Tabata III parte seconda

Eccoci arrivati alla fine di questo luuuungo mese lampedusano. Un mese in cui abbiamo accolto a bordo i membri del Centro Studi Squali: gruppi da 10 persone si sono alternati per 4 settimane per portare a termine una ricerca sulla presenza dello squalo bianco nel mar Mediterraneo, in particolare lungo le coste siciliane. La ricerca si basava su una pasturazione continua, in un preciso punto a circa 12 miglia est da Lampedusa, sulla cosiddetta Secca di Levante. In questo punto, due giorni prima dell’arrivo del CSS, io Andre e Patrick ci siamo immersi per posizionare una catena a cui abbiamo legato una cima al cui termine abbiamo posizionato un grosso parabordo, creando così il nostro ormeggio per il mese. L’idea era infatti quella di restare ormeggiati tutto il mese su questa secca, in modo da pasturare senza sosta per l’intera durata della ricerca, ed avere maggiori possibilità di incontrare il bianco. Nella realtà dei fatti però le condizioni meteo marine di giugno, in un punto in mezzo al nulla nel mar Mediterraneo, non sono esattamente favorevoli e più volte ci hanno accompagnato onde da piú di due metri e venti oltre i 35 nodi, obbligandoci a passare la maggior parte del mese ormeggiati a una banchina di fortuna che non ci ha salvato dal marrobbio (e dalle conseguenti notti insonni) che ci ha portato via una bitta, o dalle tensioni troppo elevate sulle cime di ormeggio.
Oltre al meteo non esattamente dalla nostra parte anche la preparazione dei membri di questo centro di ricerca ci hanno lasciato un po’ a bocca asciutta, molto improvvisati e poco consci di quello che li aspettava in mare, poco rispettosi della barca in se e del nostro lavoro su di essa. Quindi non è una sorpresa se ora siamo così felici di partire, di aver ripreso possesso della nostra casa e di essere finalmente pronti a iniziare per davvero questo viaggio! Direzione Hammamet!Læs mere