Nuova Zelanda 2017-2018

december 2017 - januari 2018
  • Elisa Chieno
Een 28-daags avontuur van Elisa Meer informatie
  • Elisa Chieno

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  • Whakatane

    22 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 21 °C

    Stamattina arriverà il verdetto per la tanto attesa gita alla White Island: riusciremo ad andare sul vulcano? Anzi... NEL vulcano?
    In attesa di ricevere la fatidica telefonata dobbiamo lasciare il motel (non senza una decina di solleciti della donna delle pulizie) e ci appollaiamo al McDonald's, ormai diventato un punto di riferimento per papà e una consolante certezza quando è in crisi di astinenza da cappuccino. Anche qui veniamo serviti al tavolo con tanto di decorazioni sulla schiumetta del flat white.
    Ed ecco squillare il telefono!
    Chiedo tre volte perché non mi sembra vero... ma la gita è confermata! Dobbiamo essere all'ufficio alle 12.15 e abbiamo dunque ancora un'oretta. Ne approfitto per rinfrescare le nostre nozioni sul vulcano, di cui emerge solo la punta (300m su un totale di 1700).
    Arriviamo dunque all'ufficio della White Island Tour, presentandoci con tre trolley, tre zaini ed il valigione. Le fanciulle sembrano un attimino perplesse, ma - mostrando grande flessibilità - ci permettono di lasciare i bagagli sulle scale dell'ufficio.
    Ci vengono poi consegnati dei fogli in cui spiegano le modalità di approdo sull'isola e dobbiamo firmare un foglio in cui li solleviamo da qualunque responsabilità. La mamma mi sembra un pelino perplessa...
    Veniamo dunque trasferiti sul molo in attesa dell'arrivo della nostra barca: il "Predator".
    L'avventura sta per iniziare!
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  • Sailing towards the White Island

    22 december 2017, South Pacific Ocean ⋅ ☀️ 23 °C

    Saliti sulla barca, ci posizioniamo in primissima fila, di fianco al capitano David: un vecchio marinaio kiwi che pare uscito da un libro di Hemingway.
    Il mare (sorry, l'oceano) è una tavola e di un colore incredibile. Per raggiungere il vulcano ci vuole un'ora e venti di navigazione e solo nell'ultimo tratto saltiamo un po' sulle onde (il nostro captain ci spiega che abbiamo il vento contrario).
    Mentre ci prepariamo per l'attracco in una baia naturale formatasi lungo la parete del vulcano, la nostra Crew ci fornisce l'equipaggiamento per l'esplorazione terrestre: giubbotto salvagente, elmetto e... maschera antigas! La perplessità della mamma aumenta...
    È dunque il momento di scendere a terra: il capitano David fa preparare un gommone e ci porta a gruppetti a terra. Per ora non si registrano incidenti...
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  • White Island (Fumarole)

    22 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☁️ 24 °C

    Ed eccoci finalmente a terra! Anzi, sull'isola!
    Il paesaggio è davvero mozzafiato: stiamo camminando all'interno del cratere di un vulcano attivo... e si vede! Le rocce tutte intorno a noi sono colorate dai depositi minerali e fumi solforici escono da ogni foro. Ma è soprattutto il cuore del vulcano ad essere spettacolare: il vapore esce dalla bocca principale con una tale forza da emettere un boato. Avvicinandoci veniamo travolti dalle emissioni delle solfatare e siamo costretti a mettere le maschere antigas. Nonostante la quasi totale impossibilità a respirare, lo spettacolo è indescrivibile: tutto intorno a noi diventa giallo e bollente ed il rumore del vapore che esce dalla roccia è a dir poco assordante.
    Nonostante le maschere, siamo costretti a spostarci per poter tornare a respirare. Da qui in poi entreremo nel cuore nel vulcano...
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  • White Island (Cratere)

