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  • Day 1

    Il viaggio

    August 12, 2022 in Madagascar ⋅ ⛅ 28 °C

    The day has come!
    H.12 aliscafo Ponza-Anzio, treno per Termini e poi di corsa a casa in Enjoy.
    Passo il pomeriggio a completare lo zaino. I miei piani di riposarmi sono falliti prima ancora di razionalizzarli.
    Taxi prenotato per le 20:35 così da essere in aeroporto alle 21 precise. Check-in e deposito bagagli effettuati per ultimo, e l'hostess mi assegna anche gratuitamente il posto corridoio dell'uscita di emergenza. "15 minuti e iniziamo l'imbarco".
    Arrivo al gate. 39 minuti per fare tutto e l'aereo è in perfetto orario.
    Un po' di karma positivo?

    Il volo per Addis Abeba procede senza grandi intoppi. Il posto e comodo e riesco a riposarmi un po'.
    Arrivati al momento del transito in aeroporto finisco a riposarmi su una panchina. Il disagio mi pervade. Come al solito l'aria condizionata "sparata" mi congela, ma anche queste 4 ore passano in fretta.

    Sul secondo volo trovo una fila da 3 con 2 posti liberi e mi ci fiondo. Continuo a fare confusione con il fuso orario e quindi non capisco bene quando arriverò effettivamente, ma dopo altre 4h di volo sono a destinazione.

    10€ di "mancia" ai poliziotti che devono autorizzarmi il visto. Hanno il passaporto in mano. Non credo di avere molta scelta.

    Trovato il mio passaggio per l'albergo a Hell-Ville conosco i primi due ragazzi che mi accompagneranno durante queste 4 settimane di volontariato. Si chiamano Nerea e Joaquin e sono due ragazzi galiziani che vivono a Zurigo. Sembrano simpatici anche se Joaquin non parla inglese e quindi dovrò sfoderare le mie skills di spagnolo.

    Il Madagascar sembra spettacolare. Vorrei fotografare qualsiasi cosa. Bambini che estraggono l'acqua dai pozzi, donne con pesanti cesti di frutta in testa, ragazzi che giocano a pallone in strada, fruttivendoli e lavoratori di ogni tipo. Animali dappertutto anche se completamente diversi dai nostri. Gli Zebù al pascolo sono completamente denutriti. E poi tuk tuk ovunque. Sembra di essere tornati a Bangkok!
    Poi la rivelazione. Sapore di casa, sapore di Roma. Su un muro di un negozio di souvenir capeggia enorme un "VATTELA A PIJÀ NDER CULO". POESIA.

    Arriviamo in albergo, anche se di albergo ha ben poco. Non c'è elettricità, o almeno questo è quello che credevo inizialmente. Qui l'energia viene attivata solo durante la notte. In bagno trovo un ragno immenso, e dopo il tramonto le zanzare ti assalgono. Sconfortato? No, ero pronto, altrimenti sarei rimasto a Roma.

    Qui conosco alcuni degli altri ragazzi: Hannah (vegana) e Priya (vegetariana), una coppia di amiche inglesi, Santiago, ragazzo 19enne di Città del Messico, e una coppia di ragazzi inglesi, Sam e Melissa, che in seguito al ritardo del loro aereo non hanno ricevuto il loro bagaglio.
    Passiamo il pomeriggio facendo un giro per il paesino, Hell-Ville, per cambiare i soldi e acquistare una SIM card (20gb/mese per 28€). Inizialmente ci viene proposto un tasso di cambio di 1€=1.900AR. Fortunatamente con un WiFi riusciamo a controllare il tasso effettivo... 1€=4.200AR. "Leggermente" diverso da quello proposto. Contrattiamo e chiudiamo il deal cambiando 100€ a 3.900AR.
    Torniamo in hotel stanchi dalla giornata e decidiamo di aspettare la cena giocando a UNO Flip.

    NOTA: Ancora sto cercando di capire se avessi mangiato del pesce (come ordinato) o del pollo... O una salsiccia.
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