• Monopoli

    26 juli 2020, Italië ⋅ 🌙 27 °C

    Un fine settimana con bis di pizza

    Quelli di voi che, quando sentono nominare ”Monopoli”, pensano al famoso gioco da tavolo, con Parco della Vittoria, Stazioni, Imprevisti e passaggi dal Via…sappiano che non vi stiamo parlando di quello! Ma di una località che non conoscevamo e che porteremo nel cuore…
    Ci sono almeno 6 interpretazioni sull’etimologia del nome della città, tutte diverse e nessuna che prevalga, forse perché nessuna la rispecchia intimamente…
    -dal greco ”Città Sola”: per i Siracusani unico porto tra Siponto e Brindisi;
    -dal greco ”Città Importante”: imponente sembrò la grande fortezza agli Egnatini che l’avevano scelta come nuova patria, dopo la distruzione della loro città da parte di Totila, re dei Goti;
    -dal greco ”Città luogo di sosta”: uno dei rari approdi sulla pericolosa costa occidentale dell’Italia, quasi sempre sottovento;
    -dal termine ”Manopoli”, in uso in molte carte nautiche del ’500, con riferimento alla forma di mano che hanno promontori e rientranze del litorale urbano;
    -dal greco ”Città di Minosse”, che alcuni sostengono fondatore della città;
    -da un termine slavo ”Città delle grotte” per le sue grotte costiere…
    La nostra passeggiata di ieri pomeriggio a Monopoli ci ha fatto scoprire i vari aspetti della città: bella e ridente anche sotto un cielo grigio di nuvole…con le sue case bianche, colorate di fiori, i suoi vicoli stretti, le sue piazze di ampio respiro, le sue innumerevoli chiese…
    L’area che circonda il porto cittadino e la muraglia che si snoda lungo il mare, dalla quale emerge  il castello di Carlo V, sembrano proteggere ancora oggi la città, che non ci appare come un luogo turistico ma piuttosto come una serie di contrade vissute: ieri, quando siamo arrivati alla chiesa principale, la Cattedrale, vi si stava celebrando un matrimonio. Oggi invece abbiamo potuto accedervi in tutta tranquillità…
    Costruita sui resti di un antico tempio pagano, poi più volte ristrutturata, e successivamente totalmente ricostruita in stile barocco, la Cattedrale di Maria Santissima della Madia conserva ancora sotto di sé testimonianze di un’ininterrotta frequentazione umana dal XVI sec a.C. fino al XVIII sec d.C., raccolte nel museo archeologico. Oggi pomeriggio abbiamo potuto entrare nella Cripta, con visita guidata di una giovane socia dell’associazione ”Pietra che vive”, molto preparata ed appassionata, oltre che simpatica. 
    La nostra guida ci ha raccontato anche la leggenda della Madonna della Madia, effige della Vergine che si dice sia giunta su una zattera portata dal mare, apparsa in sogno al sagrestano che avvertì per tre volte il Vescovo e solo all’ultima fu ascoltato. Con le travi della zattera fu completata la costruzione della cupola della chiesa ed ancora oggi esse si conservano senza necessità di manutenzione e pare profumino… Due cerimonie celebrano questo avvenimento miracoloso, una in dicembre, l’altra in agosto; la prima rispecchia la tradizione, la seconda era stata prevista per chi, emigrato in terre lontane, tornava solo in estate al paese, ma oggi è divenuta più una rappresentazione scenografica per i turisti.
    Il Castello di Carlo V, purtroppo non visitabile perché attualmente in ristrutturazione, è stato edificato in riva al mare durante la dominazione spagnola, a protezione dell’ingresso del porto antico; elemento chiave del sistema di fortificazioni costiere, unitamente alle torri, seriamente danneggiate e in parte distrutte durante la seconda guerra mondiale.
    La città oggi, con una bellissima giornata di sole e piena di gente, ci è apparsa ancora più bella, ridente e vitale.
    E questa sera, concluso il secondo giro di visita, non abbiamo potuto resistere alla tentazione di una seconda pizza da Chinè…dove abbiamo gustato altre due vere specialità…
    Ce lo meritavamo, dopo il risveglio di stamattina…
    Oggi era domenica e ci eravamo riproposti, vista la giornata soleggiata e ventosa, di fare il bucato e poi di andare alla scoperta della città…peccato che, appena svegli, un rapido controllo alla sala motori ce l’abbia fatta trovare completamente allagata! Verificato che non si trattava di acqua di mare (pericolo affondamento scongiurato…) evidentemente la pompa sentina si era bloccata!
    Mattinata trascorsa nel riparare la medesima (fortunatamente niente di gravissimo: la biella uscita di sede), nel ripulire il tutto (riparatore compreso!), nel fare poi finalmente il bucato.
    Pomeriggio dedicato al riposo e finalmente a completare la visita alla città, come già detto. Domani si parte per Trani. Per oggi è tutto…
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