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- Day 14
- Thursday, June 27, 2024
- 🌬 14 °C
- Altitude: 11 m
ScotlandKylerhea57°13’39” N 5°39’53” W
Completiamo NC500 verso l’isola di Skye

Sulla NC500 da Dunnet Head all’isola di Skye passando per Smoo Cave
Rientrati dalle Orcadi (dove la giornata si presentava nebbiosa e piovigginosa) con il traghetto delle 7.45, abbiamo ritrovato il sole e proseguito il nostro percorso lungo la NC500, raggiungendo Dunnet Head, il punto più a nord della Gran Bretagna.
Dunnet Head Lighthouse domina la scogliera con il suo imponente faro, solitario e singolare; fu costruito nel 1831 dal nonno del famoso scrittore Robert Louis Stevenson. La famiglia Stevenson è famosa per la quantità di fari che ha costruito ed hanno tutti una forma simile, che permette di riconoscerli tra loro.
Qui le scogliere precipitano nel trasparente Pentland Firth e il colpo d’occhio è incredibile.
La ferocia del Pentland Firth è tale da queste parti, che le finestre del faro si sono rotte a causa delle pietre scagliate dal mare quando urla nei giorni di tempesta.
Da qui il panorama si apre verso l’infinito e ci si sente piccolissimi di fronte alla forza della natura: tira sempre un forte vento e si sente imponente il fragore delle onde che si infrangono sulla scogliera.
La nostra speranza era di poter avvistare anche alcune pulcinelle di mare che pare siano solite nidificare in queste zone ma purtroppo (nonostante ci fossimo attrezzati con i binocoli) non ne abbiamo viste.
Vicino al faro si trovano delle fortificazioni costruite durante la II Guerra Mondiale per proteggere la base navale a Scapa Flow, tra cui una stazione radar ed un bunker utilizzato durante la guerra fredda.
Ripresa la strada, nei pressi del villaggio di Brought, una vista spettacolare su un pilone di roccia scolpita dal mare: il Little Clett. Ci avevano promesso che vi avremmo trovato le foche ma non c’erano…probabilmente avremmo dovuto attendere la bassa marea…
Lungo il percorso diversi bei panorami, fra cui quello su Loch Eriboll…
Tappa successiva: Smoo Cave, una spettacolare grotta marina che si trova vicino a Durness, per l’esattezza nelle scogliere calcaree del Sutherland.
La grotta è lunga 82 metri ed è unica nel suo genere, perché la prima camera si è formata grazie all’azione del mare, mentre le due camere interne si sono formate grazie al passaggio dell’acqua dolce, che ha dissolto i dolomiti carbonatici. Le acque dell’Alto Smoo formano anche una cascata interna alta ben 20 metri!
L’ingresso della grotta e la camera principale si sono ingranditi molto nel tempo, grazie all’azione del mare: con i suoi 40 metri di larghezza e 15 di altezza, l’ingresso è uno dei più grandi di tutta la Gran Bretagna. Si trova alla fine di una gola lunga 660 metri, Geodha Smoo, che un tempo faceva parte della grotta ora crollata.
Molti pensano che il nome della caverna derivi dal termine “Smjugg” o “Smuga” che significa “buco o nascondiglio” e, in effetti, sembra davvero un luogo dove è facile sparire.
È possibile che il nascondiglio che attirò anche i Vichinghi, non sia stato tanto la grotta, quanto l’ingresso molto stretto e ripido che si estende dentro alla foce della caverna, fino all’inospitale scogliera, Girt Shoreline.
Sono state trovate tracce di una comunità di pescatori e costruttori di navi che vivevano qui durante l’epoca vichinga. E’ facile immaginare che questo fosse un luogo ideale per una comunità che voleva rimanere inosservata, navigare e spostarsi.
La grotta fu occupata circa 5.000 anni fa, un po’ come il villaggio neolitico di Scara Brae sulle Isole Orcadi.
Numerose storie e leggende si tramandano su queste grotte, ve ne riportiamo alcune alla fine del post.
Ma torniamo a noi: appena arrivati nell’area sosta vicina alle grotte, dopo un pranzo veloce, sarebbe stato saggio andarci ad informare subito per la visita guidata. L’ingresso alla prima grotta (quella marina) si può compiere autonomamente, visto che avviene attraverso una passerella che conduce nella prima camera: una specie di bocca che si apre nel ventre della roccia. Se invece si vuole avventurarsi ulteriormente all’interno di Smoo Cave bisogna partecipare ad uno dei tour guidati della giornata che però si concludono alle 17 e si svolgono tempo permettendo… Noi ci siamo scioccamente dedicati ad occupazioni che avremmo potuto rimandare a più tardi (lavanderia automatica ed altro…) raggiungendo l’entrata delle grotte solamente verso le 16.30. Abbiamo potuto così accedere alla prima camera (la grotta marina) ma le guide ci hanno avvertito che il giorno successivo erano previsti vento forte e pioggia, condizioni che non avrebbero garantito la visita guidata…e così effettivamente è stato. Ci siamo pertanto accontentati di una passeggiata sul promontorio sovrastante le grotte, fra pecore ed agnelli cicciottelli, e questa mattina, sotto una pioggia battente e con un discreto vento, siamo ripartiti dicendoci “Chissà che ci serva di lezione!”
