Equipaggio delle cape sante Read more
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  • Day 1

    Il murazzo

    October 22, 2022 in Italy ⋅ ☁️ 19 °C

    Il nostro viaggio prosegue lungo un cordone ombelicale che unisce Sottomarina al Forte e prosegue fino a Pellestrina. Sono i Murazzi.

    I murazzi riflettono i modi dell’abitare di questo territorio. I modi dell’abitare sono parte costitutiva del gioco comunitario. Da un lato riflettono il funzionamento e l’organizzazione di una società, dall’altro il modellamento della superficie terrestre sostiene i progetti collettivi e fornisce le risorse psicologiche, intellettuali e materiali per la loro realizzazione. Quando la società si volge all’ambiente per farne la sua casa, lo scruta, poi se ne ha le capacità tecniche sufficienti, lo trasforma per adattarlo ai suoi bisogni. In tal caso si istituisce un ordine: il suo che sostituisce a quello della natura
    l’opera dei murazzi lunga 1255 metri è costruita in massi di pietra d’Istria, regolarmente squadrati, disposti a scaglioni, cementati di pozzolana, che costò ben 20 milioni di lire venete, da cui deriva il detto: “Ausu romano, aere veneto”, che tradotto significa: “Volontà romana, soldi veneti”

    Molto più recente il dialogo surreale tra la capitaneria di porto e il comandante di un peschereccio https://youtu.be/stWgC8tzXW8
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  • Day 1

    La lunata del Mose

    October 22, 2022 in Italy ⋅ ☁️ 21 °C

    ... Bocca di porto di Chioggia, che percorreremo, è un nodo di un sistema difensivo. A noi il compito di fotografare in ingresso le bocche di porto, all'interno le tracce di un'importante artefatto: il mose.

    esiste un sito dedicato alla spiegazione delle paratie https://www.mosevenezia.eu

    La barriera a Chioggia è formata da 18 paratoie mobili lungo tutto il varco di 360 metri tra le due sponde della bocca di porto. A nord il margine del litorale di Pellestrina si allarga nell’oasi naturalistica di Ca’ Roman con i suoi ambienti di dune e il vasto arenile; a sud inizia il contesto urbanizzato di Sottomarina. L’ampio canale della bocca di porto, profondo 11 metri, è usato principalmente da pescherecci, imbarcazioni da diporto e navi dirette alle vicine banchine portuali di Val da Rio. La configurazione finale della bocca di porto prevede una scogliera lato mare (lunga 520 metri e alta 2,5 metri) per smorzare la corrente di marea in ingresso in laguna
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  • Day 1

    Bussolan

    October 22, 2022 in Italy ⋅ ☁️ 21 °C

    Ecco qui un sapore della laguna. Tipo di questa zona il pan biscotto dalla tipica forma rotonda per poter agganciarsi. Cibo equilibrato ma soprattutto resistente all'umidità perché... l'umidità viene l'assorbita ma comunque resta delizioso..Read more

  • Day 1

    Sistema difensivo della laguna di Venezi

    October 22, 2022 in Italy ⋅ ☁️ 21 °C

    Non possiamo non ricordare l'appassionato esperto di geografia militare il prof. @aldino.bondesan@unipd.it questa traccia oltre il forte l'ottagono. Si veda la carta tra le foto... impressionante presenza della Venezia militare...
    Sempre inseguendo il filo rosso del sistema difensivo spostiamo lo sguardo all'Ottagono di Cà Roman che, comunicando con i murazzi, ci riporta alla Serenissima. L'Ottagono di Ca’ Roman infatti è situato nella parte meridionale della laguna di Venezia, vicino a Pellestrina è uno degli cinque ottagoni costruiti dalla Repubblica di Venezia contro la minaccia turca nel 1571. Sulla superficie di 0,25 ettari si trovano le rovine di una postazione di guardia e di un bunker risalente alla seconda guerra mondiale. Nel mezzo dell’isola sorge una piattaforma in cemento armato, di forma circolare, che probabilmente venne usata come sede dell’artiglieria. Lo scorso ottobre l’Agenzia del Demanio, in collaborazione con il ministero della Difesa, ha aperto una gara rivolta a tutti gli operatori desiderosi di avviare un progetto d’impresa, creare una nuova offerta turistica e ampliare le possibilità di fruizione di siti di interesse storico, artistico e paesaggistico attraverso un modello di accoglienza che non si limiti alla ricettività, ma che offra anche occasioni di formazione e scoperta del territorio. L’affitto delle strutture si può richiedere fino a un massimo di 50 anni.
    La gara è stata vinta dall’imprenditore marchigiano Tablino Campanelli, che investirà 425mila euro per il restauro delle fortificazioni e l’avvio di una struttura ricettiva. Per i prossimi 50 anni l’isolotto ospiterà il progetto “Residenza dei capitani”. Oltre a strutture removibili per gli ospiti, l’Ottagono ospiterà anche un centro servizi con un bar e uno spazio espositivo aperto a tutti.

