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- Dag 14
- dinsdag 14 juli 2020
- 🌧 26 °C
- Hoogte: 92 ft
ItaliëPiazza de Nava38°6’57” N 15°39’11” E
Reggio Calabria

Una giornata a Reggio Calabria : bronzi di Riace e … ancora Saverio …
Svegli, non all’alba ma di buon mattino, com’è nostra abitudine, verso le 7.30 facciamo colazione… Io solo con il caffè (contando sul fatto che, prima o poi, i cornetti promessi arriveranno…), Antonio con caffellatte e biscotti (della serie: meglio un uovo oggi…).
Aperto il boccaporto, uscita la gatta, tempo 5 minuti, Saverio (il tassista tuttofare) si presenta con il sacchetto contenente due cornetti caldi!
Ci promette formaggio, vino ed altre leccornie, anche se noi (almeno per ora) preferiremmo garantirci il trasporto al museo…
Arriva dunque, poco dopo, con un pecorino e della nduja (tipico insaccato calabrese piccantissimo) fortunatamente sotto vuoto…, rassicurandoci che più tardi avrebbe ulteriormente rifornito la nostra cambusa e dandoci appuntamento per le 8.45 per portarci in centro (chiedevamo le 8.30 ma aveva evidentemente da fare…). Ritorna con il suo puntuale leggero ritardo…
Quando saliamo sul vissuto taxi, imbocca una strada che è opposta a quella del centro, spiegandoci che desidera farci una sorpresa.. lo preghiamo invece di portarci al Museo, precisando che vogliamo arrivarci presto, per non trovare coda e visitarlo con calma… si scusa ed inverte il senso di marcia, scaricandoci dove richiesto. Non vuole essere pagato, ”faremo dopo”, dice, nella certezza che ci rivedremo!
Durante il percorso ci fa nuovamente un rapido riassunto della sua vita, delle persone famosissime per le quali ha lavorato (Agnelli ed altri…), di quanto lui stesso sia conosciuto e citato ovunque, con alcune varianti (amici turisti tedeschi arrivati ieri, nel frattempo, hanno cambiato nazionalità divenendo francesi…); interroga Antonio sulle fotocopie che gli aveva consegnato (sue interviste ed altro…) scoprendo con disappunto che non le aveva ancora lette…
Nel pomeriggio vorrebbe assolutamente condurci nel suo garage dove pare conservi di tutto e di più: vecchie carte nautiche, portolani e altra strumentazione marina che desidera farci vedere ed in parte donarci, …dice… siamo certi che lo scopo sia anche farci fare la spesa da lui…
Quando lo lasciamo ci da appuntamento per il dopopranzo e noi (entrando finalmente nel museo…APERTO!) ci diciamo che sarà difficile saldare il compenso per trasporto e generi alimentari senza assecondarlo nelle sue fantasie di ore trascorse insieme…
La cortesia, la disponibilità, la generosità, l’opportunità sono una cosa…l’invadenza un’altra…e ci pare che il personaggio stia per rasentare la seconda; un po’ per carattere, un po’ per la sua professione (taxi + campare facendo un po’ di tutto), un po’ per l’età ormai avanzata… Comprendiamo il suo punto di vista ma non siamo intenzionati a farci coinvolgere troppo… Decidiamo di congedarlo al suo arrivo nel pomeriggio, pagandogli il dovuto. E così faremo, caricando in cambusa ancora salami sottovuoto e vino, regolando un conto pari a quello di un negozio di alimentari, ma salutandolo cordialmente! Buon uomo, simpatico a piccole dosi…un po’ eccessivo… Non ci ha imbrogliato ma non ci ha nemmeno regalato nulla! Forse i cornetti…
Veniamo al Museo Archeologico, che abbiamo potuto finalmente visitare (unico fra tanti, in questa prima parte di vacanza). Che dire?