    22 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 2 °C

    Sopravvissuti (più o meno) alle fumarole, saliamo fino ad un punto rialzato che costeggia la bocca centrale del vulcano.
    Lo spettacolo è davvero mozzafiato: all'interno del cratere si aprono delle bocche da cui esce del vapore ad altissima pressione accompagnato da dei boati. All'interno del cratere tra fumarole e depositi sulfurei compare poi un lago azzurrissimo che - a dispetto del colore invitante - è praticamente acido solforico liquido. Sembra davvero di essere su un altro pianeta...
    Ci fermiamo alcuni minuti per fissare nella memoria questa vista mozzafiato... e la foto ricordo è d'obblogo!
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  • White Island (Miniera abbandonata)

    22 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 2 °C

    Allontanandoci dal cratere, attraversiamo due rivoli d'acqua dal sapore salatissimo e quasi rivoltante a causa dei sali minerali sciolti dalle acque surriscaldate.
    Da qui proseguiamo verso la sfortunata fabbrica di zolfo abbandonata da decenni e che vide la morte di numerosi operai a causa di un'eruzione imprevista (sopravvisse un gatto: Peter The Great). Tutti i resti metallici sono completamente corrosi mentre il legno sembra nuovo... anche se ha un secolo! A sorpresa, in questo luogo desolato è nato un albero di Pohutukawa...
    Prima di risalire a bordo ci viene chiesto di pulirci le scarpe in quanto la polvere solforica è altamente corrosiva. Dobbiamo dunque dire addio alla nostra amata White Island: è stata un'emozione davvero unica!
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  • Sailing back to Whakatane

    22 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 19 °C

    Risaliti a bordo, dobbiamo toglierci salvagente, elmetto e maschera antigas (peccato... mi ci ero affezionata). Il capitano percorre inizialmente un tratto di costa lungo il vulcano, che - a sorpresa - è coperto di pohutukawas. Il captain ci fa vedere dei banchi di blue mermaid... veramente belle! Ma il meglio deve ancora arrivare...
    Sulla via del ritorno il capitano inizia a cercare i delfini... e li trova! Dopo aver visto un guizzo alla mia sinistra, corro fuori e in un attimo la barca è letteralmente circondata. Avevo dimenticato l'emozione di vedere i delfini...
    Tristi ma felici rientriamo al porto di Whakatane, ritiriamo i nostri bagagli e risaliamo in macchina. Prossima destinazione: Rotorua!
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  • Rotorua

    22 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ 🌙 17 °C

    Arriviamo a Rotorua sotto la pioggia e troviamo per miracolo il nostro ostello. È gestito da un'anziana cinese che non parla inglese e da sua figlia, che è invece chiaramente nata qui. Essendo già le 20.30 ci precipitiamo in strada alla ricerca di qualcosa da mangiare e finiamo per l'ennesima volta al Thai, a quando pare unico genere di ristorante a tenere aperto dopo le 20 in Nuova Zelanda.
    Il programma di domani è molto denso: parco di Wai-O-Tapu, zorb e... villaggio maori!
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  • Lady Knox Geyser

    23 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 18 °C

    La sveglia suona presto a Rotorua: colazione veloce nella cucina del nostro backpackers (prima esperienza per i miei) e subito in macchina per la nostra prima destinazione del giorno: Wai-O-Tapu Thermal Wonderland, ovvero il Paese delle meraviglie geotermiche. Un nome che promette bene...
    Alle 10.15 è prevista l'eruzione del famoso Lady Knox Geyser e, inutile dirlo, siamo già in ritardo! Dopo una mezzoretta di viaggio, arriviamo finalmente al parcheggio del parco e... ehm... finiamo leggermente nella fiancata di un pullmino rosso parcheggiato accanto a noi! Al volante c'era la mamma, che vince il record per due incidenti (il primo, fortunatamente, solo diplomatico con lo sceriffo di Whakatane). Il pullmino è noleggiato da una famiglia di crucchi, che sembrano più preoccupati di perdersi il geyser che del danno. Scambiamo velocemente i dati delle rispettive assicurazioni e corriamo alla biglietteria, dove ci spiegano che per andare al Geyser... ci vuole la macchina! Abbiamo esattamente 10 minuti: ce la faremo? La risposta sarebbe un "forse", ma si trasforma presto in un netto "no" non appena ci accorgiamo che papà è scomparso. Ovviamente era andato al bar...
    Io e la mamma trasciniamo via papà col cappuccino (senza zucchero!!!) in mano e ci precipitiamo alla macchina. 'Sta volta guido io e mollo i miei all'ingresso del parcheggio per poi correre a trovare un posto dove lasciare l'auto.
    Arriviamo finalmente al Geyser e per fortuna l'orario indicato era solo l'inizio dello "show". Il Geyser erutta naturalmente ogni 21 ore e, per evitare di far rimanere i turisti a secco, l'eruzione viene quindi indotta con dei sali. E' un po' fake ma comunque spettacolare. Torniamo quindi al parcheggio (incrociando i tedeschi del pullmino rosso) e ci dirigiamo di nuovo verso il parco. Speriamo di non rimanere delusi (e, soprattutto, non avere altri incidenti!).
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  • Wai-O-Tapu Thermal Wonderland

