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  • Day 4

    La compagnia si allarga

    August 19, 2022 in France ⋅ ☀️ 25 °C

    AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA CHE C'E' UNA VOLPE IN PIU'
    Anche oggi percorriamo una bellissima strada che attraversa canyon nelle rocce rosse e paesaggi mozzafiato.
    Non prende internet per impostare il navigatore quindi viaggiamo seguendo la cartina cartacea che la nostra copilota ha ben spiegato davanti a sé. Molto più all’avventura. In realtà la strada è praticamente tutta dritta e i cartelli sono ben chiari quindi non è così complesso.
    Ci fermiamo anche qui a fare un po’ di foto giusto per arrivare tardi ad Ajaccio dove ci aspettano Riccardo (il fratello di Gabri) e la sua ragazza, Irene. Ad un certo punto iniziano a prendere i telefoni e tutti noi ci troviamo chiamate e messaggi da casa. Sono tutti preoccupati da quella mattina quando si è iniziata a diffondere anche in Italia la notizia di un uragano che ha causato morti, feriti e dispersi in Corsica (di cui molti nei campeggi).
    Ci fermiamo a bordo strada per rispondere ai messaggi e richiamare i nostri genitori. Siamo vivi ed eravamo belli tranquilli a giocare nelle onde, non contenti perché nessuno aveva vinto al fantamorto con l’uragano dovevamo pur trovare un altro modo per guadagnare punti.
    Scopriamo anche che la zia della Rebi aveva chiamato la Farnesina per cercare di avere nostre notizie ma ovviamente non aveva ricavato nulla. Erano tutti allarmati, ci avevano dati per morti, il Gianni era pronto per partire per la Corsica. Scopriamo che era anche arrivata notizia di sei morti in un campeggio (noi eravamo in sei ma altre caratteristiche non corrispondevano poiché, per esempio, tra noi non c’era nessuna ragazza di 23 anni).
    Dopo aver tranquillizzato tutti ripartiamo; lungo la strada vediamo delle barche a vela ribaltate sulla spiaggia (ecco le conseguenze dell’uragano).
    Verso le 20 arriviamo ad Ajaccio ed Irene ci offre una doccia calda in casa loro.
    Usciamo verso le 22 e ci rendiamo conto che nessuno di noi ha voglia di cucinare, proponiamo di prendere una pizza ma cercando su internet i pizzaioli sono chiusi o costano troppo per delle pizze che non ispirano molto. Ci rassegniamo al cucinare il nostro cous cous con le verdure accompagnato da un aperitivo a base di pane, formaggio e patatine. Abbiamo anche lo spritz ma, come tutti i vini comprati fino ad ora, è quasi imbevibile.
    Parcheggiamo a lato di una grossa strada buia perché per scendere al parcheggino della spiaggia ci sarebbe da superare una buca e non siamo sicuri di riuscire poi a rifarla in salita. Scendiamo a piedi in questa caletta dove Riccardo e Irene stanno facendo una grigliatina mentre aspettano che qualche pescione abbocchi all’amo.
    Montiamo velocemente le tende e iniziamo a cucinare, il cous cous è tantissimo, lo mettiamo da parte per l’indomani sfruttando i super tupper-ware di mamma Rebi.
    A mezzanotte, mentre il gruppo ancora non ha finito di mangiare (forse neanche iniziato), Riccardo e Irene salutano e tornano a casa loro con un ricco pescato.
    Mentre ci dilettiamo con un’emozionante partita a Uno ad un certo punto Gabriele inizia ad urlare spaventato, dice che c’è qualcosa dietro alle sue spalle. Alle sue urla tutti saltano in piedi spaventati, Maddi inizialmente crede sia uno scherzo dato che già il primo giorno ad Ostriconi era stato fatto uno scherzo simile dicendo che c’erano dei cinghiali, quindi lo manda a quel paese dicendo “ma che coglione” . Poi però capisce che non stava scherzando allora si spaventa e si convince che ci sia un cinghiale, è scattata in piedi ma la Rebi le ha afferrato una caviglia così che le due ragazze si trovano catapultate dall’altra parte del telo una sopra all’altra senza neanche rendersi conto di come ci sono arrivate. Gabri allora riesce a spiegare: ha visto degli occhi, potrebbe essere una volpe ma forse era un gatto.
    Riprendono le loro attività finché, Maddi, sdraiata sul telo, sente dei rumori vicino alla sua testa, si gira e vede una piccola volpina che stava ravanando nel cestino vuoto dei pomodorini dove avevamo lasciato una forchetta e le croste del formaggio. “Oh! Una volpe!” annuncia la ragazza ai suoi compagni che accorrono e cercano di scacciarla. Non ha paura. È affamata. Cerca cibo. Gabriele lancia le croste di formaggio lontano per cercare di attrarla da un’altra parte; più tardi andrà a mangiarle.
    Allora ecco cosa aveva visto Gabri, non era un gatto, era effettivamente una volpe!
    Cami e Rebi a questo punto sono molto spaventate perché questa volpe continua a cercare di avvicinarsi per trovare qualcosa da mangiare. Prendono tutto ciò che c’è in giro e lo portano su alla macchina, dopodiché si infilano tutti in tenda pronti per dormire, comunicano ancora un po’ tra una tenda e l’altra utilizzando i walkie talkie.
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