    La geografia territorialista insegna che un territorio nasce e si evolve rispondendo alla necessità di mantenersi in vita (autoreferenza). Una struttura è flessibile quando può giocare su una molteplicità di elementi, di relazioni, di finalità: concentriamoci sull'ottagono. Chiara la vocazione difensiva, tutti gli elementi erano rivolti ad essa. Mancando queste funzione la struttura entra in crisi fino a morire. Quello che resta è un nome (controllo cognitivo dell'uomo sul territorio) e l'ottagono ( il controllo pratico dell'uomo sul territorio).
    proseguendo ancora in navigazione la sfida è cogliere il fatto (geografico), il farsi (i processi in atto nel continuo dialogo ieri-oggi e domani) e il senso ( i valori racchiusi in un territorio).
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  • Day 1

    L'apparizione di Maria a Natalino Scarpa

    October 22, 2022 in Italy ⋅ ☁️ 21 °C

    Lorena: ed eccola qui, la storia di una delle più' importanti apparizioni della Madonna dell'epoca moderna. siamo nell'anno 1716. La minaccia dei Turchi incombe sulla Serenissima. Il 4 agosto a Pellestrina, isola di pescatori davanti alla laguna, la Madonna appare ad un ragazzino e gli chiede di dire al parroco di celebrare delle messe per le anime del purgatorio, se volevano aver vittoria. Il ragazzo è Natalino Scarpa di Zuanne detto il Muto quel mattino se ne andava per i fatti suoi. Lì, lungo la strada di casette colorate che costeggiano il mare, tra le reti e le barche. Il passo svelto del ragazzino svicolava distratto in mezzo a quel pugno di viuzze e di certo non avrebbe fatto caso a quella vecchia donna accanto alla chiesetta dei Santi Vito e Modesto se questa non lo avesse chiamato, facendogli cenno con la mano di avvicinarsi. Quel giorno era un martedì. Un martedì come tanti in questa striscia di terra che s’affaccia sulla laguna veneziana. Un martedì feriale da sbrigarsi come sempre tra le reti e la pesca
    Pellestrina, 4 agosto 1716. Così andarono i fatti di una delle più singolari apparizioni mariane dell’epoca moderna. A questa apparizione è legata la fine della secolare minaccia turca in Europa e l’inizio di una lunga stagione di pace per la Repubblica veneziana. Il 5 agosto 1716, infatti, l’esercito dell’Impero ottomano venne sopraffatto nella battaglia di Petervardino sul Danubio, in Serbia, Belgrado fu riconquistata e conseguentemente fu recuperata all’area di influenza occidentale questa parte impoýtante dei Balcani. Tredici giorni più tardi, il 18 agosto, la flotta turca, forte di trentamila uomini, che aveva sferrato l’attacco decisivo alla potenza marittima di Venezia per la conquista dell’Adriatico, venne sconfitta a Corfù. Un improvviso temporale disperse le navi del Gran Visir ottomano e l’esiguo numero di uomini della Serenissima, sfiancati dal lungo conflitto, poterono inaspettatamente avere la meglio sulle superiori forze turche. La secolare belligeranza, che nel corso del Seicento era costata, soprattutto al Dogado veneto, gravi perdite e vessazioni alla popolazione, si era così definitivamente conclusa e le autorità civili della Repubblica non tardarono a mettere in relazione la duplice vittoria sui due fronti di terra e di mare, e quindi la risoluzione della guerra, con i fatti di Pellestrina.

