• Con le gomme nuove verso il Nord

    Aug 18–19 in Italy ⋅ ☀️ 30 °C

    (Deutsche Version weiter unten im Text)

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    Dopo una notte profonda e ristoratrice da Roberto ho quasi rischiato di dormire troppo – e questo nonostante la giornata fosse iniziata presto. La mia Vespa ne aveva davvero bisogno: la gomma posteriore era consumata fino all’ultimo briciolo di battistrada, continuare così sarebbe stato quasi impossibile. Così la mattina mi sono messo subito alla ricerca di un meccanico. Non facile a Genova, dove tante officine erano chiuse per le ferie estive. Alla fine, però, ne ho trovato uno che mi ha cambiato la gomma in un attimo – un vero colpo di fortuna che mi ha permesso di proseguire il viaggio con leggerezza.

    Il paesaggio intorno a Genova ricordava ancora un po’ il Sud: mare e monti vicini, pendii ripidi che scivolano nell’acqua. Ma nel dialetto la differenza si faceva sentire – un passaggio fluido dal napoletano al calabrese fino a Palermo, e qui a Genova una melodia del tutto nuova. Perfino un semplice “ciao” suonava improvvisamente strano, diverso.

    Con le gomme nuove montate è arrivato il momento del saluto a Roberto. Un momento difficile. Ma la strada chiamava. E così via, fuori città e sopra le montagne, in direzione di Milano.
    Prima di salutare definitivamente la costa, mi sono concesso però un ultimo bagno nel Mar Mediterraneo. L’acqua calda, il sole, la sensazione di libertà – un momento silenzioso e prezioso per dire addio al Sud e al mare.

    Durante il tragitto mi sono sorpreso a guidare ancora con lo stile napoletano – troppo veloce, troppo diretto, troppo impaziente per le strade del Nord. Non è stato facile riportare indietro il mio temperamento.

    Superato il verde crinale dell’Appennino ligure, la campagna si è aperta all’improvviso: la Pianura Padana, piatta ed infinita. Agricoltura a perdita d’occhio, immensi campi di riso che brillavano al sole e sembravano inghiottire l’orizzonte. Sopra i campi si alzavano aironi – guardabuoi, bianchi, cenerini – e in mezzo a loro l’Ibis sacro, arrivato dall’Africa, ormai stabilitosi qui e in competizione con le specie locali. Un’immagine insolita, quasi esotica, nel cuore della Lombardia.

    Più mi avvicinavo a Milano, più la campagna lasciava spazio a fabbriche, capannoni e grattacieli. Nel pieno del traffico cittadino mi sono fermato un attimo: un caffè con David Salutt. È stato un bel momento vederlo di nuovo in piedi dopo il grave infortunio alla caviglia – camminare, ridere, pieno di energia. Una persona forte, con un misto di volontà, forza e bontà che mi colpisce sempre. Sono felice e orgoglioso di poterlo chiamare amico.

    Il sole stava già tramontando quando sono arrivato a Monza, dove sono stato accolto con calore. Una bella conclusione per una lunga giornata.

    Domani mi attende una tappa che aspetto da giorni: l’attraversamento delle Alpi svizzere. Sarà una salita lunga e impegnativa, ma se il tempo regge lo spettacolo sarà incredibile – panorami di laghi e montagne che sembrano dipinti. Il solo pensiero mi riempie già di entusiasmo.

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    Nach einer tiefen, erholsamen Nacht bei Roberto hätte ich fast verschlafen – und das, obwohl der Tag früh begann. Meine Vespa hatte es dringend nötig: Der Hinterreifen war bis auf den letzten Krümel Gummi abgefahren, weiterfahren wäre kaum möglich gewesen. Also ging es gleich am Morgen auf die Suche nach einem Mechaniker. Gar nicht so einfach in Genua, wo viele Werkstätten wegen der Sommerferien geschlossen hatten. Schließlich fand ich doch jemanden, der mir den Reifen fix wechselte – ein Glücksmoment, der mich erleichtert weitermachen ließ.

    Die Landschaft rund um Genua erinnerte mich noch ein wenig an den Süden: Meer und Berge dicht beieinander, steile Hänge, die ins Wasser fallen. Doch im Dialekt wurde der Unterschied spürbar – ein fließender Übergang von Neapolitanisch über Calabrese bis hin zu Palermo, und nun hier in Genua eine ganz neue Melodie. Selbst das schlichte „ciao“ klang plötzlich fremd und anders.

    Mit frisch aufgezogenen Reifen hieß es Abschied nehmen von Roberto. Ein schwerer Moment. Aber die Straße rief. Also weiter, hinaus aus der Stadt und über die Berge Richtung Mailand.
    Bevor ich mich jedoch endgültig von der Küste verabschiedete, gönnte ich mir noch ein letztes Bad im Mittelmeer. Das warme Wasser, die Sonne, das Gefühl von Freiheit – ein stiller, schöner Moment, um Abschied von Süden und Meer zu nehmen.

    Ich musste mich unterwegs dabei ertappen, wie ich den neapolitanischen Fahrstil noch immer nicht ganz abgelegt hatte – zu schnell, zu direkt, zu ungeduldig für die norditalienischen Straßen. Es fiel mir schwer, das Temperament zurückzuschrauben.

    Hinter Genua, sobald ich den grünen Rücken des ligurischen Apennins überwunden hatte, öffnete sich die Landschaft plötzlich weit: die Po-Ebene, flach und endlos. Landwirtschaft so weit das Auge reicht, riesige Felder von Reis, die im Sonnenlicht glänzten und den Horizont zu verschlucken schienen. Über den Feldern erhoben sich Reiher – Seidenreiher, Silberreiher, Graureiher – und dazwischen der Heilige Ibis, ursprünglich aus Afrika, hier längst heimisch geworden und in Konkurrenz zu den einheimischen Arten. Ein ungewohntes, fast exotisches Bild mitten in Norditalien.

    Je näher ich Mailand kam, desto dichter wurde die Bebauung. Aus der weiten Landschaft wuchs eine Welt aus Industrie, Hochhäusern und geschäftigem Treiben. Mitten im Großstadttrubel legte ich einen kurzen Halt ein: ein Kaffee mit David Salutt. Es war ein richtig schöner Moment, ihn nach seiner schweren Sprunggelenksverletzung wieder auf den Beinen zu sehen – laufend, lachend, voller Energie. Eine starke Persönlichkeit, mit einer Mischung aus Kraft, Wille und Güte, die mich immer wieder beeindruckt. Ich bin froh und stolz, ihn meinen Freund nennen zu dürfen.

    Die Sonne stand schon tief, als ich schließlich in Monza ankam, wo ich herzlich empfangen wurde. Ein schöner Abschluss für einen langen Tag.

    Morgen wartet eine Etappe, auf die ich mich schon seit Tagen freue: die Überquerung der Schweizer Alpen. Eine lange und bergige Fahrt steht bevor. Wenn das Wetter mitspielt, wird der Blick grandios – Panoramen von Bergen und Seen, die wie gemalt wirken. Der Gedanke daran erfüllt mich jetzt schon mit Vorfreude.
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