• Treno tra le piantagioni

    2024年8月27日, スリランカ ⋅ ☁️ 15 °C

    La sveglia è stata traumatica, ma almeno siamo riusciti, ciondolando, ad uscire dalla camera per le 6.30: con un occhietto aperto e l’altro ancora dormiente, incrociamo il nostro host che nonostante la levataccia ci porge un sacchetto con i pancake per la colazione. Un gesto dolcissimo che non dimenticheremo e apprezzeremo ancora di più tra un’oretta.
    Salutiamo tutti quanti, animali dolcissimi compresi e ancora nella penombra percorriamo la discesa verso Purna che ci sta già aspettando per accompagnarci in stazione. Questa mattina infatti non sarà lui a portarci alla prossima tappa, ma il treno, famoso in tutto il mondo per i suoi percorsi tra le piantagioni di té! Arriviamo in stazione con notevole anticipo e verso le 6.15, inizia ad alzarsi il sole e ci accorgiamo di avere un certo languorino: tempo dei pancakes (che in Asia, sono più come delle spesse crêpes) farciti con una strana pasta di cocco e zucchero bruciato. Il sapore è buonissimo!
    I binari iniziano a riempirsi, soprattutto di turisti occidentali come noi e prendiamo posto davanti al cartello 2 classe. La prima classe è con aria condizionata e finestrini sigillati, la seconda con finestre apribili e porte aperte e la terza classe, presa dai locals, senza la possibilità di riservare il posto. La particolarità di questa esperienza è data anche dalla possibilità di esporsi da porte e finestre aperte, senza correre grandi pericoli poiché il treno procede ad una velocità contenuta durante tutto il percorso. Il nostro viaggio sarà di poche ore, perché scenderemo in uno dei punti più alti dell’isola, quasi a 2000 metri!
    Quasi puntuale, ci accomodiamo ai nostri posti che per sfortuna non sono sul lato destro, dove a quanto pare si presentano gli scenari migliori, ma siamo già felici di essere riusciti a prendere i biglietti, dato che i posti sono proprio tutti occupati! Una coppia prova a chiederci un cambio di posto per stare vicini ad altri amici, ma ci accorgiamo subito che si tratta di posti in senso inverso alla marcia e decliniamo senza sentirci in colpa! Si parte!
    La velocità è davvero moderata, subito ci troviamo immersi nel verde e tra i campi ma qualcosa non ci torna: le porte tra gli scomparti non dovevano essere aperte? Purtroppo qualcosa deve essere cambiato e solo alla richiesta di Luigi di poter aprire le porte al capotreno, questo ci accontenta per pochi minuti, dandoci la possibilità di provare l’ebrezza di esporci fuori dal treno in corsa!
    Oltre ai bellissimi campi di té abbiamo avuto delle meravigliose vedute sulle montagne, sui villaggi e scorgendo anche delle scimmietta e delle bellissime cascate. Una nota a parte per le bellissime mini stazioni, molto curate, piene di fiori e spesso costruite in pietra.
    Io mi perdo tra il paesaggio, Luigi dopo essersi lamentato di non aver il posto finestrino, chiude gli occhi e si perde tra le braccia di morfeo per “qualche minuto”.
    Eccoci, dopo due ore e mezza alla nostra fermata di Nanu Oya, scendiamo e subito siamo accolti da Purna, puntuale come sempre!
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