    23 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 18 °C

    Dopo aver preso un cappuccino al bar della biglietteria (già sperimentato da papà con pessimo tempismo), partiamo con l'esplorazione del parco di Wai-O-Tapu, il più grande dell'area geotermale di Taupo. Il percorso è suddiviso in tre diversi cammini della durata complessiva di 75 minuti, ma qualcosa mi dice che noi ci metteremo moooooolto di più.
    Subito dopo l'ingresso facciamo un incontro inaspettato: la Cyathea Dealbata... ovvero la Silver Fern! E' la prima che vediamo in natura in NZ e ovviamente ci vuole la foto di rito. Iniziamo dunque la visita vera e propria, che prevede l'attraversamento di un corso d'acqua fumante, il fiume infernale. Mi aspetto di veder spuntare Caronte da un momento all'altro...
    Il percorso prosegue tra imponenti crateri, fumarole e pozze di acqua o fango ribollente.
    Arriviamo dunque alla spettacolare Champagne Pool e all'annessa Artist's Palette, forse ancora più sorprendente. La Champagne Pool è il più grande lago geotermico dell'area ed è un'emisfera perfetta: 65 metri di diametro ed altrettanti di profondità! I gas provenienti dal sottosuolo producono una serie di bollicine da cui il nome "Champagne Pool", mentre sui bordi del bacino si è formata la crosta color arancione vivo presente su tutte le cartoline. Peccato solo che il vapore oscuri in parte la vista di questa meraviglia della natura.
    L'acqua fuoriuscita dalla Champagne Pool va a formare l'Artist's Palette, un'ampio specchio d'acqua poco profonda in cui i vari minerali si depositano formando delle chiazze di diversi colori davvero impressionanti.
    Proseguiamo la visita tra torrenti, fumarole, crateri e felci coperte da uno strano strato arancione. Verso la fine della visita passiamo al "Bird Nest Crater", un cratere le cui pareti sono costellate di piccoli buchi in cui vari uccelli hanno fatto il nido: il calore proveniente dal cratere fa infatti da "incubatrice naturale".
    E passiamo all'ultima attrazione, quella che io attendevo di più: il "Devil's Bath", ovvero la vasca da bagno del Diavolo. Beh... va oltre ogni aspettativa! Il colore di questo lago è a dir poco surreale: un giallo-verde fosforescente che non sembra appartenere a questo mondo. Sono abbastanza certa che nessuna foto renderà giustizia a questo spettacolo della natura.
    Abbiamo passato nel parco... QUATTRO ORE!
    Siamo giusto un pelino in ritardo sulla tabella di marcia...
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  • Zorb!

    23 december 2017, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 17 °C

    Da Wai-O-Tapu voliamo (letteralmente) all'Agrodome, dove si trova il punto di partenza dello Zorb. Ormai è troppo tardi per fare una discesa (sorry, rotolata), ma almeno i miei hanno l'occasione di vederlo di persona.
    Non c'è una gran folla, ma ci sono comunque un paio di ragazzi che si esibiscono in rotolate nella famosa palla. Ad essere sincera, i miei non sembrano esattamente entusiasti di questo tipico sport neozelandese. Io invece, che lo avevo già provato anni fa, mi sarei cimentata volentieri. Vabbé, sarà per la prossima volta... però la foto con lo Zorb me la faccio!
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