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  • Day 5

    High Line, Central Park

    July 3, 2023 in the United States ⋅ ☀️ 26 °C

    Dopo colazione andiamo tutti a Chelsea Market sulla 9th Av.: un insieme di bar, ristoranti e negozi di tutti i generi. Poi ci dividiamo: Andrea, Natale e Giorgio vanno a vedere l’American Museum of Natural History in metro; mentre Pippo, Laura, Giulia ed io andiamo verso la Little Island. Appuntamento con gli altri alle 14 al Metropolitan Museum.
    Oggi Little Island è aperta: un’isola artificiale sul fiume Hudson, con alberi, fiori, vista su Staten Island, bar e ristorante.
    Saliamo sulla High Line e la percorriamo quasi tutta fino a vedere, dall’alto, la Hudson Yards, un grande scalo ferroviario che collega Manhattan a Long Island. Percorrendo la High Line sullo sfondo spicca il grattacielo Edge con una terrazza panoramica triangolare che sporge dalla struttura.
    C’è anche una strana costruzione che in un primo momento mi sembra un palazzo, anche se un po’ sinuoso, invece sono solo scale: non ho capito se era una delle tante espressioni di arte moderna.
    Abbiamo già camminato parecchio, quindi prendiamo la metro per dirigerci a Central Park, visto che il Metropolitan Museum è circa a metà del parco nel lato est, e scendiamo a Columbus Circle.
    Io andrei a piedi dentro il parco fino al museo, ma secondo Pippo così non arriveremo mai perché le strade nel parco procedono zigzagando. Arrivati allo zoo, Pippo comincia a dar fuori di matto. Sono costretta a cancellare due foto imbarazzanti di Pippo sotto l’orologio dello Zoo di Central Park, proprio quello dove si baciano Gatsby e Chan nel finale del romantico film di Woody Allen “Un giorno di pioggia a New York”: lancia fulmini con gli occhi e gli esce il fumo dalle orecchie, forse anche dal naso. È stanco di camminare ed è assolutamente convinto che io sia matta. In realtà io vorrei solo non perdermi nulla. Comunque riusciamo ad arrivare all’inizio del Mall, il grande viale fiancheggiato da altissimi olmi americani. Qui Pippo si ferma su una panchina per riposare e noi camminiamo lungo il Mall godendoci la bellezza del parco e guardando le statue dei grandi scrittori. Mi colpisce in particolare il monumento alle pioniere dei diritti delle donne:”Women’s Rights Pioneers”. Arriviamo alla Bethesda Fountain che avevamo visto solo dalla terrazza. Qui una ragazza con un pitone giallo chiaro appoggiato sulle spalle chiede ai passanti se vogliono prenderlo per farsi una foto: dall’espressione del mio viso capisce che non ci tengo proprio. Oltre la fontana c’è il lago dove si possono affittare barche o canoe.
    Per non contraddire ulteriormente Pippo usciamo dal parco sul lato a est e camminiamo più di mezz’ora per arrivare al Museo. Siamo stanchi, abbiamo sete e fame e fa molto caldo. Ci accontentiamo del solito street food; io l’ottimo frullato di mango.
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