A short but fine adventure by Luca Read more
  • 13footprints
  • 2countries
  • 6days
  • 73photos
  • 1videos
  • 2.8kkilometers
  • 1.9kkilometers
  • Day 1

    Nice Airport

    June 13, 2019 in France ⋅ ⛅ 22 °C

    Ore 9.00 uscito da casa, recupero marco bagagli, metto in moto e si parte, direzione aeroporto!Arriviamo in ritardo a Nizza, tutto di corsa, come al nostro solito...Lasciata la macchina, con qualche difficoltà e connesse imprecazioni, al parcheggio per lunga degenza dell’aeroporto di Nizza P4, corriamo al terminal, check in e finalmente...si parte! Direzione Marrakech con TUI fly!Read more

  • Day 1

    Marrakech

    June 13, 2019 in Morocco ⋅ ⛅ 22 °C

    Atterriamo nello splendido e nuovissimo Marrakech Menara Airport nel primo pomeriggio, sotto un cielo nuvoloso che minaccia pioggia. Decidiamo di affidarci ad un taxi per raggiungere il nostro Riad.
    Attraversiamo il centro di Marrakech e ci rendiamo subito conto di essere in un altro mondo, in 3 ore di viaggio abbiamo raggiunto una realtà totalmente diversa dalla nostra, affascinante.
    Raggiunto il RIAD 191, bella struttura, pulita e in ottima posizione, siamo accolti con il tipico te’ alla menta di Marrakech “beer beer whisky” e biscotti. Ahhhh via lo stress, siamo in vacanza!
    Decidiamo di immergerci subito nella Medina, perdendoci nei suoi vicoli, senza una vera meta, alla scoperta di quanto di meglio la città ha da offrire.. spezie, frutta, porcellane, tappeti, lampade, borse, ori e tutto ciò che si possa immaginare. Ogni angolo una scoperta.
    I vicoli del centro sono affollatissimi, moto, biciclette, carretti e mezzi di ogni genere sfrecciano tra i passanti, rendendo tutto ciò che si ha intorno irreale.
    In serata decidiamo di concederci il primo aperitivo su una delle tante terrazze panoramiche di Marrakech. Per cena invece la scelta ricade sulla famosa piazza Jemaa Fna, dove mangiamo (è un parolone) in una delle tante bancherelle presenti. Sicuramente una scelta pessima, a posteriori è stato l’unico pasto che non rifarei in Marocco.
    Dopo cena i vicoli e la piazza si accendono di luci e suoni, ma intorno alle 23.00 nonostante i tanti turisti, la città va improvvisamente a dormire, svuotandosi completamente.
    Read more

  • Day 2

    I mosaici di Marrakech!

    June 14, 2019 in Morocco ⋅ ⛅ 22 °C

    Dopo un'ottima e abbondante colazione nell'attico del nostro Riad, memori della giornata precedente in cui abbiamo fatto conoscenza con la città, essendoci ormai ambientati nella medina, nella strana ed energica piazza Jemma el Fna, nel suo souq con i commercianti che devono far quadrare i conti, decidiamo di immergerci nuovamente nell'animo della città andando alla scoperta delle sue meraviglie artistiche, architettoniche e culturali.
    Nell'arco della mattinata visitiamo nell'ordine il museo del tappeto, sito all'interno della medina in un antico palazzo residenza di un visir, il Museo Dar Si Said, il più antico della città, che espone opere di Arte Marocchina ed il Palazzo El Bahia, virtuoso miscuglio di stili architettonici e artistici, tra quelli andalusi e marocchini-arabi, con stupefacenti mosaici geometrici e colorati a rivestirlo, e con marmi usati per la pavimentazione e le fontane, all’interno dei giardini nei riad, bellissimi e pieni di piante esotiche.
    Ci dirigiamo a sud, verso le Tombe dei Saaditi, passando tra zone meno battute dal turismo di massa, con scene di vita quotidiana tra fruttivendoli, calzolai, commercianti di articoli di uso quotidiano e macellai, intenti a spiumare e macellare polli tenuti vivi dietro la loro schiena fino a nuove richieste.
    Le tombe Saadiane, che risalgono alla fine del XVI secolo, si trovano all’interno di un giardino chiuso in cui si possono vedere più di 100 tombe decorate con meravigliosi mosaici, dove sono stati sepolti i corpi dei servitori e dei guerrieri della dinastia Saadiana.
    Proseguiamo il nostro tour visitando un giardino spettrale, immediatamente fuori dalle mura della medina, chiuso praticamente su tutti i lati e da cui siamo costretti ad uscire scavalcando, a fatica, la recinzione!
    Rientriamo nella medina passando sotto la meravigliosa porta Bab Agnaou e cerchiamo ristoro per il caldo in uno dei tanti ristoranti con rooftop, nei pressi della Moschea di El Mansour.
    Read more

