• All'estremo nord - parte seconda

    24 april, IJsland ⋅ ⛅ 5 °C

    Stanotte abbiamo provato a vedere l'aurora ma l'abbiamo mancata di circa mezz'oretta purtroppo. Alle 2 era già chiaro, si preparava per l'alba!
    La mattina abbiamo lasciato la Guesthouse e siamo andati verso Godafoss, la cascata degli dei. Chiamata così perché quando nel 1200 dc gli islandesi sono passati al cristianesimo, il ministro ha gettato le statue degli dei pagane nella cascata.
    E poi e poi e poi... Siamo andati verso Husavik, la capitale del nord per eccellenza, famosa per i tour di whale watching. E infatti! All'una siamo partiti nelle acque gelide, abbiamo superato l'isola dei Puffin (con tanti Puffin che volavano intorno alla barca!) e abbiamo preso il largo. Ed eccole lì, 3 megattere davanti a noi che vanno a caccia di pescetti! Decidiamo di seguirne due, Molly e Rocky. La guida le ha riconosciute perché bazzicano nella zona da un paio di giorni e ogni balena ha una coda unica che le contraddistingue.
    Non si può sapere il sesso se non tramite DNA e non si sa se sono conoscenti, familiari o partner. Ma ci hanno regalato comunque uno spettacolo bellissimo.
    Quando passavano vicino a noi si vedevano le bolle d'aria venire a galla e quando andavano in profondità si vedeva invece il punto di immersione.
    Le nostre megattere erano giovincelle, intorno ai 10/11 metri ma possono raggiungere i 17 metri di lunghezza. Quelle del nord atlantico hanno la particolarità di avere la coda bianca mentre quelle del pacifico ce l'hanno nera.
    Rientrati dal tour ci siamo mangiati un bel fish and chips e siamo ripartiti per Akureyri.
    Dopo tutto questo freddino e vento abbiamo concluso la giornata con una bella spa rilassante di lusso nelle acque geotermali della forest lagoon.
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