• Christchurch

    7. januar 2018, New Zealand ⋅ ⛅ 17 °C

    Oggi a Christchurch ho un appuntamento importante: farò finalmente un Ta Moko (tatuaggio maori) con la Silver Fern. Durante il viaggio da Greymouth, in uno dei pochi momenti in cui c'è campo, ricevo però un'email dallo studio di tatuaggi che avevo prenotato da molto tempo: il mio "tattoo artist" è malato ed il mio appuntamento è perciò cancellato.
    Appena arrivata in città mi precipito da loro nella speranza di ricevere un nuovo appuntamento o di venire assegnata ad un altro tatuatore, ma senza successo. Per lo meno la receptionist mi dà nomi e indirizzi di altri due studi.
    Corro al primo, che si trova in New Regent Street. Scopro con grande piacere che questa deliziosa stradina pedonale è stata ricostruita, ma è l'unica bella sorpresa: lo studio non ha un buco libero né oggi né domani.
    Vado quindi al secondo, che la receptionist mi aveva indicato come estremamente caro... e mi trattano malissimo! Siccome (a loro dire) sono i migliori, sarei dovuta andare prima da loro. Ovviamente non mi fissano un appuntamento.
    Dopo l'inevitabile crollo di nervi, decido di fare un ultimo tentativo in un posto in Colombo Street, che avevo visto su internet... e qui mi danno appuntamento per questa sera stessa! L'artista che si occuperà di me è un enorme omaccione di aspetto polinesiano e mi chiede di mostrargli dei disegni. Dopo l'iniziale pessima impressione, mi convinco e gli lascio una caparra.
    Torno dunque a Riccarton Mall per vedere prima Iulia e poi Kate, mentre i miei vanno all'ostello prenotato, per il check-in e per lasciare i bagagli. Alle 5 mi passano a riprendere e, dopo un salto ai bancomat (come sempre al primo colpo non funzionano mai), riesco a ritirare i soldi per pagare il tatuaggio.
    Alle 17.15 sono finalmente nello studio, che sarebbe già chiuso ed è quindi tutto per me. Dopo aver discusso sul design, Lumi (il mio "tattoo artist") si mette all'opera e in un quarto d'ora ha già finito. Il risultato è stupendo! Molto meglio di quanto sperassi... Alla fine questa peripezia ha dato i suoi frutti!

    Sono ormai quasi le 7 di sera, ma decido di far fare ai miei un giro turistico di Christchurch. Dopo aver portato me in tutti i possibili posti per chiedere dei tatuaggi, essere andati all'ostello e aver recuperato la mia macchina fotografica (quella lasciata nel motel prima di partire per Queenstown), non hanno infatti avuto tempo per fare altro.
    Guido dunque fino al lungomare di Sumner, dove i danni causati dal terremoto sono ancora evidenti ma non diminuiscono il fascino della zona.
    Proseguiamo poi per New Brighton ed il suo impressionante molo.
    A questo punto propongo di andare a cena nel pub dove ero solita pranzare quando lavoravo alla camera di commercio e ci servono tre ottimi piatti di carne (e due dolci!).
    Torniamo dunque al nostro ostello... della Jucy! È tutto automatizzato (persino il checkin) e c'è un'enorme area comune con cucina e persino le amache. In compenso riusciamo a rompere subito lo sciacquone del bagno...
    Domani mattina vedremo Diane un'ultima volta prima di ripartire alla volta di Dunedin.
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