• Nel blu, dipinto di blu

    16.–18. aug., Italien ⋅ ☀️ 32 °C

    (Deutsche Version weiter unten im Text)

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    La Vespa, ben sistemata nella pancia della nave, sembrava minuscola accanto ai suoi imponenti compagni di viaggio. Chi mai penserebbe di imbarcare un piccolo scooter?

    Dopo una cena abbondante, portata da Gibilrossa e gustata sul ponte, ho cercato il mio posto per dormire. Da una borsa di juta ho improvvisato una mascherina per gli occhi, mentre il sacco a pelo mi faceva da coperta. Certo, non il riposo profondo delle ultime notti a casa di Rosario e Concetta – ma per aver pensato di non riuscire a chiudere occhio, la notte è passata sorprendentemente in fretta.

    I pensieri pesanti e le domande irrisolte che nelle ultime settimane avevo legato alla Vespa come un aquilone, lasciandole volare in alto con il vento, qui a bordo sono tornati a posarsi su di me. Sul mare silenzioso e infinito, in mezzo a folle anonime, si sono abbattuti di nuovo sulle mie spalle come piombo. Ma va bene così. Per fortuna il buon cibo e i bei ricordi aiutano. Sono felice e grato per tutto ciò che ho vissuto finora: avventure, luoghi meravigliosi, incontri pieni di calore. Penso soprattutto agli ultimi giorni a Palermo, dove mi sono sentito davvero a casa, e a Napoli, dove sono stato accolto con tanto affetto e premura. Un dono immenso, per cui sono infinitamente grato. E poi ci sono gli amici a Bonn che mi aspettano: non vedo l’ora di tornare a far parte di quel gruppo speciale di persone.

    Un momento quasi da film durante lo sbarco: nella zona delle moto del garage tutti si stringevano nelle giacche di pelle e accendevano i loro potenti motori rombanti. Io invece? Partivo con la mia piccola Vespa, in ciabatte e maglietta – piccolo, sì, ma in qualche modo anche grande.

    A Genova mi hanno accolto Roberto e il suo caro amico Claudio. Mi avevano persino tenuto da parte un pezzo di mozzarella di bufala che Claudio aveva portato dalla sua terra, Salerno. Un’accoglienza calorosa, una serata piena di belle chiacchiere – e nonostante la stanchezza della notte insonne, ho goduto molto della loro compagnia. Stanotte dormirò sicuramente profondamente.

    Dopo tutto quello che ho mangiato negli ultimi giorni, mi sembra quasi di aver fatto scorta per l’inverno – giusto in tempo per l’imminente attraversata delle Alpi. Se nel calcolo ho considerato anche il peso extra che la mia piccola Vespa dovrà sollevare, lo scopriremo presto.

    Domani si va prima dal meccanico a cambiare le gomme. A seconda di quanto ci vorrà per avere quelle nuove, continuerò subito verso Milano – oppure mi concederò ancora un giorno a Genova.

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    Die Vespa sicher im Bauch des Schiffs verstaut – sie wirkte winzig zwischen all den mächtigen Reisegefährten an Bord. Wer kommt schon auf die Idee, einen kleinen Scooter einzuschiffen?

    Nach einem üppigen, selbst mitgebrachten Abendessen an Deck suchte ich meinen Schlafsessel auf. Aus einem Jutebeutel wurde kurzerhand eine Schlafmaske, der Schlafsack kam über die Schultern. Natürlich nicht die gleiche Erholung wie in den letzten Nächten im Haus von Rosario und Concetta – aber dafür, dass ich dachte, kaum Schlaf zu finden, verging die Nacht erstaunlich schnell.

    Die schweren Gefühle und offenen Fragen, die ich in den letzten Wochen wie einen Drachen an die Vespa gebunden und vom Fahrtwind hoch in die Luft habe steigen lassen, holten mich hier an Bord wieder ein. Auf dem stillen, endlosen Meer und zwischen all den anonymen Menschenmengen senkten sie sich wie Blei auf meine Schultern. Aber auch das ist in Ordnung. Zum Glück helfen gutes Essen und schöne Erinnerungen. Ich bin glücklich und dankbar für all das, was ich bisher erleben durfte: Abenteuer, beeindruckende Orte, Begegnungen voller Wärme. Besonders denke ich an die letzten Tage in Palermo, wo ich mich so zuhause gefühlt habe, und an Neapel, wo man mich mit Liebe und Fürsorge überschüttet hat. Ein riesiges Geschenk, für das ich unendlich dankbar bin. Und dann sind da noch die Freunde in Bonn, die auf mich warten. Ich freue mich darauf, bald wieder Teil dieser wunderbaren Gruppe zu sein.

    Ein kleiner, fast filmreifer Moment beim Ausschiffen: In der Motorrad-Ecke des Parkdecks rüsteten sich alle in ihre engen Lederjacken und ließen die schweren Maschinen dröhnen. Und ich? Ich knatterte einfach mit meiner kleinen Vespa in Flip-Flops und T-Shirt los – klein und doch irgendwie groß.

    In Genua empfingen mich Roberto und sein guter Freund Claudio. Sie hatten mir sogar noch ein Stück Büffelmozzarella aufgehoben, das Claudio aus seiner Heimat Salerno mitgebracht hatte. Ein herzlicher Empfang, ein Abend voller schöner Gespräche – trotz der Müdigkeit nach der schlaflosen Nacht habe ich die Zeit mit den beiden sehr genossen. Heute Nacht werde ich bestimmt tief schlafen.

    So viel und so gut wie in den letzten Tagen gegessen wurde, kommt es mir fast vor, als hätte ich mir Winterspeck angelegt – rechtzeitig für die bevorstehende Alpenüberquerung. Ob ich bei der Kalkulation auch das zusätzliche Gewicht einkalkuliert habe, das meine kleine Vespa nun stemmen muss, wird sich zeigen.

    Morgen geht es zuerst zum Mechaniker, um die Reifen zu wechseln. Je nachdem, wie schnell ich neue bekomme, fahre ich direkt weiter nach Mailand – oder gönne mir noch einen Tag in Genua.
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