• Primavera su due ruote

    April 15 in Germany ⋅ ☀️ 17 °C

    (Deutsche Version weiter unten im Text)

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    La giornata è iniziata con una colazione infinita da mia zia. Un abbraccio caloroso, qualche risata, caffè… e poi via! I primi chilometri li ho fatti insieme a mio zio, sotto un sole spettacolare e su stradine piccole e deserte attraverso lo Spessart. Solo alberi, prati e un’aria piena di cinguettii. Un sogno.

    Le lezioni di oggi? Primo: se ci credi abbastanza e rischi un po’, con un pieno puoi anche fare 170 km. Emozione garantita, soprattutto quando la spia della benzina è accesa da mezz’ora e tu sei in mezzo al nulla. Secondo: “strada chiusa” per una Vespa non significa niente. Si passa comunque.

    Oggi ho davvero macinato chilometri: 317 per l’esattezza, media 50,5 km/h. Da Wertheim sul Meno, giù per la Tauber fino a Bad Mergentheim, poi lungo la Jagst da Crailsheim a Ellwangen, a Günzburg attraversando il Danubio, fino al dolcissimo Mindelheim in Svevia… sì, lo ammetto, non avevo mai sentito nominare nessuno di questi posti prima. È stato un viaggio di paese in paese, tutti piccoli, con antichi birrifici e minuscole cappelle dai tetti a cipolla. Ovunque il compagno di viaggio più fedele: la primavera, nel pieno della sua bellezza. Nella regione del Meno-Spessart i meli sono in fiore, sopra Schwäbisch Hall volano le cicogne, e nell’Unterallgäu… beh, il profumo di letame fresco non manca mai. Nel pomeriggio è arrivata la mia prima pioggia di questo viaggio. Ma niente panico: con i pantaloni impermeabili si resta asciutti. Solo che nascondersi dietro al parabrezza per chilometri non è proprio il massimo per schiena e collo.

    Sono arrivato a Mindelheim giusto in tempo per gli ultimi raggi dorati del sole. Ancora una passeggiata per sgranchirmi le gambe dopo tutto quel sedere sulla sella. E poco prima di arrivare… all’orizzonte sono spuntate le montagne. I primi giganti. E domani si va verso di loro. Se tutto fila liscio, domani sera sarò già in Italia. Non vedo l’ora!

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    Der Tag hat mit einem ausgiebigen Frühstück bei meiner Tante begonnen. Viel Kaffee, leckere Schoko-Croissants dicke Umarmungen und dann ging’s los! Die ersten Kilometer hat mich mein Onkel noch begleitet, bei strahlendstem Sonnenschein, leeren kleinen Landstraßen quer durch den Spessart. Alles voller Vogelgezwitscher, saftig grüner Wiesen und frischen Bäume. Einfach schön.

    Was ich heute gelernt habe? Erstens: Wenn man ein bisschen risikofreudig ist, reicht der Tank auch für 170 Kilometer. Nervenkitzel pur, wenn seit einer halben Stunde die Tanklampe leuchtet und weit und breit nur Felder und Wälder. Zweitens: Straßensperren sind für eine Vespa eigentlich nur Deko. Da kommt man schon irgendwie durch.

    Heute hab ich richtig Strecke gemacht: 317 Kilometer, Schnitt 50,5 km/h. Erst am Main entlang bei Wertheim, dann runter die Tauber bis Bad Mergentheim, dann der Jagst folgend von Crailsheim bis Ellwangen, bei Günzburg über die Donau, bis ins süße schwäbische Mindelheim… und ja, ich hatte vorher noch nie von diesen Orten gehört. Es ging von Dorf zu Dorf über Landstraßen, lauter kleine Orte, mit alten Brauereien und winzigen Kapellen mit Zwiebeltürmen. Und überall Begleiter Nummer eins: der Frühling, in voller Pracht. Im Main-Spessart blühen die Apfelbäume, über Schwäbisch Hall kreisen die Störche und im Unterallgäu gibt’s regelmäßig den… lieblichen Duft von frischer Gülle. Am Nachmittag dann die ersten Regenstunden der Tour. Gar nicht so wild. Mit Regenhose bleibt alles trocken. Nur dieses ständige Verstecken hinter der kleinen Windschutzscheibe geht auf Dauer ganz schön in Nacken und Rücken.

    Kurz vor Sonnenuntergang bin ich dann im wunderschönen Mindelheim angekommen. Nochmal die Beine vertreten nach der langen Tour. Und tatsächlich: kurz vor dem Ziel tauchen am Horizont plötzlich die ersten richtig großen Berge auf. Und ich kann’s kaum erwarten. Morgen geht’s in die Alpen und wenn alles glatt läuft, bin ich morgen Abend schon in Italien.
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