• Dalle montagne al traffico: verso Vicenz

    April 18 in Italy ⋅ ☀️ 17 °C

    (Deutsche Version weiter unten im Text)

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    La giornata è iniziata con un saluto caloroso a Kurt. È stato difficile partire, ma il sole di Merano ha reso l’addio un po’ più leggero. Peccato che il sole non sia durato a lungo. Salendo sul Passo Palade, sono finito dritto in una nuvola fitta, con neve ancora ai bordi della strada in cima. Un vero spettacolo.

    Il Trentino mi ha accolto con quei suoi paesini antichi, vicoli stretti e un panorama da cartolina fatto di meleti, vigneti e montagne che sembrano disegnate. Oggi tutto più tranquillo, anche perché la tappa non era lunghissima. 188 chilometri con una media rilassata di 42 km/h. Ho fatto una lunga pausa caffè al sole al piccolo Cavareno — finalmente un po’ di tempo per pensare, sentire, riflettere. Poi via verso Trento, su di nuovo verso le Piccole Dolomiti. Più salivo, più tornava il freddo, ma anche panorami pazzeschi, di quelli che ti fanno dimenticare tutto… persino la strada. Mi sono perso tra le montagne, ma con questi paesaggi, quasi quasi l’ho fatto apposta.

    Entrando nel Veneto tra gole e torrenti che si univano nel fiume Astico, che mi ha praticamente accompagnato fino a Vicenza. Sui chilometri finali, in mezzo al traffico cittadino e alle zone industriali, ho finalmente potuto sfruttare la vera forza della Vespa: piccola, agile, furba. Ho schivato code e macchine come un vero napoletano.

    Di sera sono finalmente arrivato da Matteo. È stato bellissimo rivederlo. Aperitivo, pollo arrostito, una passeggiata digestiva per il centro storico di Vicenza e tante belle conversazioni. Ora si fa una piccola pausa di Pasqua, e me la godo qui con lui. Sarà bellissimo.

    🇩🇪🇩🇪🇩🇪

    Heute ging’s mit einem herzlichen Abschied von Kurt los. Der Mann ist einfach großartig. Die Sonne hat den Abschied aus Meran ein bisschen leichter gemacht, jedoch hat sie sich leider nicht lange gehalten. Über den Gampenpass bin ich direkt in eine dicke, nasse Wolke gefahren, oben lag sogar noch Schnee am Straßenrand. Irgendwie cool.

    Im Trentino wurde ich dann empfangen von kleinen, alten Dörfern mit engen Gassen, Sonne und diesen weiten, offenen Panoramen aus Apfelplantagen, Weinbergen und immer wieder diesen winzigen Dörfern mittendrin. Heute war alles ein bisschen entspannter, die Strecke war auch nicht so lang. 188km mit entspannnten 42km/h im Schnitt. Ich hab mir im kleinen Cavareno eine lange, sonnige Kaffeepause gegönnt. Endlich mal wieder Zeit zum Nachdenken, Fühlen, Gedanken sortieren. Dann weiter, vorbei an Trento, wieder hoch in die kleinen Dolomiten. Es wurde nochmal kälter, aber das Panorama war der Wahnsinn. Oder zumindest so beeindruckend, dass ich mich irgendwo zwischen den Bergen verfahren hab. Aber ehrlich… ich hab’s nicht mal bereut.

    Im Venetien ging’s vorbei an Schluchten und wilden Sturzbächen, die sich zum Astico vereinen, der mich fast bis nach Vicenza begleitet hat. Auf den letzten Kilometern, als es städtischer und industrieller wurde, konnte ich endlich mal die Vorteile meiner kleinen, wendigen Vespa ausspielen und mich durch den Feierabendverkehr mogeln.

    Abends bin ich dann bei Matteo angekommen. So schön, ihn wiederzusehen! Wir hatten einen richtig schönen Abend mit Aperitivo, Grillhähnchen, Verdauungsspaziergang durch die Altstadt von Vicenza und vor allem vielen guten Gesprächen. Jetzt mache ich erstmal eine Osterpause und verbringe die Feiertage mit Matteo. Das wird richtig gut!
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