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- Päivä 63–64
- 12. lokakuuta 2024 - 13. lokakuuta 2024
- 1 yö
- ☁️ 21 °C
- Korkeus: 2 540 m
EcuadorPlaza Rótari2°53’38” S 79°0’4” W
Rotolando verso Sud 🦭

#Days 63 & 64
Ci svegliamo sotto un cielo grigio e una leggera pioggerella. Approfittiamo dell’ultima colazione sul rooftop del nostro ostello, 🍳 🥑 ☕️ 🍍 e la nostra nuova ossessione, il Banana Bread 🍌.
La giornata (e la meteo) di ieri ci hanno ricaricato di energia 🔋 Tuttavia, per motivi che spiegheremo nei prossimi giorni 😂, dobbiamo tornare a Quito e scendere verso Sud un po’ più in fretta del previsto.
La stazione dell’autobus dista trenta minuti dal villaggio. Ormai avrete capito, quando possiamo risparmiare sui taxi, ci facciamo una bella camminata, sopratutto visti i costi dei trasporti alle Galapagos 💸 In questi momenti siamo contenti di viaggiare “solo” con lo zainetto e aver lasciato il bagaglio grande a Quito.
Alla stazione dell’autobus 🚍 rivediamo il ragazzo australiano che era in crociera con noi. Prendiamo il bus fino al canale di Itabaca, dove un ferry (di un minuto) ci permette di attraversare e prendere il secondo bus per l’aeroporto ✈️
Momento storico:
Questo aeroporto é stato costruito dai militari USA 🇺🇸 durante la seconda guerra mondiale. Ristrutturato poi nel 2013 è stato “costruito all’80% con materiali riciclati e alimentato dall’energia eolica e fotovoltaica. Si tratta del primo aeroporto del mondo che ha ottenuto la certificazione LEED Gold, attestato che riconosce la sostenibilità dell’architettura e dell’edilizia.”
Momento riflessione:
Questo rispecchia l’idea che abbiamo avuto delle Galapagos. Abbiamo notato, in ogni luogo e persona, l’impegno per tenere la natura pulita, incontaminata e SENZA plastica. Già dall’arrivo al porto siamo rimasti sorpresi, ritrovandoci davanti un luogo dove avremmo potuto nuotare tranquillamente data la limpidezza e la cristallinità.
Infatti:
“Nel 2010 le Isole Galápagos sono state rimosse dalla lista dell’Unesco dei siti a rischio, grazie agli sforzi compiuti dal governo dell’Ecuador 🇪🇨 per proteggere la biodiversità dell’arcipelago, contrastando le specie invasive e controllando pesca e turismo. La crescente presenza umana nelle isole rappresenta comunque una minaccia per la biodiversità locale ed è necessario mantenere la guardia alta.”
Nella gente del luogo abbiamo incontrato una particolare sensibilità all’argomento, ma il problema arriva dall’altro lato del mondo (indovina chi? 🤓🤫):
“Il gruppo ambientalista Ecoagents dell’Ecuador ha lanciato un appello urgente al governo cinese affinché interrompa la pratica di scaricare rifiuti nelle acque vicino alle Isole Galapagos. Ogni anno circa 160 tonnellate di plastica vengono raccolte lungo le coste delle Galapagos, e una parte significativa di questi rifiuti proviene dalle imbarcazioni della flotta peschereccia cinese. Questi rifiuti vengono trasportati dalla corrente di Humboldt, che si sposta lungo la costa sudamericana, fino a raggiungere le isole” 🇨🇳
Fine della “piccola” polemica. Siamo tornati a Quito, nell’ostello in cui ormai ci sentiamo un po’ “a casa”. Abbiamo mangiato un’ottima pizza 🍕 guardando Narcos.
Il giorno seguente abbiamo salutato la soleggiata capitale (faceva meno freddo che alle Galapagos 🫨), con un po’ di malinconia per un luogo che nonostante non ci abbia dato una buona prima impressione, ci é piaciuto tanto.
Direzione? Si va a Sud, verso CUENCA 🚍Lue lisää