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- Dzień 132
- sobota, 23 sierpnia 2025
- ☁️ 19 °C
- Wysokość: 58 m
NiemcyBonn50°44’10” N 7°8’3” E
Sono tornato

(Deutsche Version weiter unten im Text)
🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Ben riposato nell’elegante appartamento di Heike, la giornata è iniziata in modo tranquillo: il primo caffè sul balcone, con la città ancora silenziosa ai miei piedi. Poi ho accompagnato Heike al suo programma sportivo del sabato – un piccolo, ma prezioso sguardo nella sua quotidianità. Per la colazione abbondante e deliziosa si sono aggiunti anche Lisane e Christian, e tra chiacchiere e risate il tempo è volato, tanto che sono partito quasi in ritardo. Con un lungo, caloroso abbraccio mi sono congedato da Wiesbaden – avviandomi in una giornata grigia e fredda. Che estate è mai questa? Il sole bisognava davvero andarlo a cercare.
Frustrato dal cielo coperto, si smarrivano anche i miei pensieri, e presto mi sono perso nel traffico cittadino – fino a trovarmi, del tutto involontariamente, in autostrada. Per fortuna subito dopo c’era l’uscita, e non è successo nulla. E come se non bastasse, poco più avanti una strada chiusa. L’inizio della mia ultima tappa non poteva sembrare più incerto e faticoso.
Ma da Bingen in poi, dove comincia il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO della “Valle del Medio Reno Superiore”, tutto è cambiato. Il paesaggio si è aperto – e con esso anche il mio cuore. Che spettacolo: i vigneti aggrappati ai pendii ripidi, le pareti di roccia che si innalzano sopra il fiume, castelli e torri che da secoli vegliano sul Reno come guardiani silenziosi. Conosco bene questa regione – dai viaggi in treno lungo il fiume, da un lungo tour in bicicletta – eppure, ancora una volta, mi ha profondamente colpito. Solo il sole mancava, nascosto con ostinazione dietro la coltre grigia di nuvole.
Dopo Coblenza, però, il ritorno a casa si faceva sempre più tangibile. Le strade mi erano familiari, i paesi risvegliavano ricordi. A Remagen infine è apparso il Drachenfels nel Siebengebirge – una visione così cara, che ho ammirato migliaia di volte attraversando il ponte sul Reno a Bonn. In quel momento ho capito: ci siamo, sono davvero quasi a casa.
Gli ultimi chilometri sono stati come una parata solenne. Case conosciute, l’università, l’Hofgarten, attraverso la Porta di Coblenza, sopra il ponte di Kennedy fino alla riva di Beuel, sul Reno. Lì mi attendeva un’accoglienza che non avrei potuto immaginare più bella: i miei amici avevano preparato un picnic, con torte, stuzzichini, vino e dolci parole di bentornato. Finalmente ho potuto abbracciarli di nuovo. C’erano anche i miei genitori, mia sorella e i suoi bambini, che non stringevo da così tanto tempo.
Così tanto amore, gioia e calore riempivano l’aria, che persino il sole, alla fine della giornata, è riuscito a farsi strada attraverso le nuvole. I suoi ultimi raggi ci hanno avvolti in una luce dorata – una benedizione, una conclusione perfetta.
E così il cerchio si è chiuso: il mio viaggio si è concluso così come era iniziato: con un picnic sulle rive del Reno, con amicizia, affetto e tante risate. Sono infinitamente grato per questi mesi, per gli alti e i bassi, per le avventure e i momenti di quiete, per gli incontri e per tutte le storie. Ma soprattutto, sono grato ai miei amici e alla mia famiglia. Con quanta calda umanità sono stato salutato a Napoli, accompagnato lungo il cammino e accolto a Bonn – questo significa tutto per me.
Grazie a tutti voi che avete fatto parte di questo viaggio, che avete letto, tifato per me e mi avete accompagnato col cuore. Avete dato davvero vita a questa esperienza. Vi voglio bene. ❤️
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Gut ausgeschlafen in Heikes schicker Wohnung begann der Tag ganz gemütlich: der erste Kaffee auf dem Balkon, die Stadt noch still unter mir. Danach durfte ich Heike zu ihrem samstäglichen Sportprogramm begleiten – ein kleiner, aber schöner Einblick in ihren Alltag. Zum ausgiebigen, leckeren Frühstück kamen dann noch Lisane und Christian dazu, und wir haben so viel gequatscht und gelacht, dass ich fast zu spät losgekommen wäre. Mit einer dicken, herzlichen Umarmung verabschiedete ich mich schließlich aus Wiesbaden, hinein in einen grauen, kalten Tag. Was ist nur mit diesem Sommer los? Die Sonne musste man wirklich suchen.
