Brücke des Slowakischen Nationalaufstandes

EP. 9 | In quest’ultimo mio via~vai in terra slovacca mi ritrovai nella precisa posizione di smarrimento in cui il sommo poeta all’inizio della Commedia si trovò. Mi sentii proprio come lui, perso in una selva oscura, in un bosco intricato e senza neanche un’idea precisa del luogo in cui mi trovassi e del perché fossi finito in quella situazione.

Per me in quel momento e quel posto rappresentava tutte le mie difficoltà, ognuna delle quali sembrava voler prevalere sulle altre, cacciandomi in uno stato di confusione assoluta verso una fallimentare redenzione.

In cima alle terrazze dell’Ufo di Bratislava avevo la visione chiara del confine sottile tra quella selva/bosco che rappresentava il caos interiore e del fiume Danubio che rappresentava la purificazione , ma non sapevo più quello che dovevo fare e perché fossi in balia di tutto ciò, mi domandai se non potevo più ambire alla felicità con una eventuale Beatrice.

Tutto era diventato buio, ero stato forse condannato senza aver commesso nessuna colpa a rimanere chiuso nelle sale infernali del Most Snp così chiamato, senza poter fare niente, se non quello di osservare dall’alto.Weiterlesen