Caxias do Sul

Conosco Petropolis solo dalla descrizione di Lorena durante la lezione di geo. L'ho sempre immaginato con il sole, calda, con poche case, silenziosa e disturbata da un cane che abbaia. Di tutto quello che immaginavo, corrispondono solamente il silenzio e il cane, tanto che camminando tra le vie sembra quasi un quartiere disabitato. Tante case, una dopo l'altra e di stili molto diversi tra loro, quasi come se qualcuno si fosse divertito ad accantonare lì i tanti prototipi di abitazioni da spargere in giro per altri quartieri del mondo.
Tutta la passeggiata ha anche un altro scopo. Oltre che ri-tornare dopo tempo tra quelle vie, c'è da ritrovare La Casa, quella casa che a lezione ci fa viaggiare con la mente immaginando ogni caratteristica del probabile luogo in cui collocarla.
E sì, la Casa esiste davvero. Se ne sta lì a farsi fotografare da noi.. e chissà quel tetto spiovente a prova di grandi inverni nevosi - che al tempo, per me era olandese e senza un preciso perché- cosa ne pensa di essere finito proprio a Caxias.Read more