• Attraverso gli Alpi a tutto gas

    April 16 in Italy ⋅ 🌧 16 °C

    (Deutsche Version weiter unten im Text)

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    La mattina è iniziata un po’ nervosa. A colazione già controllavo il meteo ogni due minuti, perché nel pomeriggio erano previste forti piogge nel nord Italia. E siccome ho un certo rispetto sia per il tempo che per le montagne, ho deciso di partire presto e cercare di fare più strada possibile prima che il cielo mi inzuppasse.

    La partenza? Da cartolina. Panorami dell’Allgäu da togliere il fiato. Prati verdissimi punteggiati di tarassaco in fiore, le montagne a fare da sfondo e una pace assoluta. Un leprotto che rosicchia felice tra i fiori, una poiana rilassata sopra una capanna di legno e un falco che si libra a mezz’aria nel sole. Sole in faccia, montagne davanti. Non potevo chiedere di meglio.

    Ormai mi sento parte della community dei motociclisti. Ho cominciato a salutare con la mano quelli che incrocio. La maggior parte pensa “ma chi è questo col motorino che fa il biker?”, ma quando qualcuno ricambia… è una piccola vittoria.

    Pausa pranzo perfetta, direttamente sull’Inn, sotto il sole. Con me, una salsiccia selvaggia fatta in casa dal mio amico Florian, direttamente dalla Renania. Ottima. Grazie Florian!

    Il percorso di oggi: 290 chilometri. Dall’Allgäu passando accanto al lago asciutto di Forggensee, poi a Füssen, attraverso il Tirolo austriaco, risalendo l’Inn. Per via di un cantiere mi sono ritrovato anche per un attimo in Svizzera, e poi via sul Passo di Resia, attraverso le stazioni sciistiche, giù da Malles fino a Merano. Velocità media 45 km/h, sui passi anche solo 35 a tutto gas. Dopo ogni curva ci voleva quasi fino alla successiva per riprendere velocità. E in discesa? Raffiche di vento che mi sballottavano da una parte all’altra. Ho capito bene quanto sia leggera la Vespa. Mi ha sballottato per bene.

    Alla fine è arrivata davvero la pioggia. Sono arrivato a Merano fradicio. Ma ad accogliermi, con una gentilezza incredibile, Kurt Salutt, 15 volte campione italiano e papà del mio compagno di squadra e caro amico David. Una meraviglia. Grazie di cuore Kurt!

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    Heute Morgen war ich ehrlich gesagt etwas nervös beim Frühstück. Für Norditalien waren ab dem Nachmittag Unwetterwarnungen raus und ich hab richtig Respekt nicht nur vor dem Wetter sondern vor allem vor den Bergen. Also früh los, so viel Strecke machen wie’s geht, bevor der Himmel seine Schleusen öffnet.

    Der Start war dafür umso schöner. Traumhaftes Allgäuer Bilderbuch-Panorama. Saftig grüne Wiesen voller blühendem Löwenzahn, dahinter die Alpenkette, als hätte einer eine perfekte Kulisse aufgestellt. Ein Hase mümmelt seelenruhig am Löwenzahn, der Mäusebussard chillt auf einer Holzhütte und ein Falke flattert im Rüttelflug über die Wiese in der Sonne. Sonne ins Gesicht, Blick auf die Berge, besser geht’s nicht.

    Ich hab heute offiziell angefangen, entgegenkommende Motorradfahrer zu grüßen. Die meisten denken sich wahrscheinlich: „Was will der Rollerfahrer mit seiner Hand?“ — aber wenn dann einer zurückgrüßt, ist das schon ziemlich cool. Irgendwie bin ich jetzt Teil der Biker-Community.

    Mittagspause direkt am Inn, bei strahlender Sonne, mit einer selbstgemachten Wildwurst aus dem Rheinland. Danke Florian, die war Weltklasse!

    Die Strecke heute war insgesamt 290 Kilometer lang. Erst durchs Allgäu, am ausgetrockneten Forggensee vorbei, durch Füssen nach Österreich, durch Tirol am Inn entlang. Wegen einer Baustelle noch ein kurzer Abstecher in die Schweiz, und dann über den Reschenpass nach Italien. Durch Skigebiete, an Mals vorbei runter bis nach Bozen. Durchschnittsgeschwindigkeit nur 45 km/h, auf den Passstraßen ging’s mit 35 km/h im Vollgas-Modus hoch. Nach jeder Serpentine hat’s fast bis zur nächsten Kurve gedauert, bis ich wieder etwas „beschleunigt“ hatte. Runter wurde es dann richtig windig. Da hab ich gemerkt, wie leicht so eine Vespa eigentlich ist. Ganz schön wackelig, wurde ordentlich durchgeschüttelt und hin und her gedrückt.

    Und ja — der Regen kam natürlich auch noch. Kurz vor Meran hat’s mich so richtig erwischt und ich bin klatschnass angekommen. Dafür war der Empfang dann umso herzlicher. Kurt Salutt, 15-facher italienischer Meister und Vater von meinem Teamkollegen und guten Freund David nimmt mich bei sich auf. Super nett. Tausend Dank, Kurt!
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