• Elisa Chieno

Nuova Zelanda 2017-2018

Een 28-daags avontuur van Elisa Meer informatie
  • Het begin van de reis
    15 december 2017

    Munich International Airport

    15 december 2017, Duitsland ⋅ ⛅ 2 °C

    Dopo cinque mesi di programmazione, il gran giorno è arrivato!
    Superato il Christmas Party dell'ufficio (arrivato ovviamente con tempismo perfetto) di ieri notte, ci tocca un'alzataccia alle 5.30, a cui seguono le ultime rifiniture alla valigia, la tradizionale vestizione a cipolla (5 strati per risparmiare sul peso dei trolley), un ultimo controllo della casa...e poi via!
    Prendiamo la U-Bahn fino a Feldmoching, a cui segue una coincidenza perfetta con la S-Bahn e arriviamo così in aeroporto con ampio anticipo.
    Sbrigate le formalità burocratiche e i primi intoppi (il passaporto di mia mamma non viene letto dalle macchinette), ci concediamo una (poco economica) colazione in uno dei bar dell'aeroporto ed io ne approfitto per sgattaiolare in un negozio di libri per acquistare un forndamentale strumento di viaggio: un libretto di conversazione inglese base per mia mamma! Speriamo non torni a Monaco intonso...
    Dopo aver esplorato le facilities dell'aeroporto (tra cui le cabine-letto!), saliamo finalmente a bordo del primo di una lunga serie di aerei. I miei ricordi della Etihad non sono stati delusi: questo gigante dei cieli è un vero spettacolo. E, dulcis in fundo, siamo in ultima fila... ovvero in pole position per i bagni!
    Goodbye Europe!
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  • Abu Dhabi International Airport

    15 december 2017, Verenigde Arabische Emiraten ⋅ 🌙 25 °C

    Volo piacevole e produttivo con viste mozzafiato sulle montagne turche. Peccato solo che io sia finita su un tappeto accorgendomi troppo tardi che era di un devoto mussulmano che stava pregando...
    Ad ogni modo, eccoci ad Abu Dhabi, in perfetto orario. Abbiamo ancora un paio d'ore al prossimo volo, ma ci fanno passare di nuovo attraverso i controlli per poter accedere ai Gate. E qui iniziano i primi problemi: la mamma si sente poco bene, si è decisamente beccata l'influenza!
    Arriviamo al gate un'oretta prima dell'imbarco e ne abbiamo approfittato per pianificare un giretto ad Hong Kong durante il nostro prossimo scalo (di sei ore). Speriamo di farcela!
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  • Hong Kong International Airport

    16 december 2017, Hong Kong ⋅ ⛅ 15 °C

    Partiti con un'ora di ritardo da Adu Dhabi, arriviamo a Hong Kong solo 30 minuti dopo l'orario di atterraggio previsto. La mamma sta sempre peggio, tanto che in aereo uno steward, super gentile, le ha prima misurato la febbre (con tanto di termometro in bocca) e poi dato del paracetamolo. Sperem ...
    L'aeroporto di Hong Kong è impressionante: per andare al transfer desk abbiamo dovuto prendere il treno! Fatti i Boarding pass per Auckland, non avendo bisogno di un visto, decidiamo di tentare una visita di rapina alla città prendendo l'Airport Express. Speriamo di farcela a vedere qualcosa...
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  • Hong Kong

    16 december 2017, Hong Kong ⋅ ⛅ 15 °C

    ARRIVATI A HONG KONG!
    Lo shuttle ci lascia alla stazione, in pieno centro. Ci mettiamo subito alla ricerca di uno dei classici sightseeing buses, ma l'impresa si rivela più complicata del previsto e - quando finalmente ne troviamo uno - è ormai troppo tardi per fare un tour. Allora decidiamo di chiedere ad un tassista di farci fare un giro del centro, ma l'opzione non sembra essere prevista...
    Comunque, poco male... splende il sole e c'è una temperatura perfetta: le condizioni ideali per farsi un bel giretto a piedi!
    La città è STUPENDA!!! Grattacieli impressionanti e stradoni enormi con circolazione all'inglese (obviously!) e mezzi di trasporto a due piani (tram inclusi!). Però nei sottopassaggi pedonali (unico modo per attraversare le strade) ci sono centinaia di persone sedute su cartoni che si fanno la pedicure... e mangiano con le mani (in sequenza cronologica, sì)!
    Dopo la foto di rito di papà con la mitica Bauhinia Blakeana in fiore, torniamo in aeroporto lasciandoci un ampio margine di anticipo... e per fortuna! Per raggiungere il nostro Gate abbiamo dovuto prendere un altro treno...
    Alla fine, comunque, eccoci qui sull'aereo della Hong Kong Airlines (rigorosamente tutto rosso) in direzione Auckland! La mamma è KO e si addormentata subito, papà la segue a ruota. Tra 11 ore e 20 minuti saremo in New Zealand!!!
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  • Auckland International Airport