  • Day 2

    Il venerd Islamico!

    June 14, 2019 in Morocco ⋅ ⛅ 22 °C

    E' il venerdi islamico, sono le 13, a ricordarcelo è il Muezzin, che dall’alto del minareto della Moschea di El Mansour, chiude con la sua voce melodica le preghiere pubbliche dette Jumu?a. Dall'alto del nostro rooftop abbiamo la fortuna di ammirare una folla di credenti all'uscita dalla grande moschea, rigorosamente separati per sesso.
    Finito il nostro pranzo e riprese le energie, il caldo si fa sentire, ci dirigiamo in direzione della moschea maggiormente importante della medina, la Moschea della Koutoubia, che alla conclusione della sua costruzione nel 1158 era una delle maggiori del mondo islamico.
    La moschea, struttura già di per sé meravigliosa, ha un fascino antico, dato dalle adiacenti rovine e dal colore rosato dell'arenaria, che è evidenziato dal sole caldo del primo pomereggio. Purtroppo come nel resto delle moschee della città, l’ingresso è vietato ai non musulmani e dobbiamo accontentarci di vederla dall’esterno.
    Attraversiamo Jamaa el Fna, centro pulsante della città, dove non essendo ancora presenti i numerosi banchetti e venditori ambulanti, la piazza sembra molto più estesa di quanto ricordassimo dalla sera precedente.
    Proseguiamo il nostro tour nella medina, confusionaria e caotica come ormai abbiamo imparato ed entriamo nel Jardin Secret, di colpo la pace e quel silenzio magico! Si tratta di un antico riad della seconda metà del XVI secolo oggi diventato museo. All’interno delle alte mura, che come per ogni riad separa l’abitazione dal resto della Medina, si trovano due giardini e due padiglioni, una torre e un hamman. Oltre alle decorazioni, ciò che colpisce sono i due stupendi giardini: il primo esotico, con piante provenienti dai cinque continenti; l’altro islamico, ricostruito secondo i dettami della tradizioni, con gli alberi citati nei testi sacri, l’immancabile sorgente d’acqua.
    Usciti dal giardino decidiamo di dirigerci verso le concerie, situate nel nord-est della medina. Purtroppo lungo la strada veniamo prima accolti e progressivamente circondati da personaggi poco raccomandabili, che tentano in ogni modo di avvicinarci, e decidiamo di tornare indietro per evitare problemi e rifiatare, dopo una giornata veramente piena, qualche ora nella nostra camera.
    In serata ci concediamo un favoloso aperitivo nel , con vista sui tetti di Marrakech illuminati dalla luce del sole al tramonto, degustando una buona bottiglia di Sauvignon “grigio”, vino con sfumature rosate. Per la cena ci trasferiamo in uno dei ristoranti più suggestivi della città, il Nomad, anch'esso dotato di rooftop con vista sui tetti e i minareti della medina.
    Terminata la cena ultimo rapido giro nel souk, dove acquistiamo due abiti in stile marocchino e rientro in albergo per ricaricare le batterie... che dire di questi due giorni?! Marrakech è una città ricca di fascino, di quelle che ti travolgono e stupiscono; colori, suoni, tramonti di fuoco, palazzi giardini e moschee la rendono una delle destinazioni più affascinanti tra le città imperiali del Marocco, da visitare almeno una volta nella vita.
    Read more

  • Day 3

    Direzione Te'louet!

