Tamansari

Marco:
Difficile ora spiegare a parole e trovare suggestivo qualunque cosa non sia il Bromo. Una cosa così è indescrivibile!

Siamo in viaggio a mezzanotte per raggiungere il cratere Ijen, ultimo vulcano che vedremo in questo viaggio.

Come dicevo ieri a Francesco la difficoltà sta nel trovare un’identità collettiva dell’Indonesia, cosa che ho facilmente ritrovato in altri paesi. D’altro canto con 240 milioni di abitanti sparsi in enormi e piccole isole, con culture a volte molto complesse e maggioranze religiose che variano a poche centinaia di chilometri, è evidente che il problema concettuale è mio. Un Javanese si sentirà più Javanese che indonesiano, così come un Balinese sarà più legato alla sua isola piuttosto che vedersi in comunione con Java o Papua. Inoltre, non da poco la lingua, il poco inglese che sanno è legato alla comunicazione turistica e difficilmente uno riesce ad integrare discorsi complessi, specialmente culturali (un po’ come in amazzonia, se conosci solo l’inglese).

L’alloggio era verosimilmente cinese, con ristorante cinese annesso dal quale al solo costo di 8€ in due, otteniamo una genuina gastrite da anelli di cipolla fritti con crema pasticciera annessa e riso “cantonese” fritto (tipo mezzo chilo a testa). Francesco stava per entrare in cucina a dirgli che il riso a persona sono 80g, poi si è ricordato che non era la porta di uscita.

Francesco: breve sosta qui prima di iniziare questa folle escursione che durerà tutta la notte! Hotel cinese (?) con annesso ristorante cinese….e approfittiamo di 3 ore libere post cena per dormire un po’. In tutto questo..,la cucina indonesiana ancora non mi ha conquistato, non ha un’identità, come diceva Marco. Sembra un mix, non venuto troppo bene almeno per il mio palato, di più cucine…ma c’è ancora tempo.Read more