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  • Day 9

    Le lanterne di Hoi An

    March 23, 2023 in Vietnam ⋅ ⛅ 33 °C

    Mi sveglio prima del suono della sveglia, ormai sta succedendo sempre più spesso in questo viaggio.
    È il mio compleanno e sinceramente speravo di trovarmi da tutt’altra parte. Ma la vita è così. Non va mai come ce lo si immagina. Lo sto imparando in questi mesi di grandi cambiamenti, nel lavoro come nella percezione del mio carattere, del mio passato e di come debba godermi di più il presente.

    Mangiamo una frittata scondita e del caffè vietnamita a colazione, nella hall dell'hotel vicino all'aeroporto, mentre Poli e Veronica ci raccontano che lui ha dormito meno di tre ore, cercando di prendere qualsiasi pillola ma vomitandole subito dopo.
    Ora è completamente svuotato, senza più nulla di cibo o liquido in corpo: uno straccio, ma in piedi.

    Torniamo in aeroporto. Imbarchiamo i bagagli con qualche intoppo perché Poli si era dimenticato di togliere sia il computer che le batterie del drone.
    Paolino e Veronica cercano quindi di sdrammatizzare la situazione difficile, condividendo una banana cake prima dell’imbarco.

    Atterriamo a Da Nang, recuperiamo i bagagli e prendiamo il van che avevo prenotato per arrivare a Hoi An. Ci mettiamo poco ad entrare in città e facciamo il check in all’Anio Boutique Hotel, un bellissimo albergo appena fuori dal centro storico: un piccolo sfizio che ci siamo tolti.

    Le camere costano solo 30€ a testa a notte, eppure il trattamento è come se fosse un super lusso: lo staff gentilissimo dell'albergo si offre di scontarci la notte non consumata e ci indica sulla mappa della città tutti i posti caratteristici da visitare, compresa una sartoria di fiducia per farci confezionare camicie in lino su misura.

    Mentre Poli sviene in camera, con Paolino e Veronica raggiungo in bicicletta il centro storico della città in cerca di cibo. Ci fermiamo per strada a mangiare il bahn mi: una piccola baguette piena di verdure, uova e formaggio, tipica del sud del Vietnam. Ci coccoliamo anche con dolce e caffè, e poi con le bici a mano camminiamo per le vie del centro storico di Hoi An, piene di lanterne e fiori appesi, negozi di pelletterie e ristoranti su ogni lato. Naturalmente tanti, tanti turisti.

    Torniamo in albergo e decidiamo di goderci una pausa meritata in piscina con aperitivo, mentre aspettiamo che Poli si riprenda.

    Alla sera raggiungiamo il negozio di Be Be, la sartoria consigliata dallo staff dell'albergo. Scegliamo il taglio, i tessuti e, ognuno con la sua sarta personale, ci facciamo prendere le misure. Io e Paolino decidiamo per una camicia a testa con il colletto cinese, Veronica un completo pantalone e corpetto, Poli due camicie e pantaloni in lino. Tutto incredibilmente pronto per il giorno dopo.

    Passiamo per le viette del centro storico, illuminate a giorno dalle bellissime lanterne. Rimaniamo incantati dallo spettacolo di luci e colori delle barche sul fiume, la gente, i profumi dei ristoranti, i mercatini di lanterne e bacchette cinesi.

    Ci infiliamo nel primo ristorante del centro per cenare, ancora a base di noodles in brodo e spring rolls (Poli ovviamente risetto).
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