    June 15, 2019 in Morocco ⋅ ☀️ 23 °C

    Sveglia presto, colazione e trasferimento all'aeroporto di Marrakech, accompagnati da un amico del nostro albergatore per pochi Dh. Qui affittiamo il nostro mezzo attrezzato per l' on the road direzione Sahara.... un pandino grigio con 96700 km sulla schiena, che esprime poca fiducia, ma grazie al cielo è dotato di condizionatore.
    Dopo aver attraversato la città, rischiando più volte incidenti con veicoli a noi sconosciuti, top-moto, carretti, muli e quanto sia possibile immaginare, imbocchiamo la N9, direzione Ouarzazate. Non appena abbandonata la piana verde di Marrakech la strada inizia a salire, il paesaggio si fa più brullo e appare la vera natura del Marocco, fatta di una realtà contadina, con edifici rurali e tanta povertà.
    A dividerci dall'area desertica del paese ora resta la catena dell'Atlante, che superiamo con il passo di Col du Tichka, con altitudine di 2260 m s.l.m.. Lungo la strada, visti i paesaggi suggestivi che si incontrano facciamo diverse soste, per scattare una foto o semplicemente per respirare una realtà diversa dalla nostra.
    Da non dimenticare anche la pausa forzata ,dovuta a un mio sorpasso azzardato lungo la salita del passo di montagna, causata dalla paletta dei carabinieri, che dopo averci fatto qualche domanda decidono di non procedere con una sanzione ufficiale, chiedendo e ricevendo una mazzetta di circa 20 €.
    Vista la bellezza dei luoghi e data l'ora di pranzo, decidiamo di fare una piccola deviazione lungo il percorso per raggiungere Tèlouet, nella speranza di trovare cibo nei dintorni della kasbah. Arrivati in paese, nonostante l'aria ed il silenzio surreale del luogo troviamo, quasi per miracolo, un tendone al di sotto del quale vengono serviti pasti da una struttura locale: sarà per entrambi il miglior pasto del tour in Marocco.
    Non so dare una vera motivazione, sarà che Tèlouet è stato per noi il primo assaggio del vero Marocco, sarà che siamo stati accolti meravigliosamente sotto quella tenda, ma ho un ricordo stupendo di quella giornata!
    Read more

  • Day 3

    Sul drago a Yunkai

    June 15, 2019 in Morocco ⋅ ☀️ 27 °C

    Nel primo pomeriggio, dopo un rapido giro nei dintorni della kasbah di Tèlouet, riprendiamo la macchina in direzione Ait Ben Haddou. Dopo le numerose ore di macchina, forse un po' per la voglia di arrivare prima possibile alla nostra meta, forse perchè il sole caldo dell'Africa ci ha dato alla testa, decidiamo o meglio, Marco che era alla guida in quel momento ha deciso, di prendere una “scorciatoia” che ci ha fatto ritrovare nel nulla, in una strada?? sterrata, sotto il sole cocente....Fortunatamente il nostro pandino ha deciso di non abbandonarci in quel luogo, dove nessuno ci avrebbe mai recuperato, concedendoci di arrivare ad Ait Ben Haddou, risparmiando circa 30 km di strada.
    La ksar di Ait-Ben-Haddou, risalente al XII secolo, è perfettamente conservata e risulta attualmente come uno dei siti più autentici del Marocco, è infatti inserita nei siti patrimonio UNESCO dal 1987 ed è il set di film e produzioni televisive tra cui Il Gladiatore e Game of Thrones!
    Per entrare nella cittadella fortificata attraversiamo il letto del torrente Oued, totalmente asciutto in questo periodo. Nella cittadella tutte le strutture, così come le mura, sono realizzate con la tecnica del pisè ovvero terra, paglia e acqua impastate fino a raggiungere la dovuta consistenza e decorate con motivi geometrici rappresentativi della cultura berbera. Arrivati in cima al villaggio, dalla slargo della torre di avvistamento, si apre un panorama spettacolare sulla valle sottostante, con in lontananza, da una parte il brullo deserto roccioso, dall’altra i monti dell’Alto Atlante.
    In serata raggiungiamo Ouarzazate dove soggiorniamo all'Oscar Hotel, presso gli Atlas Studios, studi cinematografici utilizzati per numerose scene in ambiente desertico dei film Hollywoodiani.
    Dopo la cena ci concediamo un rapido giro in Ouarzazate e acquistiamo una bottiglia di Sauvignon grigio. Rientrati in albergo beviamo il nostro vino nel giardino privato della camera, ma al momento di rientrare per andare a dormire ci accorgiamo di essere chiusi fuori....Aiuto! Nascosto il vino nella siepe, essendo vietato nell'albergo consumare alcolici per motivi religiosi, chiediamo aiuto al personale dell'albergo che forzando una finestra ci permette di rientrare in camera. Buonanotte Ouarzazate!
    Read more

