situazione se veramente non c’era posto.
    Poi ci hanno fatto fare già il check in per il giorno dopo, in modo che potevamo velocizzare le operazioni. E ci hanno indicato dove andare per entrare nell’hotel.
    All’hotel ci sono state date due camere comunicanti che noi così belle non le avevamo mai avute!
    Ci sentivamo dei privilegiati! Abbiamo girato l’hotel in lungo e in largo, mangiato abbondantemente e riposato su quei letti comodissimi. Il giorno successivo abbiamo girato ancora l’hotel e l’aeroporto per arrivare all’ora dell’imbarco.
    Ci hanno anche dato i posti vicino all’uscita di sicurezza, mentre le ragazze erano distanti da noi ma se la sono cavata benissimo con un vicino di posto esperto viaggiatore che ha dato loro tutte le indicazioni possibili per avere un buon viaggio.

    E il viaggio è stato veramente un buon viaggio. Io ho preso il cibo vegetariano indiano ed era molto buono, anche gli spuntini, l’acqua. C’è tutto quello che vuoi. I film in tutte le lingue...Uno spasso!
    Certo 9 ore sono lunghe ma con tutti queste novità e la carica che avevamo sono passate anche abbastanza in fretta!

    Arrivati a New York ci è voluto un attimo a passare i controlli e mio cognato non è potuto venire a prenderci e quindi ci siamo messi in fila per i taxi, un po’ disorientati e abbiamo fatto un viaggio con uno spericolato autista indiano che ci ha accompagnato nell’emozione di essere in America, di essere a New York e di aver finalmente visto avverarsi il nostro sogno di andare in Usa tutti insieme.
    Per Giona ed io era un ritorno ma tutto era così diverso che sembrava di non esserci mai stati.
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