    Avete notato come si chiamava il nostro protagonista? Natalino Scarpa di Zuanne detto il Muto. E' un fenomeno tipico di Sottomarina e di Chiaggia, ma un altro modo di parlare di territorio.... Natalino è il nome, di Zuanne è cognome, detto il Muto è il detto utilizzato per mettere ordine nella selva di pochi cognomi in uso a Sottomarina (Boscolo, Zuanne e Tiozzo). Questa peculiarità é entrata in uso tra fine Seicento e l'inizio Settecento. Attenzione non èun semplice soprannome, ma un identificativo del ceppo familiare che nel 2010 ha ottenuto lo status di secondo cognome entrando di diritto nei documenti di identità e nei codici fiscali.
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  • Day 1

    Mare spazio di libertà

    October 22, 2022 in Italy ⋅ ☁️ 21 °C

    nel percorrere la laguna un invito a riflettere sulle geografie del Mare che ci ha regalato Enrico Squarcina... uno spazio geografico temuto e amato, cercato e idealizzato, vissuto e raccontato.
    Una geostuttura che si fa geogramma grazie all’intervento culturale di chi lo percepisce.
    Perché il mare attrae: richiamo allo sconosciuto, la sua voce affascina, è uno spazio in cui è possibile individuare una serie di luoghi dove sentirsi a casa propria
    Chi vive intensamente il mare non ne trova uno spazio vuoto...

    Il mare diventa il palcoscenico in cui l’individuo umano, il navigante, compie la propria azione che, come quella dell’attore, non lascia traccia materiale al suo concludersi ma che carica di magia quello spazio.
    Cosi come le tavole del palcoscenico sono lo spazio del possibile dove ogni azione è, per tacito accordo tra attore e spettatore, ritenuta veritiera o verosimile, il mare è lo spazio dove l’attore marinaio svolge il proprio ruolo, in cui guarda se stesso svolgerlo e dove il pubblico, attraverso le narrazioni sa che ogni azione, banale o tragica che sia può avvenire.
    Anche a recita conclusa lo spazio scenico appare impregnato dalle mille storie che vi sono svolte o che si possono svolgere.
    Libertà nei confronti della natura
    Il mare come un tempio: bisogna avere un atteggiamento umile e un comportamento che eviti qualsiasi tipo di profanazione.
    Uno spazio naturale in cui la mancanza di manufatti umani impone un confronto diretto tra marinaio e natura, in cui l’essere umano ha una delle poche occasioni di trovarsi e di confrontarsi liberamente.
    Responsabilità totale delle proprie scelte.
    Prendere il largo per staccarsi dalla quotidianità.
    Mare come una potente metafora che costringe a vivere secondo i suoi ritmi, fuori dal tempo.
    Mare in cui il controllo sociale si allenta o sparisce.
    Libertà da qualsiasi gerarchia che comporta responsabilità nel proprio comportamento e autonomia decisionale.
    Imbarcazione come spazio eteropico, aperto su tutti gli altri luoghi, ma al tempo stesso capace di sospendere, invertire i rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano (Foucault, 2011, p. 28).
    Mare come uno spazio libero dal controllo sociale...
    Mare come spazio curativo.
    Noi in pieno relax in un'andatura e con delle condizioni che ci avvolgono.
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  • Day 1

    Un pranzo speciale

    October 22, 2022 in Italy ⋅ ☁️ 21 °C

    Ai naviganti viene chiesto di registrare, con delle brevi interviste vocali, sul gruppo di whatsapp le sensazioni provate in base alle differenti andature. all'ora di pranzo, saremo invitati a percepire la variazione di gusto che si prova in barca pur mangiando e bevendo alimenti legati alla terra. Percepire l’influenza del mare.Read more