• -10 minuti alla partenza

    12 ottobre, Italia ⋅ ☀️ 17 °C

    Meno dieci alla partenza.
    Il mare è un respiro trattenuto, le vele fremono come cavalli alla linea.
    Amos sembra ascoltare: forse si ricorda altri mari, altre voci, altri viaggi in cui il tempo non si misurava in secondi ma in speranze.

    Noi, intanto, facciamo finta di essere regatanti veri.
    Il capitano controlla la rotta, qualcuno discute se il vento venga da destra o da Trieste, e un’anima gentile chiede se c’è il tempo per un caffè.
    C’è tensione, sì, ma anche quella dolce confusione che precede ogni inizio.
    Perché in fondo non siamo qui per vincere — siamo qui per esserci.

    Amos ondeggia come un vecchio saggio che osserva i giovani correre: sorride, poi si mette in moto.
    Ogni vite, ogni cima, ogni nodo sa che non si tratta solo di una regata. È un piccolo rito di memoria, un inchino al mare, un grazie a chi ha creduto che una barca possa rinascere.

    Il vento si alza. Qualcuno grida “pronti!”.
    Noi ci guardiamo e ridiamo, come bambini prima di una grande corsa.
    E allora sì, Amos, vai pure.
    Portaci dentro la tua storia, e ricordaci che ogni partenza è anche una promessa di pace.
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