    17 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 21 °C

    ARRIVATI IN NZ!!!
    Dopo una colazione salata (omelette con salsiccia o spaghetti di soia fritti...), finalmente il lungo viaggio è finito e l'avventura può iniziare.
    Passati senza problemi i controlli (con tanto di funzionaria poliglotta), compriamo la nostra SIM Kiwi. Sbrigati gli obblighi burocratici, papà rivendica il suo diritto ad una colazione DOLCE (la salsiccia in aereo ha provocato un trauma difficile da superare) ed ha così modo di sperimentare il celebre Flat White! Direi che l'esperimento è riuscito...
    Alle 16 abbiamo il prossimo volo, mancano ancora parecchie ore. A questo punto riesco a convincere i miei a fare una visita a Auckland dopo aver spedito la valigia grande (come gentilmente consigliatoci dall'omino del deposito bagagli rinunciando ad un lauto introito).
    Prendiamo dunque un Supershuttle, una delle geniali invenzioni dei Kiwi: un pullmino semi-privato che ti viene a prendere e ti porta esattamente dove vuoi tu, ma ti fa condividere il tragitto con altri passeggeri. Auckland ci aspetta!!!
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  • Auckland City

    17 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 25 °C

    Dopo aver percorso stradoni trafficati ed avvistato i primi Pohutukawas in fiore, scendiamo al Queen's Wharf, da dove prendiamo un Hop on hop off per fare un giretto. Al momento di scendere ad una fermata, però, l'autista ci consiglia di lasciare i trolley sul pullman dicendo che sarebbe ripassato. Peccato che abbia dimenticato di sottolineare che sarebbe tornato UN'ORA dopo!
    Dopo 60 minuti di agonia (e telefonate disperate), riabbracciamo i nostri amati trolley (da cui non ci separeremo nemmeno sotto minaccia di morte) e ci concediamo un breve giretto in centro tra Queen Street, la Sky Tower e il porto.
    Alle 14.30 precise lo shuttle per l'aeroporto nazionale si materializza e ci porta a destinazione: tra poco più di un'ora abbiamo il volo per Kerikeri!
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  • Auckland Domestic Airport

    17 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 25 °C

    Arriviamo in aeroporto un'ora e mezza prima della partenza e cerchiamo di andare al gate, ma veniamo subito bloccati: il gate apre 15 minuti prima della partenza! E a quel punto papà ne approfitta per un meritato (?) trancio di pizza...
    Scatta l'ora fatidica: niente controlli di sicurezza né niente... si va diretti su un mini aereo da sì e no 40 posti. Lo Steward è super simpatico (e un pelino sopra le righe) e fa alla mamma un discorso interminabile sul fatto che è seduta nella fila del portellone di sicurezza e dovrà aiutarlo in caso di emergenza. Quando si rende conto che il messaggio non è arrivato del tutto, spiega che in caso di emergenza non avrà tempo per fare traduzioni e così mi sposto io... speriamo in bene!
    Siamo in partenza: prossima fermata... Kerikeri!
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  • Kerikeri