Ma Madre Natura è sempre generosissima: per ogni momento che ti sottrae, te ne dona un altro: partendo presto, com’è nostra abitudine, abbiamo potuto ammirare un branco di 6 o 7 cervi correre lungo la collina. Non c’è stato il tempo per uno scatto fotografico che immortalasse tutto il gruppo, siamo riusciti a riprenderne solo due…ma che spettacolo!
Proseguendo lungo la NC500, nonostante le nuvole e la pioggia, abbiamo potuto godere di panorami sempre diversi e sempre fantastici: basse maree, laghi e torrenti in piena, colori contrastanti, natura dominante, pochissime abitazioni e come sempre tanto verde!
Una sosta veloce al porto di Ullapool, il tempo di una passeggiata per sfruttare un mezzo raggio di sole…e poi nuovamente sotto la pioggia verso l’Isola di Skye, che abbiamo raggiunto nel pomeriggio. Siamo riusciti a parcheggiarci in sosta libera e nei prossimi giorni contiamo di visitare l’isola con un programma ricco di punti di interesse… sperando che il meteo ci dia un po’ di tregua…
Storie e leggende su Smoo Cave
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Ci sono molte storie associate a Smoo Cave dal whisky clandestino fino ai vichinghi. Pare fosse il luogo preferito di un feroce bandito del XVI secolo, per commettere omicidi.
Tanti ritennero per secoli che fosse la residenza del diavolo. Questo rese la grotta il luogo perfetto, per lo scagnozzo del Laird locale, per scaricare i corpi di chiunque avesse violato la giustizia del tempo.
Sir Walter Scott parlò di queste grotte nel suo racconto di viaggio intorno alla Scozia settentrionale, che intraprese nel 1814. Il poeta descrisse Smoo Cave come l’effetto di diecimila candele di compleanno e la rese un luogo interessante da visitare.
Pare che Smoo Cave sia l’unica grotta della Scozia dove non si nascose Bonnie Prince Charlie, mentre cercava di sfuggire dalle giubbe rosse, dopo la disfatta di Culloden. Si dice però che si travestì da donna, prima di scappare lasciando la Scozia, in una tenda della birra durante i Durness Highland Gathering, nel luglio 1746.
Uccisioni e imboscate
Donald Mcleod o MacMurache, uno scagnozzo del clan Mackay, uccisse almeno 19 persone, buttandole lungo il buco di Smoo Cave. Era certo che per la paura del diavolo, nessuno sarebbe mai andato a cercarli e i suoi crimini sarebbero rimasti impuniti.
Intorno al 1720, il clan Gunn del Sutherland fece un raid nel distretto di Durness. Gli abitanti in difficoltà decisero di ricorrere a uno stratagemma: fingendo di fuggire, attirarono gli invasori nelle profondità di Smoo Cave, per poi nascondersi nelle crepe della roccia. Da qui massacrarono gli uomini ad uno ad uno.
In effetti il buio, gli anfratti e le leggende che aleggiano dentro questo luogo, sembra renderlo perfetto per nascondere crimini e malefatte.
Si narra che Donald Mackay mandò il suo cane all’interno della grotta per capire se il diavolo fosse realmente presente. La povera bestia tornò indietro impaurito, confermando che quest’essere terribile fosse davvero all’interno. Il sole sorse, lasciando il diavolo impotente e Donald, più irascibile che mai, lasciò la grotta facendosi strada attraverso il tetto, lasciando il grande sfiato visibile ancora oggi.
Distillazione Illecita
Il governo ordinò di sopprimere la pratica illegale della distillazione che avveniva nella zona di Durness, così mandò degli scagnozzi per arrestare le persone coinvolte e confiscare i loro impianti di distillazione.
Questi uomini chiesero a Donald Mackay, di portarli con la sua piccola barca all’interno delle camere della grotta, dove avevano sentito dire che avveniva la distillazione illegale.
In questa occasione, la Smoo Burn era allagata. Spingendosi fuori dall’ancoraggio all’interno della seconda camera della grotta, Mackay notò che i due uomini erano terrorizzati, mentre lui remava verso l’interno della cascata. Donald MacKay, era un eccellente nuotatore e forse anche il contrabbandiere che stavano cercando e così, manovrò la barca in modo tale da schiantarsi e capovolgerla. Donald nuotò e si mise in salvo, lasciando i due sfortunati ufficiali del governo ad annegare tra le acque furibonde.
Si dice che uno dei corpi non sia mai stato ritrovato e che il fantasma di quest’uomo appaia nella schiuma sotto la cascata, all’interno della seconda camera della grotta quando si allaga. Poco dopo questo “incidente”, spostarono l’impianto di distillazione in un luogo più sicuro e i contrabbandieri lasciarono la grotta.Read more