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  • Day 13

    Moint Saint Michel

    April 18 in France ⋅ ⛅ 13 °C

    Abbiamo trascorso la notte presso il Camping Comunale che offre navette gratuite di collegamento (sulle quali pero’ non sono ammessi i cani); pertanto abbiamo deciso di percorrere in bicicletta la passerella che porta all’isolotto (risparmiando fra andata e ritorno piu’ di 4 km a piedi). La splendida giornata di sole ci ha favorito.

    Varcata la porta di ingresso e superate le mura di Mont Saint Michel si accede ad un piccolo ed incantevole borgo medievale.
Gli edifici sono tutti perfettamente ristrutturati e l’atmosfera è assolutamente affascinante.

    Percorsa tutta la Grand Rue, con i suoi numerosi gradini (si dice 380 ma non li abbiamo contati…) si giunge alla sommità di Mont Saint Michel dove si trova l’ingresso all’Abbazia.

    Durante la visita scopriamo un immenso complesso abbaziale fatto di saloni, cappelle, cripte, stanze e corridoi. Le principali attrazioni sono però la grande chiesa, il chiostro ed il refettorio.
Si tratta, in sostanza, di un susseguirsi di passaggi realizzati tra le imponenti mura medievali ed il cuore della collina, scavato nel corso dei secoli per ospitare l’abbazia.

    La struttura, in stile romanico e gotico, è bellissima.
    Essendo però stata trasformata in prigione durante la Rivoluzione Francese, si tratta sostanzialmente di un contenitore vuoto (non aspettatevi mobilio, arredo o opere d’arte all’interno).
    Al termine della visita dell’Abbazia, scendiamo verso la porta di ingresso al borgo percorrendo la passeggiata sui bastioni che ci regala splendide vedute sulla baia e un attimo di pace dall’affollata Grand Rue.

    Oltre all’abbazia, una delle meraviglie di Mont Saint Michel è lo spettacolo delle maree, una delle cose da vedere assolutamente. Periodicamente, le acque del mare circondano l’isolotto e si ritraggono, scendendo anche di 15 metri, ma solo poche volte (abbiamo scoperto che questo avviene solo 15-20 giorni all’anno).
    Victor Hugo la definì “una piramide sul mare” e la baia, infatti, è al centro di un fenomeno naturale meraviglioso: con la bassa marea l'acqua si ritira di 25 km ma, dodici ore dopo, il mare ritorna con grande rapidità sotto forma di un'onda alta mezzo metro che, secondo la descrizione di Hugo, "avanza rapida quanto un cavallo al galoppo".

    La storia ci racconta che fu fondata nell'VIII secolo dal vescovo d'Avranches Aubert, al quale apparse in sogno ben tre volte l'arcangelo Michele, ordinandogli di costruire una chiesa in suo onore su quel piccolo isolotto roccioso. Si narra che il vescovo ignorò le prime due richieste del Santo, finché questi, infuriato, gli perforò il cranio con un tocco del suo dito e solo allora il religioso si decise ad adempiere alle richieste dell’arcangelo (la reliquia del teschio del vescovo è conservata presso la Chiesa Saint-Gervais di Avranches).
    Secondo un’altra leggenda, invece l'arcangelo Michele è apparso, nel 495, a un gruppo di pescatori, chiedendo loro di innalzare una chiesa in suo onore.

    La storia racconta che duchi di Normandia e re francesi supportarono lo sviluppo della grande abbazia benedettina, aggiungendo poi in periodo medievale diverse case ed edifici che contribuirono a farla diventare la fortezza architettonica che conosciamo oggi.
    L'abbazia divenne così un rinomato centro di apprendimento, attirando alcune delle più grandi menti e abili amanuensi da tutta Europa, ma anche numerosissimi cristiani in pellegrinaggio.
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