Grüntensee

Dopo giorni di preparativi e di continui controlli del meteo (non proprio favorevole!), caricato il camper di una quantità indescrivibile di cibo (per umani e per cane), di vestiti pesanti (molti) e più leggeri (pochi), di tutti gli accessori e gli attrezzi indispensabili e non…, trascorsa la notte di venerdì al Parco degli Alpini, siamo finalmente partiti!
Sotto una finissima e fastidiosa pioggerellina, in mezzo ad un traffico notevole (ma il sabato i camion non dovevano fermarsi???), disturbati dalla guida spericolata di diversi automobilisti (mannaggia ai cecoslovacchi e ai polacchi!), abbiamo attraversato i confini austriaco e tedesco per raggiungere la nostra prima tappa in Baviera: Fussen.
Un’unica sosta durante il percorso per procurarci il telepass Go (abbastanza costoso ma indispensabile per attraversare l’Austria, dove non esistono caselli autostradali ma paghi anche l’uso delle strade normali…non sapremo quanto fino a che non lo restituiremo al nostro rientro…)
Raggiunto un parcheggio gratuito presso il centro sportivo di Fussen, ristoratici con un ottimo panino e porchetta, abbiamo visitato la cittadina che ci ha positivamente colpito.
Un dedalo di vie, nelle quali si susseguono case colorate in delicate tinte pastello, spesso impreziosite da decorazioni multicolori; il tutto molto pulito, ordinato e accogliente, specchio della tradizione austriaca, anche se ci troviamo già in Germania. Pochi turisti, peccato per il tempo nuvoloso e cupo…proviamo ad immaginarci come sara’ fra un pò di giorni, in un mattino soleggiato e pieno di fiori primaverili…ma ci accontentiamo del fatto che non piove!
Camminiamo liberamente in Reichen Strasse, la via principale del centro storico, curiosando nelle sue laterali dove si affacciano vecchie case di solide famiglie di mercanti e numerosi negozi e ristoranti (frequentemente italiani!), superiamo la chiesa di St. Mang, fino alla fortezza: Hohes Schloss (Alto Castello). Si tratta di un edificio tardo gotico che fu l'antica residenza estiva dei vescovi di Ausburg. Il cortile interno è un capolavoro di trompe d'oeil architettonico: dipinti che producono effetti ottici a rilievo ed in profondità spettacolari!
Proseguiamo la nostra passeggiata fino alla chiesetta di Spitalkirche, dalla facciata veramente bellissima, affrescata in stile rococò, ricostruita nel 1748 e per secoli chiesa degli zatterieri che trasportavano le merci sul fiume.
Sappiamo che in un'antica abbazia è possibile scoprire la storia di Fussen, dalla preistoria ai giorni nostri, un'interessante collezione di strumenti musicali (la liuteria è un'antica tradizione a Fussen), la sontuosa biblioteca e la famosa “Danza macabra” del pittore Jacob Hiebeler, ma per oggi ci accontentiamo di ammirare il palazzo del museo dall’esterno e rientriamo alla base.
Una curiosità ancora su Fussen: il simbolo della città è un triscele (tre gambe, unite tra loro per la coscia, disposte a spirale). In Europa questa immagine si ritrova soprattutto nelle regioni a più forte influenza celtica, ma non possiamo fare a meno di pensare anche alla nostra Sicilia, dove l’icona della Trinacria rappresenta i tre promontori ( capo Peloro, capo Passero e capo Lilibeo) punti estremi dell’isola.

Domani mi attende la visita al castello di Neuschwanstein: castello delle fiabe per eccellenza, quello che da sempre fa sognare generazioni. Quello che ha ispirato Walt Disney per i suoi cartoni animati.
Viste le previsioni (neve…), che non ci permettono la lunga passeggiata attraverso il bosco, e l’interruzione del servizio navetta, lo raggiungerò in carrozza… proprio come una principessa!En savoir plus