    17 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ 🌙 18 °C

    Il volo sul mini aereo da Auckland a Kerikeri è stato carinissimo... e lo steward era una vera macchietta! Il recupero dei bagagli nell'enorme aeroporto di Kerikeri (una casupola con uno stanzone) avviene tramite carretto tirato dall'addetto alle valigie e mollato in mezzo all'aeroporto.
    A quel punto ci mettiamo alla ricerca del nostro Host... Ricerca che dura molto poco! Ian ha - come da accordi - una maglietta grigia (che scopriremo poi essere la sua divisa diurna standard). Mentre ci porta alla nostra accommodation ci racconta di essere londinese (e si sentiva!), di aver lavorato a Heathrow come addetto bagagli e di essersi trasferito da sette mesi in NZ per amore.
    La casetta è deliziosa: un cottage in legno. In giardino c'è una notevole collezione di piante di tutti i tipi e... due carinissimi chihuahua!
    Sono le 18, sono più di due giorni che non vediamo un letto, così decidiamo di fare un breve pisolino prima di andare a cena... e ci svegliamo il mattino dopo! Mi sa che avevamo bisogno di recuperare...
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  • Kerikeri

    18 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ 🌧 16 °C

    Rigenerati dalla mega nanna di 12 ore ci prepariamo per il nostro tour. Il Pick up point è alle 8 di fronte al McDonald's e ovviamente prima papà vuole fare colazione. Peccato solo che sia ancora tutto chiuso...
    A quel punto ci rassegnamo ad andare al noto fast food americano, che però in New Zealand è molto food... ma molto poco fast! Alla fine chiediamo di darci tutto nei bicchieri di carta per non rischiare di perdere l'appuntamento con il pullman.
    Alle 8.10 papà è già in fibrillazione e mi chiede di chiamare l'agenzia, ma proprio mentre sto componendo il numero compare il pullman.
    Ora siamo davvero pronti per l'avventura nel profondo nord!
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  • Doubtless Bay

    18 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 24 °C

    Ancora emozionati per il primo incontro con i giganteschi Kauri, ci rimettiamo in viaggio verso nord. Dopo una mezz'oretta ci fermiamo per un coffee break in un café nella Doubtless Bay. Questo curioso nome deriva da un aneddoto sul solito capitano Cook, che - arrivato nella baia - si chiese inizialmente se si trattasse di una baia o di uno stretto salvo poi concludere "it's doubtless a bay".
    Dopo aver sorseggiando l'immancabile cappuccino, ci godiamo il panorama: siamo su una spiaggia incontaminata con uno splendido esemplare di pohutukawa in fiore. Le foto sono d'obbligo...
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  • Doubtless Bay (Taipa)

    18 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 25 °C

    Proseguiamo la salita verso nord e alle 11 e mezza raggiungiamo la nostra destinazione per il pranzo: una caffetteria su una baia spettacolare. Dopo aver ritirato il nostro piatto, ci sistemiamo in giardino per godere del panorama, ma io faccio un terribile errore: abbandono incautamente il mio cartoccio con fish & chips ed in un millisecondo uno stormo di gabbiani si avventa sul mio povero pranzo lasciando giusto la carta. Ok... lesson lerned!Meer informatie

  • Giant Sand Dunes

    18 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 12 °C

    Dopo aver viaggiato DENTRO il letto di un fiumo (sì, con l'acqua...), arriviamo ad una delle tappe più attese (almeno da me) della gita: le "Giant Sand Dunes"!
    A pochi chilometri dall'estremità nord dell'isola, la costa ovest forma delle giganteste dune di sabbia finissima che non hanno nulla da invidiare a quelle del Sahara. E ovviamente anche in questo caso i Kiwi hanno saputo sfruttare questa meraviglia della natura per inventarsi l'ennesimo sport pazzo: il Sand Boarding!
    Dopo aver seguito le istruzioni del nostro autista-botanico-istruttore Robin, mi avvio - tavola alla mano - insieme ad un gruppo di altri coraggiosi verso una delle gigantesche dune di fronte a noi. La scalata si rivela più complicata del previsto a causa della sabbia finisimma (e bollente!) in cui si affonda fin troppo facilmente, ma per fortuna essere leggera e allenata si rivela un vantaggio e arrivo in cima senza grandi problemi.
    E´ arrivato il mio turno! Robin mi tiene ferma la tavola mentre io mi ci posiziono sopra. La tecnica è semplice: gomiti dentro, occhi aperti, bocca chiusa e piedi nella sabbia a fare da ancora/timone... e soprattutto freno!
    Se l'altezza della maxi duna potrebbe incutere un po' di timore, in realtà la discesa si rivela molto più tranquilla del previsto grazie alla funzione rallentante dei "piedi-áncora". E, visto che il filmino che mio papà doveva fare non è venuto, ho la scusa per concedermi il bis!
    Da oggi sono ufficialmente una fan del sand boarding!
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  • Cape Reinga

