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  • Day 3

    Jerash

    March 4, 2023 in Jordan ⋅ ☀️ 23 °C

    Scendiamo il sentiero dal tempio di Artemide a Jerash. Due ragazzine sono davanti a noi, si voltano ogni 5 passi e ridono tra loro. Vabbè, normale, succede ovunque 😂 A un certo punto una si volta e ci dice: want coffee? indicando un gruppo di donne di varie età, seduto sull'erba all'ombra del tempio. No, thanks, diciamo, è pomeriggio, poi non dormiamo! Ma salutiamo le signore. Gentili. Quella di mezza età ci guarda e chiede: coffee? No, thanks, le sorridiamo. Penso: la guida ci ha detto di mangiare e bere solo in hotel, chissà queste. Finisco il pensiero, la signora ha già versato il caffè dal thermos nelle tazzine usa e getta e ce le porge con lo sguardo di una che ti sfida a rifiutare... quello di qualsiasi mamma italiana. 😂 Ridiamo, ringraziamo, è caldissimo, sa di cardamomo, arab coffee, very good, dicono. Una ragazza con in braccio una bambina piccina sorride e ci porge un tupperware pulitissimo con grosse fette di torta, l'ho fatta io, dice. Erika fiduciosa si tuffa: è al cocco e sciroppo di zucchero, buonissima! La ragazzina dell'inizio ci chiede da dove veniamo, chiediamo qualcosa anche noi ma si crepa dal ridere, il suo inglese finisce là. Capiamo che sono di Jerash stessa, fanno picnic tra donne, la bimba si chiama Qamar, a gesti: vuol dire Luna. Lungo momento sorridente di silenzio. Luna emette bollicine dal naso. Diciamo: grazie e la Giordania è bellissima, approvazione generale, salutiamo e andiamo via facendo ciao ciao dietro le spalle. In ogni paese, se vuoi trovare qualcuno sicuramente gentile ed accogliente, trova un gruppo di donne che fanno picnic ❤️😛

    Siamo stati due giorni sulla strada: la Giordania non è solo Petra, c'è molto di più, e ogni sito ha qualcosa di così unico che sa sempre sbalordire. Del resto, è una zona pazzescamente suggestiva, a metà tra la Bibbia e le news: Umm Qays, dove Gesù ha cacciato i demoni e li ha fatti andare in un branco di maiali. Il castello di Ajlun, eretto per protezione contro i crociati, come dire: l'altra metà della storia che studiamo; c'è pure nato il profeta Elia, qui vicino. Jerash, le rovine romane più grandi e magnifiche che abbiamo mai visto fuori dall'Italia. Il monte Nebo, dove Mosè ha avuto la visione della terra promessa ed è morto, antico sito cristiano con dei mosaici bizantini da restare a bocca aperta. E il mar morto, il punto più basso della terra, scogliere bianche e azzurre di sale, ed è vero: galleggiarci è davvero un'esperienza unica! 🦦

    In mezzo, rocce, deserto, sabbie, dune, zone verdissime, montagne a panettone, salite e discese, dromedari, capre, accampamenti di beduini, paesaggi che cambiano continuamente, da 1300 a meno 400 metri, dal confine con la Siria al confine con Israele - e che confini tragici - dalle alture del Golan lungo tutta la Cisgiordania, fino quasi al Mar Rosso. In mezzo moschee, chiese bizantine antichissime, chiese moderne, università, paesini, città. Non ci sta in un solo post tutta la bellezza di questa terra, ogni chilometro è una scoperta. Come dice Yussef, il nostro autista/guida: oh my God, so good! 😃

    Ora siamo arrivati a Petra: stanchi ma felici. Nei prossimi tre giorni avremo ancora da camminare un bel po', ma siamo qui per lei! E per fortuna, il caffè della signora era buonissimo e basta, niente ripercussioni... mi vergogno di averlo anche solo pensato 😉
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