Frustriert vom wolkenverhangenen Himmel verfuhren sich auch meine Gedanken, und so irrte ich bald im Wiesbadener Stadtverkehr umher, bis ich plötzlich, völlig ungewollt, auf der Autobahn landete. Zum Glück kam gleich die nächste Ausfahrt, und nichts ist passiert. Als dann noch eine Straßensperrung dazukam, fühlte sich der Start meiner letzten Etappe holprig und schwer an.
Doch ab Bingen, wo das UNESCO-Weltkulturerbe „Oberes Mittelrheintal“ beginnt, änderte sich die Stimmung. Die Landschaft öffnete sich, und mit ihr auch mein Herz. Welch beeindruckende Kulisse: Weinberge, die sich an die steilen Hänge klammern, Felswände, die hoch über den Fluss ragen, Burgen und Türme, die wie Wächter über die Jahrhunderte hinweg über den Rhein blicken. Ich kenne diese Region gut - von Zugfahrten entlang des Flusses, von einer langen Fahrradtour – und doch hat sie mich wieder einmal tief beeindruckt. Nur die Sonne fehlte, die sich hartnäckig hinter den grauen Wolken versteckte.
Hinter Koblenz aber begann die Heimkehr spürbar zu werden. Die Straßen wurden vertrauter, die Orte weckten Erinnerungen. Bei Remagen tauchte schließlich der Drachenfels im Siebengebirge auf. Dieser vertraute Anblick, den ich schon tausendmal beim Überqueren der Bonner Rheinbrücke bestaunt habe. Und da wusste ich: Jetzt bin ich wirklich fast angekommen.
Die letzten Kilometer waren wie eine feierliche Parade. Vorbei an bekannten Häusern, an der Universität, am Hofgarten, durch das Koblenzer Tor, über die Kennedybrücke, hinüber auf die Beueler Seite, an den Rhein. Dort wartete ein Empfang, der schöner nicht hätte sein können: Meine Freunde hatten sich zu einem Picknick versammelt, mit Kuchen, Snacks, Wein und süßen Willkommensgrüßen. Ich durfte sie alle endlich wieder in die Arme schließen. Sogar meine Eltern, meine Schwester und ihre Kinder, die ich so lange nicht mehr gedrückt hatte.
So viel Liebe, so viel Freude und Wärme lagen in der Luft, dass sogar die Sonne es am Ende des Tages noch schaffte, durch die Wolkendecke zu brechen. Ihre letzten Strahlen tauchten uns in goldenes Licht – ein Segen, ein würdiger Abschluss.
Und damit schloss sich der Kreis. Meine Reise endete so, wie sie begonnen hatte: mit einem Picknick am Rhein, mit Freundschaft, mit Zuneigung und viel Lachen. Ich bin unendlich dankbar für diese Monate, für die Höhen und Tiefen, für Abenteuer und stille Momente, für die Begegnungen und all die Geschichten. Vor allem aber bin ich dankbar für meine Freunde und meine Familie. Mit welcher Wärme ich in Neapel verabschiedet, unterwegs begleitet und in Bonn empfangen wurde – das bedeutet mir alles.
Danke an euch alle, die ihr Teil dieser Reise wart, die mitgelesen, mitgefiebert und mich im Herzen begleitet habt. Ihr habt diese Reise mit Leben gefüllt. Ich hab euch lieb. ❤️ Czytaj więcej
PodróżnikLuis mi ha fatto molto piacere seguirti tutto il tempo e stato meraviglioso leggere la tua storia e non ti dico le foto bellissime ben tornato tvb 😘
PodróżnikVielen Dank das du uns auf deine sagenhaftes Abenteuer mitgenommen hast, deine Bilder und dein Tagebuch haben alle fasziniert, deine Storry hat große Kreise gezogen. wir sind froh das wir dich wieder in unserer Mitte haben. hab dich lieb ❤️willkommen zurück 😘