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- Day 130–131
- August 21, 2025 - August 22, 2025
- 1 night
- ☁️ 23 °C
- Altitude: 243 m
GermanyStoccarda48°49’2” N 9°13’16” E
Piccola India, grande ospitalità

(Deutsche Version weiter unten im Text)
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Oggi è stata una giornata di riposo, una giornata per fermarmi e respirare. Ho potuto dormire a lungo, e già questo, il semplice fatto di non essere svegliato dal richiamo della strada, è stato un piccolo dono. A colazione mi aspettava una papaya dolcissima, accompagnata da conversazioni appassionanti con Padmanabhan, che mi hanno fatto viaggiare con la mente fino all’India.
A pranzo sono stato coccolato con riso profumato e fagioli: un piatto semplice, ma così confortante che mi ha trascinato subito in un sonno profondo. Evidentemente il mio corpo aveva proprio bisogno di questo: sonno ed energia nuova.
Nel pomeriggio ho scoperto un gioco da tavolo indiano – il Carrom. E sebbene né io, da principiante, né Srayas avessimo la minima possibilità contro il “grande maestro” Padmanabhan, ci siamo divertiti immensamente, tra risate e curiosità.
Per cena i Vasudevan hanno preparato gli Idli, soffici tortini di riso, accompagnati da un curry di verdure speziato e colorato. Un pasto che non solo saziava lo stomaco, ma scaldava anche il cuore.
Poi, insieme a Srayas, mi sono spinto fino al centro di Stoccarda, dove si svolgeva in quei giorni il Weindorf, la festa del vino. Abbiamo passeggiato tra le vie, osservando il tranquillo andirivieni della gente – ordinato, composto, quasi troppo perfetto. In confronto a Napoli, dove il caos stesso è linfa vitale, qui tutto appariva strutturato e pulito, moderno e ordinato, ma forse un po’ privo di carattere. Il castello brillava alla luce dei lampioni, le fontane zampillavano con precisione impeccabile, sorvegliate da leoni dorati – un’immagine da catalogo. Bella, sì, ma anche un po’ distante.
Tornato a casa Vasudevan, mi attendeva un’ultima sorpresa: l’arrivo di Sanjeevi. Rivederlo dopo tanto tempo e ascoltare le sue novità è stato un dono inatteso che ha completato la giornata nel modo più bello.
Questo soggiorno in una piccola “Little India” nel cuore della Svevia è stato come ricaricare le batterie: colmo di ospitalità, di calore umano e di nuovi orizzonti culturali. Con il corpo rinvigorito, la pancia piena e tante nuove storie sull’India nello zaino, domani riprenderò la strada per la mia penultima tappa.
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Heute war ein Tag zum Entspannen, ein Tag zum Innehalten. Ich durfte ausschlafen, und allein dieses Gefühl, einmal nicht vom Drang des Weiterziehens geweckt zu werden, war ein kleines Geschenk. Zum Frühstück wartete eine herrlich süße Papaya auf mich, begleitet von angeregten Gesprächen mit Padmanabhan, die mich gedanklich sofort nach Indien entführten.
Mittags wurde ich verwöhnt mit duftendem Reis und Bohnen. Einfach, aber so wohltuend, dass es mich direkt in einen tiefen Mittagsschlaf fallen ließ. Offenbar hatte mein Körper genau das gebraucht: Schlaf und Erholung.
Am Nachmittag lernte ich dann ein indisches Brettspiel kennen - Carrom. Zwar waren sowohl ich als Neuling, genauso wie Srayas gegen den Großmeister Padmanabhan chancenlos, dennoch war es eine Zeit voller Lachen und Neugier.
Zum Abendessen zauberten die Vasudevans Idli – diese weichen Reisküchlein – begleitet von einem würzigen, farbenfrohen Gemüsecurry. Ein Essen, das nicht nur satt machte, sondern auch das Herz wärmte.
Danach zog es Srayas und mich noch ins Zentrum von Stuttgart, wo gerade das Weindorf stattfand. Wir schlenderten durch die Straßen, beobachteten das ruhige Treiben – geordnet, gesittet, fast schon zu perfekt. Im Vergleich zu Neapel, wo das Chaos zur Lebenskraft gehört, wirkte hier alles strukturiert und sauber, modern und ordentlich, aber eben auch etwas charakterlos. Das Schloss leuchtete im Schein der Laternen, die Springbrunnen sprühten makellos ihre Fontänen, flankiert von goldenen Löwen – ein Bild wie aus einem Katalog. Schön, aber irgendwie distanziert.
Zurück im Haus Vasudevan wartete dann noch eine schöne Überraschung: Sanjeevi kam vorbei. Ihn nach so langer Zeit wiederzusehen und Neuigkeiten aus seinem Leben mitzuerleben, war ein unerwartetes Geschenk, das den Tag wunderbar abrundete.
So fühlte sich dieser Aufenthalt in „Little India“ mitten im Schwabenländle an wie ein wohltuendes Aufladen meiner Akkus: voller Gastfreundschaft, voller Wärme und voller neuer Eindrücke. Mit gestärktem Körper, vollem Bauch und neuen Geschichten über Indien im Gepäck breche ich morgen auf meine vorletzte Etappe auf.Read more