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  • Day 2

    Il venerd Islamico!

    June 14, 2019 in Morocco ⋅ ⛅ 22 °C

    E' il venerdi islamico, sono le 13, a ricordarcelo è il Muezzin, che dall’alto del minareto della Moschea di El Mansour, chiude con la sua voce melodica le preghiere pubbliche dette Jumu?a. Dall'alto del nostro rooftop abbiamo la fortuna di ammirare una folla di credenti all'uscita dalla grande moschea, rigorosamente separati per sesso.
    Finito il nostro pranzo e riprese le energie, il caldo si fa sentire, ci dirigiamo in direzione della moschea maggiormente importante della medina, la Moschea della Koutoubia, che alla conclusione della sua costruzione nel 1158 era una delle maggiori del mondo islamico.
    La moschea, struttura già di per sé meravigliosa, ha un fascino antico, dato dalle adiacenti rovine e dal colore rosato dell'arenaria, che è evidenziato dal sole caldo del primo pomereggio. Purtroppo come nel resto delle moschee della città, l’ingresso è vietato ai non musulmani e dobbiamo accontentarci di vederla dall’esterno.
    Attraversiamo Jamaa el Fna, centro pulsante della città, dove non essendo ancora presenti i numerosi banchetti e venditori ambulanti, la piazza sembra molto più estesa di quanto ricordassimo dalla sera precedente.
    Proseguiamo il nostro tour nella medina, confusionaria e caotica come ormai abbiamo imparato ed entriamo nel Jardin Secret, di colpo la pace e quel silenzio magico! Si tratta di un antico riad della seconda metà del XVI secolo oggi diventato museo. All’interno delle alte mura, che come per ogni riad separa l’abitazione dal resto della Medina, si trovano due giardini e due padiglioni, una torre e un hamman. Oltre alle decorazioni, ciò che colpisce sono i due stupendi giardini: il primo esotico, con piante provenienti dai cinque continenti; l’altro islamico, ricostruito secondo i dettami della tradizioni, con gli alberi citati nei testi sacri, l’immancabile sorgente d’acqua.
    Usciti dal giardino decidiamo di dirigerci verso le concerie, situate nel nord-est della medina. Purtroppo lungo la strada veniamo prima accolti e progressivamente circondati da personaggi poco raccomandabili, che tentano in ogni modo di avvicinarci, e decidiamo di tornare indietro per evitare problemi e rifiatare, dopo una giornata veramente piena, qualche ora nella nostra camera.
    In serata ci concediamo un favoloso aperitivo nel , con vista sui tetti di Marrakech illuminati dalla luce del sole al tramonto, degustando una buona bottiglia di Sauvignon “grigio”, vino con sfumature rosate. Per la cena ci trasferiamo in uno dei ristoranti più suggestivi della città, il Nomad, anch'esso dotato di rooftop con vista sui tetti e i minareti della medina.
    Terminata la cena ultimo rapido giro nel souk, dove acquistiamo due abiti in stile marocchino e rientro in albergo per ricaricare le batterie... che dire di questi due giorni?! Marrakech è una città ricca di fascino, di quelle che ti travolgono e stupiscono; colori, suoni, tramonti di fuoco, palazzi giardini e moschee la rendono una delle destinazioni più affascinanti tra le città imperiali del Marocco, da visitare almeno una volta nella vita.
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