    18 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ 🌙 23 °C

    Ed eccoci finalmente al momento più atteso della gita: il cammino fino a Cape Reinga, punta nord della Nuova Zelanda nonché luogo sacro per la popolazione Maori.
    In realtà non si tratta del punto dell'Isola più vicino all'equatore (che sarebbe invece North Cape), ma è quello simbolicamente più importante: da questo promontorio, in corrispondenza di un enorme ed antichissimo albero di Pohutukawa, si crede che le anime partano per il loro viaggio nell'Aldilà.
    Il pullman ci lascia ad un parcheggio con dei servizi base (inclusa l'acqua potabile!) e da qui dobbiamo proseguire a piedi. Ci vogliono circa venti minuti per raggiungere il faro, ma è impossibile resistere alla tentazione di fermarsi ad ogni passo per ammirare e fotografare quello che abbiamo davanti agli occhi.
    La vista è obiettivamente incredibile: a sinistra un'enorme baia di sabbia bianchissima arriva fino a Cape Maria van Diemen, a destra Spirits Bay conduce verso Hooper Point (e, proseguendo, si arriva fino a North Cape), mentre davanti a noi si staglia il promontorio di Cape Reinga con il suo iconico faro. Proprio dal faro sembra partire una linea bianca che separa il mare in due: a destra l'Oceano Pacifico, calmo e di un intenso colore blu scuro, mentre a sinistra spumeggia il tempestoso Mar di Tasmania, di color verde-turchese.
    Le fotografie sicuramente non renderanno l'idea: questo luogo è davvero magico! Non c'è da stupirsi che i Maori lo considerassero il punto di partenza del viaggio delle anime verso Hawaiki, il loro paradiso (o meglio, la loro terra natale).
    Dopo aver scattato fotografie e girato filmati, arriviamo finalmente al faro, da cui si può ammirare ancora meglio lo "scontro" tra i due mari. Purtroppo il programma di viaggio ci impone di ripartire, ma si potrebbe rimanere qui giorni interi a guardare questo panorama...
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  • Aupouri Forest

    18 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 22 °C

    Se per raggiungere Cape Reinga abbiamo percorso la Northland Peninsula lungo la costa est, per il ritorno a Kerikeri seguiremo il lato ovest.
    Lasciando Cape Reinga giriamo dunque verso destra per raggiungere una "strada costiera" molto particolare: la Ninety-nine Beach.
    Prima di imboccare questa vera e propria autostrada di sabbia, però, attraversiamo una pineta rada che si estende a perdita d'occhio: è la Aupouri Forest. Questa località è molto più speciale di quello che potrebbe sembrare: la fauna che la popola è composta da cavalli selvaggi! Il nostro autista-guida ci spiega che gli animali si tengono lontani dalla strada e sarà dunque molto improbabile che riusciremo a vederli. La buona sorte è però dalla nostra parte...
    Sul ciglio della strada compare infatti un gruppo di quattro-cique bellissimi cavalli dal manto lucente, presto seguito da un altro gruppo... e poi un altro ancora!
    In tutto avremo visto una ventina di esemplari e tutti a pochi metri di distanza da noi. Lo stesso autista è incredulo...
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  • Ninety Mile Beach

    18 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 26 °C

    E dopo la visione surreale dei cavalli selvaggi della Aupouri Forest, eccoci finalmente sulla Ninety Mile Beach, uns lunghissima spiaggia dorata che percorre la Northland Peninsula da nord a sud.
    Nonostante il nome, in realtà la reale lunghezza si aggira sui 90 km (60 miglia): probabilmente fu misurata con l'andatura dei cavalli, senza tener conto che sulla sabbia sono più lenti (20 miglia al giorno invece delle classiche 30).
    Con particolari condizioni di meteo e di marea, la spiaggia diventa una vera e propria autostrada su cui vigono le normali regole stradali della Nuova Zelanda. E, inutile dirlo, anche questa volta la sorte è dalla nostra parte...
    Percorriamo con il pullman quasi tutta la spiaggia fermandoci a metà per delle foto. Il mar di Tasmania arriva come sempre impetuoso sulla spiaggia e rende impossibile la balneazione. La sabbia compatta è dura come l'asfalto (il nostro pullman può infatti parcheggiare comodamente senza temere di sprofondare) ed il sottile velo di acqua che la ricopre riflette il cielo creando un effetto spettacolare.
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  • Ancient Kauri Kingdom

