• Il bello e il cattivo tempo V.02

    Sep 24–26, 2024 in Ecuador ⋅ ☁️ 21 °C

    #Days 45 & 46

    Sono stati giorni impegnativi per i nostri viaggiatori. Eravamo indecisi se e come condividere questo contenuto, ma crediamo sia giusto mostrare il bello e il cattivo tempo.

    Eravamo sul bus verso Otavalo quando siamo stati derubati di alcuni dei nostri averi. Nessuna scena da film d’azione (per fortuna), fisicamente stiamo bene. Semplicemente, ci hanno fregato e non ce ne siamo minimamente accorti.

    Quando abbiamo visto che nello zaino mancavano drone, soldi e le AirPod (nota bene perché in seguito saranno cruciali), i ladri erano lontani.

    La prima parte della giornata é trascorsa tra l’indifferenza della gente, gli aiuti che non arrivavano e la nostra paura, diventata rabbia e poi dispiacere.

    La seconda parte della giornata é diventata come una puntata di una serie poliziesca in cui noi eravamo i protagonisti, catapultati in vicende che andavano oltre al piccolo ladruncolo🧐

    Abbiamo documentato tutta la vicenda, perché a tratti sfiorava i limiti dell’assurdo (ridicolo? folle?). Tuttavia, siccome l’accaduto ha portato ad altri avvenimenti, il furto si é trasformato in un atto penale. Il nostro avvocato di fiducia (🥸) ritiene che non sia il caso pubblicare queste informazioni fino alla fine del processo.

    Andiamo a letto alle tre di mattina, dopo ore a girare sull’auto della polizia e parte della nottata trascorsa al ministero pubblico.

    Ci svegliamo per andare in Fiscalía (MP) a recuperare parte del bottino, pronti a dare una seconda possibilità al viaggio, anche se con un po’ di timore in più. Siamo in strada, Laura ha in mano il telefono per controllare dove si trova l’Uber e in un momento un motociclista cerca di rubarglielo. Fortunatamente la custodia era legata al collo col cordino 🫢

    PIETRIFICATI. Siamo davvero demoralizzati e per la prima volta compare il pensiero di voler tornare a casa.

    Ci rechiamo in fiscalía e le persone presenti si fanno in quattro per aiutarci. Fanno di tutto per liberare le “prove” in maniera che non dovessimo restare a Quito più del dovuto. Ovviamente l’attesa é lunga, ma un avvocato viene da noi con acqua e biscotti tipici. Mentre ce li porge dice “che nel paese c’è del buono”, e questo ci scalda il cuore.

    Questi giorni abbiamo incontrato tre criminali, guardie che ci hanno ingannato, persone indifferenti e tanto altro. Tuttavia, abbiamo incontrato anche una vigilessa che ci ha aiutato a far arrivare la polizia. Una coppia di passanti che sentendo la nostra storia ha convinto la polizia ad aiutarci. Tre investigatori (giuro, la squadra di Voight in ChicagoPD) giovani e brillanti con cui abbiamo passato la serata a scambiare chiacchere sui cibi locali e culture dei rispettivi paesi.

    C’è tanto da elaborare, ci sentiamo di dire che abbiamo visto il brutto dell’Ecuador, ma non é che una singola parte di questo paese. Ora non ci resta che scoprire il bello 🌺 🌋 🌳

    PS: come abbiamo fatto a ritrovare le nostre cose vi chiederete? Le cuffiette di Manu avevano il GPS e quel furbone del ladro non lo sapeva.
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