• Piedi distrutti, but!

    2024年10月4日, スペイン ⋅ ☁️ 20 °C

    Il percorso rimane stronzo. Non particolarmente interessante e all’inizio continuano queste salite non ripide, ma lunghe ed intense. Quasi infinite.
    Per resistere deciso di ascoltarmi qualche podcast salvato in passato pensato proprio per aiutarmi in momenti difficili e senza che me ne accorga il cielo inizia ad aprirsi! Finalmente posso vedere un po’ di natura e improvvisamente compare Sandra! Partita molto dopo di me, non ha fato fatica a raggiungermi! Mi chiede se so già dove dormiró e mi dice il suo obiettivo finale. Oggi vuole fare poco, ieri si è sparata 40km e le fa male la gamba. Anche io penso di fare meno, ma ancora non so quanto resisterò! Ci salutiamo, lei come una gazzella velocissima sparisce dal sentiero. Io inizio poco dopo a zoppicare di nuovo.
    Attraverso stanca qualche paesino, mi coccola un cagnolino bruttino ed adorabile, guardo le stalle che si aprono alle strade dei villaggi. Con moooolta calma arrivo al primo ostello comunale disponibile
    Appena carcato l’ostello, ritrovo con sorpresa Sandra! Ci salutiamo e chiacchieriamo sui reciproci dolori come due anziane signore con gli acciacchi della vecchiaia.
    Ho fatto meno chilometri oggi, ma sono davvero molto stanca. Dopo la solita doccia ed dopo aver steso tutti i vestiti bagnati, mi sdraio un attimo e mentre fisso i raggi del sole che illuminano il letto di un altro pellegrino, crollo dolcemente in un sonno ristoratore per un’ora e mezza. Ci voleva proprio, sento le gambe meno rigide, ma i piedi sono messi male!
    Spalmo delicatamente l’arnica sul gonfiore e del burro di karité per massaggiarmi senza troppa pressione. Avevo sottovalutato quanto questa esperienza potesse essere dolorosa. Faticosa, sì. Ed ero preparata ad essere messa alla prova con la motivazione.
    Mentre mi perdo in questi pensieri, lo stomaco inizia a farsi sentire: purtroppo nell’ostello non c’è ristorazione, non ci sono negozi, solo un ristorante qualche centinaio di metri più indietro, dove decidiamo di andare a mangiare qualcosa prima della notte. È l’occasione perfetta per esercitarmi con lo spagnolo ed è divertente di come parole, che non sapevi neppure di ricordare, spuntino con naturalezza all’interno di conversazioni improvvisate. Prendo un’insalatona con formaggio di capra caldo e noci! Propongo di condividere un piatto di patatine fritte (le fritas spagnole sono davvero le più buone al mondo!) e con gioia anche Sandra è una food sharing! Non c’è neppure spazio per il dolce. Sbadigliando torniamo al dormitorio, dove la luce è già spenta e in silenzio ci infiliamo nel sacco a pelo. Buenas!
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