    18 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 29 °C

    L'ultima tappa prima di tornare a "casa" è l'Ancient Kauri Kingdom: in questo sito si ergeva un tempo un'immensa foresta di Kauri dalle dimensioni eccezionali, che furono abbattuti da un cataclisma (probabilmente un violento terremoto o uno tsunami) venendo sommersi di fango. Il risultato? Migliaia di anni dopo, questi tronchi giganteschi ormai fossilizzati sono stati ritrovati e riportati alla luce. Si tratta del legno più antico che ci sia in commercio, nonché di uno dei più pregiati.
    Ci fermiamo ad un negozio-museo dove entriamo (letteralmente) in uno di questi tronchi immensi, al cui interno è stata costruita una scala a chiocciola...
    E' arrivato il momento di tornare a Kerikeri: questo stupendo tour è finito!
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  • Kerikeri

    19 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 22 °C

    Arriviamo a "casa" appena in tempo prima che venga un nubifragio. La giornata è stata a dir poco fantastica e la vacanza non poteva davvero iniziare meglio. L'unico aspetto negativo è che il programma serratissimo ci impone di ripartire già domattina per Auckland...
    Decidiamo dunque di goderci la serata nel profondo Nord con una cenetta in un ristorante israeliano in una viuzza laterale in pieno "centro". Ovviamente sono già le 8 passate ed è praticamente tutto chiuso, ma riusciamo comunque a goderci il nostro meritato pasto sotto degli ombrelloni che ci riparano dalla pioggia.
    Rientrati a "casa" ci attende la parte più spiacevole di ogni vacanza: le valigie! Contro ogni legge della fisica, dopo poco più di 24 ore in terra kiwi (e senza nessun acquisto!) il contenuto dei trolley è già lievitato...
    Ed ora nanna: domani si torna a Auckland!
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  • Kerikeri Airport

    19 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 18 °C

    Ancora emozionati per lo spettacolare tour di ieri, dobbiamo purtroppo già lasciare Northlands. Alle 9.50 abbiamo l'aereo per Auckland e Ian si offre gentilmente di darci un passaggio in auto fino all'aeroporto.
    Ovviamente i nostri bagagli sono tutti ampiamente fuori dai limiti si peso, ma - mentre a Auckland non ci avevano controllati - qui la signorina del banco (un tavolino) del check in ci fa scontare tutti i grammi in eccesso. Chiaramente irritata per il fatto che abbiamo cercato di nascondere i trolley, ci dice che dobbiamo arrivare a max 7kg per bagaglio. Impresa ovviamente impossibile. A quel quel punto ci rassegnamo a far imbarcare tutti e tre i trolley, ma la simpatica signora trinciabue viene mossa a pietà e ce ne fa pagare solo uno.
    Sopraffatti dall'entusiasmo per la nostra improvvisa ricchezza, decidiamo di meritarci una sosta al bar.
    La prossima fermata è Auckland e da lì per la prima volta proveremo l'ebbrezza della guida all'inglese (almeno per i miei). Speriamo solo di trovare pochi incroci sul nostro cammino...
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  • Coromandel Peninsula

    19 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 23 °C

    Macchina ritirata ad Auckland senza particolari problemi (a parte il fatto che abbiamo tutti dovuto firmare un foglio in cui dichiaravamo di aver già guidato a sinistra). Dal momento che è un macchinone e per di più col cambio automatico, decidiamo che sarà papà il primo driver.
    La nostra prima destinazione è Whitianga, nella penisola di Coromandel. Ne ho sentito parlare molto bene in passato (pare ci vadano i Kiwi in vacanza), ma non ci sono mai stata. La strada fino alla penisola è la classica highway larga e diritta, ma poi iniziamo a salire per strade strettissime e tortuose...
    Alla fine giungiamo a Whitianga, la cittadina dove pernotteremo. Il motel è più che decoroso, ma il centro abitato sembra abbastanza desolante. Giusto il tempo di mollare le valigie e cambiarci... e ci rimettiamo in viaggio!
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  • Cathedral Cove

