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  • Day 11

    Autodromo di Montréal

    September 20, 2018 in Canada ⋅ 🌧 13 °C

    La giornata è iniziata in modo "pseudosportivo", tra parco olimpico e autodromo di Montréal, guidati da una signora locale di lingua tedesca che sembrava la signorina Rottelmeier. Giusto per capire la stranezza del personaggio, era una canadese (quindi bilingue inglese e francese), con origini tedesche e naturalizzata africana. Giusto così per dire...

    Il villaggio olimpico è rimasto praticamente uguale a quello che era durante le olimpiadi nel secolo scorso. Ha ancora molte strutture utilizzate, anche se dallo stile un po' vecchiotto, ma la parte più carina è di sicuro la piazza centrale, in cui sono elencati tutti i partecipanti - non i vincitori! - a quelle olimpiadi, divisi per nazione.

    L'autodromo, invece, è dedicato a Giles Villeneuve... e per visitarlo in autobus sulla pista si possono fare al massimo 30 km/h. Altro che Formula1! Poi bisogna ammettere che anche se in tele le piste sembrano tutte uguali, dopo essere stati a Monza questa sembra veramente piccola: la pista è strettissima e la mancanza di un "qualcosa" al di fuori la rende ancora più misera! Okay che noi siamo abituati ad avere un intero parco al di là dei cordoli, però qui siamo veramente all'estremo opposto!

    Per spostarsi da un punto a un'altro di questa città, poi, ci si impiega una vita: in questa stagione ci sono tantissimi cantieri. Presto arriverà l'inverno e la temperatura scenderà a -20/-30°C, spesso ci saranno due metri di neve e il terreno gelerà fino a 4m sotto il livello stradale, rendendo impossibile qualsiasi lavoro. Nonostante tutto ciò i canadesi si ostinano a costruire case su due piani con scale esterne rigorosamente in ferro... 😅
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