• Passata la manica -considerazioni finali

    July 29, 2024 in France ⋅ ☀️ 25 °C

    Questo scritto conclusivo ha lo scopo di tirare un po’ le somme sul nostro viaggio in UK, commentando alcuni aspetti su usi e costumi delle popolazioni che abbiamo conosciuto un po’ meglio: Scozzesi, Gallesi ed Inglesi. Dobbiamo riconoscere che ovunque abbiamo trovato cortesia, gentilezza e accoglienza, anche nei confronti di Snoopy, aspetto non così scontato, vista la nostra esperienza dell’anno scorso in Spagna ed alle Canarie. Nel Regno Unito i cani sono ben accetti in ogni luogo, anche nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto, e con il nostro siamo perfino riusciti ad entrare in una chiesa!
    Per quanto riguarda le soste, visto il costo esageratamente caro della maggior parte dei campeggi, abbiamo molto apprezzato e spesso utilizzato la soluzione proposta dai Pub: sosta gratis se si consuma qualcosa, non necessariamente una cena, anche semplicemente una birra! L’ambiente dei pub ci è piaciuto anche per la loro calorosa accoglienza.
    Un’altra opportunità comoda e conveniente per la sosta ci è stata offerta dai centri sportivi, in particolare dai campi da rugby, dove abbiamo conosciuto le Honesty Box: cassettine di legno dove si inserisce responsabilmente la quota, senza che nessuno controlli. Vengono spesso utilizzate anche per la vendita di prodotti freschi (es le uova) lungo sentieri che passano vicino alle fattorie. Non sappiamo se dalle nostre parti potrebbero avere la stessa funzionalità…ma sinceramente ne dubitiamo!
    La gratuità della maggior parte delle autostrade ci ha permesso di utilizzarle liberamente, anche se abbiamo trovato un po’ stressante il modo di guidare inglese: “eccessivamente rispettoso” in tanti casi (quando per esempio ti fai in parte per lasciare passare la coda che si è creata dietro di te e nessuno ti supera!) ma “senza regole” sull’utilizzo delle corsie (superamenti ed affiancamenti a destra ed a sinistra indifferentemente…). Il particolare abbiamo constatato che i Gallesi sono “i Napoletani del nord”, in quanto non così ligi alle regole come gli inglesi. Per quanto riguarda invece la guida a sinistra, Antonio si è abituato molto rapidamente e non ha trovato eccessive difficoltà.
    Ci è piaciuta anche l’elasticità dimostrata dai britannici per quanto riguarda le prenotazioni: nel caso del traghetto, ad esempio, da noi prenotato in una certa fascia oraria per convenienza economica, è stato semplicissimo utilizzarne una diversa, vista la disponibilità nel carico, senza alcun sovrapprezzo. La stessa cosa ci è successa durante la nostra visita a Stonehenge: siamo potuti entrare molto prima dell’orario previsto in quanto c’erano posti liberi.
    Abbiamo però qualcosa da obiettare sui parcheggi lungo strada: anche in caso di strade strette, senza stalli previsti per le soste, i britannici parcheggiano liberamente invadendo le corsie stradali, il che crea non poco disagio alla circolazione, che in molte situazioni deve farsi alternata per permettere il passaggio di mezzi più ingombranti come il nostro.
    Un’altra osservazione che dobbiamo fare riguarda lo sfalcio di erba e piante ai lati delle carreggiate: ci siamo trovati in strade non proprio limitrofe dove la vegetazione invadeva le strade per più di metà della loro misura, riducendo di fatto ad una le due corsie di percorrenza.
    Avevamo invece letto commenti tremendi sulle “single track” scozzesi (stradine molto strette dove può passare un solo mezzo per volta) ed invece le abbiamo trovate assolutamente agevoli, sia per la presenza di numerosissimi slarghi dove alternarsi nel passaggio (circa uno ognoi 50 metri) sia per la prudenza ed il rispetto della maggior parte dei guidatori.
    Ci ha positivamente stupito qualche cartello stradale singolare: moderare la velocità per passaggio persone anziane o per attraversamento scoiattoli…e ci è dispiaciuto vedere lungo i bordi delle strade qualche capriolo e diversi procioni probabilmente uccisi dalla circolazione notturna.
    Nel nostro itinerario abbiamo volutamente escluso le grosse città ma anche nelle piccole cittadine abbiamo notato la ristrettezza delle isole pedonali, che penalizza un po’ la camminata a chi si reca per apprezzarne i centri storici.
    Durante le nostre spese alimentari, con vera sorpresa, abbiamo scoperto che gli anglosassoni non conoscono le fette biscottate! Poco male, visto che le abbiamo facilmente sostituite a colazione con cereali, pancake e waffle …ma ci ha veramente stupito una commessa che (nel vedere la foto che io proponevo) ci ha chiesto cosa fossero!
    Nel complesso possiamo dire di avere molto apprezzato questa vacanza in Gran Bretagna, anche se costretti a goderne in periodo di flusso turistico che però, studiando opportunamente percorsi ed orari, non ci ha impedito di apprezzare le bellezze naturali, storiche ed artistiche di questo territorio.
    Per quanto riguarda il clima, ci eravamo preparati a diverse giornate piovose ed invece possiamo dire di essere stati abbastanza fortunati: un giorno solo di vero e proprio maltempo, alcuni giorni di sole pieno ed i restanti con alternanza di sole, nuvole e pioggerellina tipicamente british.
    Temperature sempre molto sotto la nostra media estiva: durante la notte abbiamo acceso il riscaldamento e durante il giorno, mentre l’Italia arrostiva per i 38\40 gradi, noi ne avevamo al massimo 14/15, salvo in Cornovaglia dove abbiamo toccato i 25.
    Read more