    19 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 23 °C

    Dopo la rapidissima sosta al motel, ci rimettiamo subito in auto con destinazione Cathedral Cove. Il tempo non è stupendo, ma non sembra minacciare pioggia. Parcheggiamo la macchina nel paesino di Hahei, dove papà pretende una specie di pranzo ritardato (fish burger e cappuccino in piedi...).
    Effettuata la sosta tecnica, possiamo finalmente partire per la nostra vera destinazione: una grotta spettacolare che sogno di vedere da circa dodici anni. Il sentiero in mezzo al bosco dura una mezz'oretta (con qualche salita di troppo...) e ci porta alla tanto agognata spiaggia: la vista è effettivamente molto particolare, ma purtroppo il cielo grigiastro non rende giustizia ai colori di questi luoghi...
    È ormai tardino (sta già imbrunendo) e quindi decidiamo di tornare subito alla macchina prima di ritrovarci sotto un acquazzone di notte. Nonostante il passo rapido, però, non manchiamo di ammirare le spettacolari felci arboree...
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  • Hot Water Beach & Whitianga

    19 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 23 °C

    Dopo la passeggiata a Cathedral Cove, torniamo alla macchina e guidiamo fino a Hot Water Beach, la famosa spiaggia geotermica in cui, scavando, ti crei da solo delle piscine di acqua termale. Essendo già sera, facciamo giusto due foto dal parcheggio e rientriamo in macchina... ma il cellulare con la sim neozelandese è scomparso! Passiamo un'ora a cercare ovunque, chiamando il numero e scavando nella sabbia, ma niente. Il peggio, però, deve ancora arrivare...
    Fin da stamattina la mamma diceva di sentirre uno strano rumore che veniva da dietro la macchina, ma non ci avevamo prestato troppa attenzione. Arrivati al motel, però, ci accorgiamo che abbiamo una gomma a terra! Ormai sono le 9 di sera passate (che in NZ equivalgono tipo alle 4 di notte, specialmente se si vuole andare a cena) e non ci resta altro da fare che metterci il cuore in pace e andare in un pub a prendere quel che ci viene concesso (anelli di cipolle fritti...).
    Insomma, il #Day3 poteva andare meglio. Ma che avventura è senza qualche imprevisto? E comunque domani è un alto giorno...
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  • Whitianga

    20 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 21 °C

    Dopo la disastrosa giornata di ieri ci svegliamo presto, pieni di ottimismo: dopotutto le cose non possono che migliorare! Durante la notte la gomma bucata si è praticamente disintegrata, ma non lasciamo che ciò intacchi la nostra positività. Ed in effetti la ruota inizia finalmente a girare nel verso giusto...
    Il primo barlume di speranza arriva grazie alla scoperta che a 20 metri (giuro!) dal nostro motel c'è un gommista, per di più convenzionato con la nostra agenzia di autonoleggio. E così, appena alzati, ci precipitiamo chiedendo aiuto per la sostituzione della gomma. Promettono di mandarci un omino entro mezz'ora e ne approfittiamo per fare un salto ad un minimarket per comprare il necessario per la colazione ed un pranzo frugale. Torniamo al motel e inizio a scaldare l'acqua per il té, ma il gommista si palesa ancora prima che l'acqua bolla!
    Nel giro di 15 minuti riesce a: sollevare la macchina, togliere il copertone (in cui si era conficcato un chiodo di 3 cm di diametro), portare la gomma in officina, chiamare l'autonoleggio, riparare la gomma, tornare da noi e rimontarla. E poi ovviamente se ne è tornato in officina dicendo di passare a pagare quando eravamo comodi... Come non amare i Kiwi?!
    Finalmente "gommati", possiamo ripartire per la nostra prossima tappa! E si spera che gli incidenti di percorso siano terminati qui...
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  • Hot Water Beach

