Su, giù, Genova e gennaker — ovvero: l’arte di fingere di sapere cosa stai facendo in barca 😎
C’è un momento, in ogni regata, in cui qualcuno urla “SU IL GENOVA!” e tu, che non sei propriamente un velista di Coppa America, ti guardi intorno sperando che “Genova” sia un panino o una persona da salutare.
Poi, cinque secondi dopo, arriva “GIÙ IL GENNAKER!” e capisci che non è un nome di un calciatore turco ma quella vela enorme che fa sembrare la barca una mongolfiera col mal di mare.
A quel punto succede di tutto:
• chi tira una cima convinto che sia quella giusta (non lo è),
• chi urla “MOLLA!” come se stesse litigando con un fidanzato immaginario,
• chi si aggrappa al winch come a un rosario di emergenza,
• e chi, come me, si chiede se “su” e “giù” valgano come direzioni assolute o relative.
Intanto il vento gira, il capitano sorride (ma non troppo), e il gennaker decide di abbracciare il boma in un gesto di affetto non richiesto.
Alla fine, nonostante le indicazioni non chiarissime, la barca prende velocità, tutti fingono di aver capito cosa è successo e qualcuno urla:
“Grande performance, ragazzi!”
— che in linguaggio velico significa: non siamo affondati, brindiamo! 🍾😄もっと詳しく