Unico per i bronzi di Riace, abbastanza simile ad altri già visti per i restanti reperti, anche perché ridotto nel percorso causa Covid. Interessanti alcuni strumenti musicali davvero singolari: un carapace di tartaruga in terracotta che veniva usato come cassa di risonanza per una lira ed una conchiglia che fungeva da tromba; un oggetto di uso comune particolarissimo: schiaccianoci in bronzo a forma di mani; arredi funerari dei più vari, spesso con l’aspetto di animali (gallinacei, cavallini e prevalenza di cinghiali, che all’epoca andavano alla grande…), gioielli di una modernità che stupisce (come conferma l’amica gemmologa Monica, alla quale invio le foto…) ed un sarcofago (destinato ad un infante) a forma di piede con tanto di calzare…
Pochissimi i reperti marini, ma di quelli ne abbiamo visti tantissimi durante le nostre visite ai musei, navali e non…anche se ci aspettavamo di trovare (come ci sembrava di aver letto….) qualche pezzo recuperato sott’acqua alle Eolie… Riflettiamo sul fatto che buona parte di ciò che è stato scoperto in Sicilia, ora è qui. Ci domandiamo se abbia un senso e cosa ne pensino gli isolani… Ci consoliamo pensando alla Gioconda al Louvre… almeno questi sono rimasti più o meno nel territorio…. Ben curato comunque il percorso all’interno dell’edificio, che si conclude proprio con la sala dei bronzi. Vederli, anche per chi come noi, pur apprezzando le fonti storiche, non è specificatamente appassionato di archeologia, è una notevole emozione! Belli, come le statue dell’antichità greco/romana sanno essere, quando la bellezza era sinonimo di proporzione, di forza ma anche di eleganza… Molto alti, considerando la statura media dell’epoca, e perfettamente conservati e restaurati. Ci giriamo intorno due o tre volte, finché l’arrivo di altre persone ci impone di lasciare la sala…ma saremmo stati ancora un po’ lì, ad osservarli…esperienza che non capita tutti i giorni e che abbiamo vissuto con vero piacere!
Il prezzo (8 euro) vale assolutamente la visita e ne usciamo soddisfatti. commentando il comportamento di altri soggetti: quello che passa avanti e poi si ferma, impedendoti di proseguire (ora che le entrate nelle sale sono contingentate), quello che ”sa tutto lui” e poi spiega a chi gli sta vicino che “quei pesetti in pietra sono usati al mercato, sulle bilance per calcolare il prezzo” (quando invece si tratta di pesi da telaio…), quelli che (come noi all’inizio) non hanno fatto caso alle frecce per terra che segnano il percorso e quindi si trovano contromano, ripresi dalle guardie.
Una varia umanità accomunata da desiderio di conoscere, meravigliarsi, ricordare, riscoprire…
Rientriamo a piedi, apprezzando nuovamente la camminata sul lungomare, un vero orto botanico non recintato per le specie di piante presenti ed una esposizione di ville stile liberty, purtroppo in gran parte abbandonate e in decadenza.
Peccato ci siano le colonne di auto (in sosta e circolanti) che ne ostacolano la vista dal passeggio. Una bibita fresca e rientriamo in barca.
Pranzo momentaneamente interrotto dai nuvoloni in arrivo che ci fanno prevedere un immediato temporale (ritiro velocemente la biancheria stesa ad asciugare…) poi girato altrove (ristendo la biancheria…) e pomeriggio di riposo assoluto, interrotto solo dalla breve visita di Saverio, che riusciamo a congedare e che ci augura buon viaggio, dandoci appuntamento negli anni a venire…
Qualche telefonata ad amici e parenti, serata in relax.
Domani ci attende una levataccia: dobbiamo partire prestissimo perchè il vento non ci darà tregua e vorremmo riuscire ad ormeggiare a Rocella Ionica senza danni. Con una telefonata Antonio si assicura di avere un supporto in loco dai marinai, viste le mie ultime performance…si allontana discretamente per non farmi sentire la telefonata ma poi mi rassicura e gliene sono sinceramente grata. Meer informatie