    20 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 24 °C

    Dopo aver risolto il problema principale (la gomma!) grazie alla celebre efficenza kiwi, pensiamo al problema numero 2: il telefono!
    Spinti da un ingiustificato ottimismo, decidiamo di tornare a Hot Water Beach nella speranza (vana) che il nostro smarrito compagno di viaggio si palesi, ma ovviamente le nostre speranze sono destinate a rimanere tali. In compenso possiamo fare delle belle foto della spiaggia, mio papà si concede una lauta colazione (noto che il flat white kiwi sta riscuotendo un certo successo) e io e mia mamma ci auto-regaliamo degli anelli con la felce in un negozio di artigianato maori. Nel frattempo chiama il titolare del motel di Whitianga per informarmi che ho lasciato il mio cappello da cowboy. Per i miei non poteva esserci notizia migliore: finalmente sono costretta a liberarmi del mio un po' usurato copricapo...
    E' ormai mezzogiorno quando ci rimettiamo in moto. Prossima destinazione: Mount Paku!
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  • Mount Paku

    20 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ 🌙 15 °C

    Sulla strada per Whakatane (meta finale di oggi) dovremmo trovare Mt Paku: un monte sulla costa di Coromandel da cui dovremmo godere di una splendida vista sulla penisola. Il mio navigatore ovviamente non lo conosce, ma trovo tra i "punti di interesse" un certo Paku Lodge. Sarà giusto?
    Dopo un'oretta avvistiamo questa montagnetta a punta di matita che sembra uscita da un libro di storie per bimbi. Spegniamo il navigatore e mettiamo Google Maps... pessima scelta! Quando ci rendiamo conto di esserci allontanati dalla nostra destinazione, è ormai passata mezz'ora :-(
    A questo punto diventa una questione di principio e torniamo indietro fino a ritrovare il tanto anelato monte... e iniziamo la scalata in auto!
    Dalla punta c'è un panorama davvero mozzafiato... peccato che non sia assolutamente indicato! Cercando di evitare i tetti delle casette, scattiamo le foto delle baie con l'acqua turchese che si fonde con il color oro delle spiagge. Davvero un paesaggio da sogno...
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  • Tauranga (Mount Maunganui)

    20 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 24 °C

    Sono ormai le 3 del pomeriggio... e ovviamente papà ha fame! Per evitare una crisi familiare decidiamo di fermarci in un bar lungo la spiaggia semi-deserta sotto Mount Paku e, benché siamo in altissima stagione, non c'è quasi nessuno in giro...
    Dopo due bagel al salmone e un panino pollo affumicato e mirtilli rossi (ovviamente per me) ripartiamo alla volta di Tauranga, dove speriamo di trovare ancora aperto un negozio della Spark per farci dare un duplicato della SIM. Come è noto, infatti, qui i negozi non fanno orari andalusi...
    Secondo internet il negozio di Tauranga della Spark chiude alle 5pm e se noi arriviamo alle 6 è un miracolo. A questo punto decidiamo di fermarci a Mt. Maunganui, dove ci dovrebbe essere un centro commerciale aperto fino alle 6pm.
    Arrivare a Tauranga in macchina fa impressione: per la prima volta nella mia vita neozelandese vedo una CODA PER TRAFFICO! Sembra davvero di essere nella tangenziale di una città italiana...
    Ancora una volta Google ci ha salvati: il centro commerciale a Mt. Maunganui esiste, il negozio della Spark pure e l'omino (gentilissimo) blocca la SIM rubata e ce ne dà un duplicato... il tutto per 5 dollari!
    Felici per avere di nuovo una connessione dati che non ci prosciughi i conti in banca, ripartiamo alla volta di Whakatane... ma ovviamente ci siamo dimenticati di fare benzina! Risultato: raffreddata e con una congiuntivite in arrivo, guido in mezzo ai campi fino a raggiungere un distributore che non era indicato manco coi segnali di fumo (grazie Google Maps...).
    Le sfighe saranno finite? Ovviamente no! Il tour della White Island previsto per domani è in forse a causa delle condizioni incerte del mare e ormai è così tardi che arriveremo a Whakatane dopo la chiusura del Motel. Vabbé, domani è un altro giorno...
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