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- Day 10
- Sunday, June 23, 2024
- ⛅ 19 °C
- Altitude: 22 m
ScotlandRiver Ness57°28’39” N 4°13’30” W
Loch Ness tour & Inverness

La nostra prima tappa di oggi è stata Fort Augustus, dove abbiamo osservato il passaggio di alcune barche nella chiusa, gustato una seconda colazione a base di caffè e muffins e fatto una passeggiata lungo il fiume fra coniglietti che sbucavano saltellanti fra i cespugli, innervosendo non poco Snoopy…
Successivamente ci siamo diretti ad Inverness, piccola città situata tra le due sponde del fiume Ness, che sfocia pochi chilometri dopo nel lago omonimo.
Il castello di Inverness, chiamato Caisteal Inbhir Nis in gaelico scozzese, costruito in arenaria rossa, si trova in posizione dominante: in centro città e affacciato sul fiume, su una piccola altura. La struttura originaria è del 1057, quando costituiva una fortificazione difensiva; successivamente fu distrutto e ricostruito più volte nel corso dei secoli, svolse anche la funzione di prigione ed attualmente è la sede del tribunale distrettuale.
In uno dei castelli che si susseguirono sul sito, Macbeth, secondo la tradizione, assassinò il padre di Mael Coluim di Scozia, Donnchad I.
La sua importanza nella cultura scozzese è tale che esso appare sul retro della banconota da 50 sterline introdotta nel 2005 ed emessa dalla banca nazionale scozzese.
Davanti al castello si erge la statua in bronzo di Flora Macdonald, una scozzese che aiutò Charles Edward Stuart a eludere le truppe governative dopo la battaglia di Culloden.
Attualmente non è visitabile perché in ristrutturazione ed, a causa delle impalcature, non è nemmeno avvicinabile. Per questo abbiamo potuto fare solo qualche foto dalla sponda opposta del fiume, dove si trova la cattedrale dedicata a Sant’Andrea. Anch’essa, come molti degli edifici in città, risale all’Ottocento ed è costruita in stile neogotico.
Al suo interno un clima insolito, affettuosamente accogliente: più che una chiesa appare come il luogo di ritrovo di una comunità, con area lettura e giochi per i più piccoli, tavolini ed angolo bar, dove gratuitamente vengono offerti caffè, the e biscotti…all’entrata un sacerdote ed una sacerdotessa che accolgono e salutano i fedeli e i visitatori…
Una passeggiata per il centro di Iverness ci ha permesso di notare la Town House:
la sede comunale è situata all’interno di un bellissimo edificio che ricorda un castello, costruito in stile gotico nel 1882. All’ingresso, prima del portone, due statue di cani con la zampa appoggiata su un teschio. Di norma la Town House non è aperta al pubblico, anche se, essendo un edificio comunale, i residenti possono accedervi per motivi amministrativi, tra cui anche i matrimoni.
Una vera delusione il (tanto decantato dalle guide) Victorian Market: è ospitato all’interno di un edificio storico risalente al XIX secolo, con dettagli e ornamenti in ferro battuto e un bellissimo tetto a cupola in legno, ma al suo interno è un’accozzaglia di negozietti, bar e ristoranti che non lo differenziano per nulla da un qualsiasi centro commerciale. Peccato… se pensiamo ai nostri mercati coperti, di Firenze e Bologna per esempio, che hanno saputo conservare nei negozi e nei locali uno stile d’altri tempi…offrendo anche ai visitatori degustazioni di prodotti tipici della zona, non c’è paragone!
Proseguendo la passeggiata siamo arrivati alla statua dell’ unicorno (uno dei tre simboli scozzesi con la cornamusa e la bandiera caratterizzata dalla croce di Sant’Andrea) che troneggia in una piazza del centro città.
L’unicorno nella mitologia celtica è sempre stato simbolo di purezza, innocenza e potere; il suo prezioso corno veniva considerato altamente curativo. Questo leggendario animale venne utilizzato in Scozia fin dal XII sec come simbolo araldico ed inizialmente su scudi e stemmi gli unicorni erano due. Nel 1603 uno degli unicorni venne sostituito da un leone rampante, animale nazionale inglese, a sottolineare l’unione delle due corone.
Come ultima tappa per questa sera abbiamo scelto una zona molto tranquilla in riva al mare: Tain, dove gratuitamente ci permettono di sostare anche la notte.
Prati verdi, una spiaggetta lungo la quale passeggiare, dove si trova anche una panchina il legno con due sculture di cani, omaggio della padrona in ricordo dei due animali che le hanno donato tanto affetto.
Antonio ne ha approfittato per giocare un po’ con il drone…Read more