  • Day 4

    La valle del Draa

    June 16, 2019 in Morocco ⋅ ☀️ 32 °C

    Sveglia presto, anche oggi ci attende un lungo tratto di strada in direzione Merzouga. Decidiamo, sebbene tutti i diari di viaggio che avevamo consultato prima di partire sconsigliassero di farlo, di seguire la N12, attravesando la Valle del Draa, che raggiungiamo dopo un ulteriore passo del Atlante, il Tizi-n-Tinififft, che supera 1.660 m s.l.m., da dove è possibile ammirare paesaggi davvero suggestivi.
    La Valle del Draa è piuttosto verde, abituati al resto del Marocco, ed è un susseguirsi di piccoli villaggi di contadini con le tipiche case realizzate con tecnica del pisè. I villaggi sono estremamente scarni, denotando la povertà della popolazione che li abita, ma custodiscono sempre una propria moschea e un proprio minareto.
    Lungo la strada, nonostante il nulla che ci circonda, facciamo diverse soste; incontriamo dei simpatici dromedari selvatici, con cui ci fermiamo a scattare qualche foto, rimaniamo affascinati dall'unica pianta da frutto che cresce in questi luoghi aridi e la studiamo da vicino, senza conoscere il rischio a cui andiamo incontro. La pianta, simile ad un limone, è in realtà la “mela di sodoma”, pianta desertica che da frutti contenenti un liquido biancastro altamente velenoso., con cui noi chiaramente entriamo in contatto nel tentativo di raccoglierne dei semi.
    Intorno alle 2 del pomeriggio, raggiungiamo la cittadini di Rissani, dove dopo una lunga e infruttuosa ricerca troviamo un luogo dove pranzare. Alla vista il luogo è piuttosto squallido, ma la fame è tanta e il caldo è insostenibile, occorre la sosta. Mangiamo gli unici piatti offerti dalla casa, ovvero macedonia/insalata di frutta e verdura e pizza berbera, ovvero una torta salata con carne, verdure, curcuma, curcuma e ancora curcuma.
    Dopo un pranzo “leggero”, che non siamo neanche riusciti a terminare, ripartiamo alla volta di Merzouga, che dista ormai poco meno di un'ora di macchina.
    Read more

