A short but fine adventure by Paolo Read more
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  • Day 1

    In treno

    April 22, 2017 in Italy ⋅ ☀️ 14 °C

    Si viaggia, tutti, insieme, verso il sud. Si va per diverse ragioni, ma gli accenti tradiscono "case" di paesi lontani. Si legge, si gioca, i più fortunati dormono e alcuni programmano i prossimi figli.
    C'è ancora spazio per le famiglie, ma d'altronde si va al sud. Il senso di marcia fa sempre la differenza.
    Scommetto sin da ora che al ritorno si parlerà di affari perché al nord è tutto business, anche programmare un figlio.
    Il display dice 294km/h e dal finestrino il paesaggio si fa sempre più campano. Prossima fermata Napoli, ma noi andiamo ancora più a sud.
    Attendiamo la pizza, e il pesce fresco, perché al nord noi cerchiamo questo. Viaggiamo per stereotipi e accettiamo il caos in cambio di una pizza come si deve. Aspettiamo la sfogliatina e i babà ben sapendo che il prezzo da pagare sarà alto: la nostra integrità mentale!!!
    Ma ben venga il sud, che, come una di quelle cure che non ci piacciono ma che dobbiamo fare, ci farà, una volta rientrati e finalmente guariti, sorridere un po' di più!!!
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  • Day 2

    Pompei

    April 23, 2017 in Italy ⋅ ⛅ 15 °C

    Si torna indietro, 2000 anni circa, per quel tipo di eventi che rimangono nei secoli e che, in un alche modo, fanno volare la fantasia. Pompei è turismo, di quello tragico, che in fondo esisteva ben prima delle nostre recenti tragedie.
    Ma Pompei è anche immaginazione; perché camminare tra cardi e decumani dai sassi arrotondati è un po' entrare in quel mondo dove il marmo risplendeva e dove il Vesuvio, ogni tanto imbiancato, faceva da sfondo.

    Ci si ritrova al foro per le "vasche" quotidiane e al mercato per un po' di shopping. Ci si ritrova alle terme per discutere al riparo da occhi e orecchie indiscrete e magari a teatro per un po' di relax.
    La vita non era così diversa se avevi la fortuna di non nascere schiavo.

    Pompei adesso è invasa da turisti di ogni nazione perché universale è il suo richiamo. E, ammetto, con un pizzico di piacere, non è neanche così turistica come mi aspettavo. Certo, non manca il buon savoir faire napoletano, ma a gente cresciuta con il Vesuvio rombante alle spalle bisogna, forse, concedere qualcosa che ai normali cittadini non concederesti.
    Ringraziamo, allora, 2000 anni dopo i cittadini di Pompei, anche i napoletani che, noncuranti di tutto, continuano a portare il loro "marmo" alle pendici del Vulcano, con la speranza di continuare ad ammirarlo e rispettarlo come tanti prima di loro.
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  • Day 3

    La costa

    April 24, 2017 in Italy ⋅ ⛅ 17 °C

    Un paio di giorni sono sufficienti per capire come funzionano le cose: sai che ti devi buttare per attraversare la strada, sai che devi fermarti a chiacchierare con tutti quelli che ti si avvicinano e sai che gli orari sono lì solo per dovere.

    Il concetto di tempo è quello più interessante. Non puoi farci affidamento come faresti in qualsiasi altro luogo della terra e poco conta avere un Rolex o l'ultimo modello di Apple Watch.

    5 traghetti presi in un giorno e solo uno è effettivamente partito quando doveva. Intendiamoci, due erano in anticipo, ma di un anticipo talmente clamoroso che posso solo immaginare il disastro interiore che avrei avuto se solo ne avessi perso uno.
    Io che pianifico al minuto!!!

    Ma qui accetti e vai avanti. Almeno la costiera è talmente grandiosa che ti convince facilmente che tutto andrà bene, anche rimanere bloccati per un paio d'ore in più.

    Ci si lascia accarezzare dal vento mentre i paesi si susseguono veloci; si guarda la vivace Amalfi o la più sofisticata Positano. Si ricorda il passato che, in fondo, doveva essere fatto di voci e rumori non così dissimili e ci si lascia trasportare in conversazioni solo per il gusto di farlo e di sentirsi un po' meno freddi.
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  • Day 4

    Salerno

    April 25, 2017 in Italy ⋅ ☀️ 17 °C

    L'ultimo giorno è per la nostra ospite, modesta ma per scelta, non per mancanza di possibilità.
    Salerno è città dalle tante facce perché così è la gente che la abita: è la città della vita notturna cresciuta forse troppo rapidamente per le sue effettive possibilità, è la città dei vicoli nella parte vecchia e dei palazzi che meriterebbero più attenzione, ma è anche quella frenetica e rumorosa del corso principale.

    È città da vivere a piedi, anche se i salernitani non ne sarebbero così sicuri perché inerpicarsi sulle colline o discendere sul lungomare è anche, e soprattutto, questione di umore e di come si vuole affrontare la giornata.

    Salerno metafora della vita? Forse azzardato, ma passare dai calmi e quieti giardini di Minerva sorseggiando una tisana, alle scene da film del traffico cittadino, per finire alla stazione marittima firmata dalla grandissima Zaha Hadid è davvero esperienza che abbraccia il nostro complesso universo sensoriale.
    Mettiamoci anche una brioche ripiena di gelato e un frittino per non farci mancare nulla.
    Mettiamoci pure un commerciante capace di vendere anche sua mamma e che ti incontra il giorno dopo e ti saluta come se fossi il suo migliore amico e non puoi non restarne affascinato.

    Ok...da turisti si è sempre più sensibili e attenti, ma preferisco portarmi a casa questo tipo di esperienze e di ricordi e preferisco scriverli per ricordarmi che, in fondo, noi italiani siamo tutti del sud!!!
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