  • Day 4

    La porta del Sahara

    June 16, 2019 in Morocco ⋅ ☀️ 34 °C

    La strada tra Rissani e Merzouga è un infinito rettilineo, nel nulla, in cui poco alla volta il palmeto lascia spazio a terreno arido, pietre, massi e sabbia, piccole dune di sabbia che vanno via via crescendo. In questa piana immensa il vento crea piccoli vortici, che alzando la sabbia, formano piccole trombe d'aria, visibili già in lontananza, che ballano attraversando la strada asfaltata... chiaramente noi ci fermiamo a fotografarle!
    Raggiunta Merzouga, la porta del deserto, sullo sfondo compaiono le alte dune di sabbia che sognavamo prima della partenza. Decidiamo, in attesa della nostra esperienza nel deserto prenotata per la sera, di affittare due quad ed aiutati da una folle guida e ci lanciamo sulle dune di sabbia, inizialmente non senza un po' di timore.
    L'esperienza sul quad è indimenticabile! Tanto divertimento, tanta adrenalina e tanti saliscendi, in un paeesaggio unico, di quelli che si sognano guardando le foto del Sahara... che meraviglia!
    Arrivata la sera, circa un'ora e mezza prima del calare del sole, inizia la nostra notte nel deserto. Partiamo da Merzouga sul dorso di dromedari, accompagnati da alcuni ragazzi di Honk Kong e due donne Neozelandesi, e raggiungiamo il deserto in circa un'ora di cammello.
    Aspettiamo il tramonto sulle dune, nel nulla, giocando con la sabbia e concedendoci foto e risate. Il tramonto è meraviglioso, di quelli che non si dimenticano e ti entrano nel cuore, con le dune di sabbia che assumono tonalità vive che vanno dal rosso all'arancio ed il sole che segna ogni cresta definendo le ombre.
    Read more

  • Day 4

    Una notte in tenda... nel deserto!

    June 16, 2019 in Morocco ⋅ ☀️ 34 °C

    Al calar del sole raggiungiamo il nostro campo tenda, nel bel mezzo del deserto, a ridosso delle dune più alte, anche 200 metri. Siamo a pochi chilometri dal confine con l'Algeria, divisa da una catena montuosa che si scorge in lontananza.
    Che meraviglia, il campo tenda è un susseguirsi di tende bianche, tappeti, luci e fuochi, immerso nel silenzio del deserto.
    Ogni tenda è dotata di servizi igenici, docce e un comodo letto dove riposare e nel campo è presente una tenda grande, sotto la quale sono apparecchiati tavoli per la cena. Il campo è gestito da giovani ragazzi berberi che dopo aver cucinato e servito una tipica cena in stile marocchino riescono ad unire il gruppo al centro del campo, intorno al fuoco, dove si esibiscono in canti, musiche e balli della loro tradizione.
    L'atmosfera è surreale, sembra di essere in un sogno, che stiamo vivendo ad occhi aperti... la simpatia dei ragazzi e l'atmosfera del deserto convincono noi e gli altri ragazzi ad integrarci nei loro canti e nelle loro danze intorno al fuoco, trascorrendo una serata magica, che nessuna foto o video possono restituire.
    Read more

  • Day 5

    Gorges du Todra

    June 17, 2019 in Morocco ⋅ ☀️ 27 °C

    Sveglia all'alba per godere anche di questo momento nel deserto, a nostro parere nulla a che vedere con il tramonto, molto più suggestivo. Trasferimento divertente in 4X4 su e giù per le dune, fino a Merzouga, dove ripreso il nostro pandino ci mettiamo in marcia verso Ouarzazate, imboccando questa volta la strada N 10, più a Nord, maggiormente turistica.
    Lungo la strada decidiamo di fermarci in un'area desertica per fare qualche foto stupida che ci era passata nella mente, le risate sono tante e il risultato è quello sperato! Attraversiamo vari paesini e raggiungiamo l'oasi di Tinghir, lungo il torrente Todra da cui si snodano le omonime gole. L'oasi è l'ambiente più verde che incontriamo in Marocco, ricca di palme e campi coltivati ad orto.
    Proseguendo la strada entriamo nelle Gorges du Todra, una insenatura tra ripide pareti rocciose distanti appena 10 metri di distanza l'una dall'altra, aventi uno strapiombo di circa 160 metri di altezza... dopo una rapida escursione tra capre, muli e abitanti del luogo recatisi al torrente per lavare e stendere i panni, cerchiamo ristoro all'ombra del pergolato di una piccola osteria.
    Read more